25- L'Acquamarina

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Il luogo misterioso che era stato un tempo il posto preferito del vecchio Paladino Blu non era altro che il Wishes's Beach.

Lance, quando lo aveva sentito, quasi non ci aveva creduto: il suo rifugio segreto era stato, forse, lo stesso del suo predecessore. Non poteva che essere una strana coincidenza.

Vedete, io posso dire con certezza che quella non era una coincidenza, ma un segno del destino. Come faccio a saperlo? Be', un tempo narravo le avventure del team Voltron e dei suoi membri, ma ne è passato di tempo da quando i paladini originali si sono spenti e a me non sono rimasti che i ricordi più sbiaditi.

Blade Roote, detto Blaytz, era il Paladino blu per una ragione particolare: era laureato in biologia marina, e se non fosse diventato poliziotto a Voltron, si sarebbe trasferito da qualche parte nei Caraibi per studiare i mammiferi marini insieme ad un gruppo di specialisti.

Blaytz aveva un aspetto piuttosto insolito: portava i capelli lunghi rasati da un lago, tutti azzurri, con due treccine rosse. Aveva due occhioni un po' all'ingiù di un blu molto profondo ed il viso era coperto di piercing; ne aveva due sul naso, uno sulla lingua, due cerchietti sulle labbra, uno sulle sopracciglia ed infiniti sulle orecchie. A concludere il tutto, tanti tanti tatuaggi di un bellissimo blu marine ed uno stile eccentrico tipico suo.

Era il più giovane del team ed era l'unico che non aveva messo su famiglia. In compenso, era felicemente fidanzato con un Galra convertito ai Ribelli, un certo tatuatore di origini olandesi.

Baytz era... unico, ecco. Era solito essere poco serio anche nelle situazioni più improbabili, la parlata veloce, il sorriso seducente; non tenere mai le mani ferme era una sua caratteristica ricorrente. Ma era un bravo ragazzo, un cecchino nato: aveva la forza nelle braccia per tenere pistole molto pesanti, e quando doveva puntare un bersaglio non lo sbagliava mai.

Che fine ha fatto? È stato il primo a morire, lui, dopo che Voltron fu tradito da non si sa chi. Il suo cadavere fu trovato in un Motel di Detroit con una siringa conficcata nel braccio e tante bottiglie di vino vuote. Dato l'aspetto del ragazzo, non si erano mai posti troppe domande: uno come lui sembrava un drogato ed un alcolizzato, qual era il problema?

Il suo ragazzo si suicidò poco dopo il funerale, con un colpo dritto alla testa, una foto di lui e Blaytz in mano.

Lance questo non poteva saperlo, ma lui ed il vecchio paladino erano più simili di quanto potesse mai immaginare.

Erano ancora al quartier generale dei Ribelli, i nostri paladini.

Coran aveva consegnato un wolkie-tolkie a Lance, che era pronto ad andare verso la spiaggia. Il resto di loro non lo avrebbe seguito, Matt aveva detto che era compito del paladino trovare la chiave.

"Non vorrai mica andare da solo?" chiese Shiro, starnutendo. Si era dimenticato che, in tutto quel casino, lui era ancora mezzo febbricitante.

"Vengo..." stava per dire Keith, ma venne interrotto.

"Vado io, se permettete"disse Pidge, sistemandosi gli occhiali.

"Non andrà nessuno di voi. Vado io" disse Shiro, starnutendo di nuovo.

"Ho paura che ti sta tornando la febbre, Shiro. Non puoi andare. Non sarai molto di aiuto se ti ammali più di così. Voglio andare io. Ho familiarità quella baia perché ci venivo da piccola, conosco ogni piccolo dettaglio della scogliera e ogni granello della cala. In oltre, sono l'unica che può aggiustare un wolkie-tolkie, e credo che a mare potrebbe tranquillamente rompersi"

"Ha ragione" la sostenne Hunk, guardando gli altri.

"Che sia" disse freddamente Keith.

Shiro non disse niente, li guardava soltanto. Forse aveva paura che si sarebbero fatti male, ma tanto Lance era più che determinato a trovare quella chiave e non si sarebbe fatto fermare da niente e da nessuno; e Takashi, che conosceva bene i suoi studenti, questo lo sapeva bene.

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