"Alice? Mi senti?" è Claudio, la sua voce mi sembra così lontana, sento la sua voce chiamarmi ancora e ripetere quella domanda; lentamente apro gli occhi e quando lo faccio, non vedo più la luce del Sole, ma la luce della lampada sul comodino di camera nostra e istintivamente richiudo gli occhi "Ehi? Tutto ok?" mi chiede di nuovo Claudio.
Sbatto le palpebre "Sì." biascico "Ahia!" gemo portandomi la mano verso la fronte.
"No, no." dice bloccandomi la mano a mezz'aria e prendendola tra le sue "Non ti toccare, ci ho messo su dell'acqua ossigenata e una piccola garza. Sei caduta." mi spiega guardandomi negli occhi e accarezzandomi la mano "Cosa è successo?" mi chiede dolcemente.
"Ti odio." sbotto non appena mi ricordo del perché mi fossi alzata e poi fossi caduta, mi libero dalla sua presa e mi metto lentamente seduta "Sei sempre arrabbiato e sei sempre odioso!" proseguo "Questo doveva essere un bel week-end e invece la tua rabbia, la tua... non so neanche cosa, sta rovinando tutto!" esclamo seccata.
"Lo accetto, sono imperdonabile, ma tu mi dici come hai fatto a cadere?" mi chiede in tono decisamente pacato, anzi troppo pacato per essere Claudio Conforti ad utilizzarlo.
"Non te lo dico!" esclamo gemendo per il dolore alla testa "Anche se ti rimprovero a te non frega niente. Ti entra da una parte e ti esce dall'altra perché tanto tutti ti amano comunque, non ne posso più di questo tuo modo di fare." esplodo prima di rendermi conto di averlo offeso: infatti mi guarda e abbassa lo sguardo ferito, tace. Lo vedo stringere le labbra in una linea dritta e lo sento respirare forte.
"Scusami." dico capendo di essere stata troppo dura nei suoi confronti.
"No, scusa tu." replica con voce tremante "Forse fai bene a prendere le distanze da me, forse andartene via da Roma sarà un bene soprattutto per te. Io ti faccio solo del male."
Mi si sta lentamente appannando la vista per le lacrime "Perché ora dici questo?" chiedo confusa.
"Perché meriti di meglio. Forse qualcun'altro lo sarà." risponde senza guardarmi in viso.
"Stronzo, lo sai che non è vero!" esclamo gettandomi al suo collo abbracciandolo e iniziando a piangere senza ritegno.
Lo sento schiarirsi la gola molte, molte volte.
"Odio quando mi fai sentire così. Mi fai male, mi fai soffrire, mi fai penare, ma io ti amo lo stesso" dico tra i singhiozzi "come faccio a stare senza di te?" chiedo in un sussurro.
Respira profondamente "Sono io che non so se posso farcela." ha la voce calma, ma si sente, dal tono, che è profondamente commosso.
"Sai come sono caduta?" dico dopo un minuto di silenzio sciogliendo l'abbraccio e consapevole di avere gli occhi rossi e il viso chiazzato "Ho bevuto." ammetto.
Lui ha gli occhi lucidi e chiede senza trattenersi dal sorridere "Che hai bevuto vodka?"
Scuoto la testa "Non so... era una bevanda arancione."
"Forse uno Spritz. Ti sei ubriacata con uno Spritz?" scoppia a ridere, mi ritrovo a ridere anch'io "Sei la solita, vieni qui." dice stringendomi di nuovo tra le sue braccia dove mi tiene stretta al suo petto e in quella morbida unione i nostri respiri ritornano regolari e le lacrime cessano di bagnarci."Sai perché ero così nervoso stamattina?" mi dice la sera quando siamo sul piccolo balcone della nostra camera e la situazione sembra essersi decisamente calmata.
Faccio finta di non sapere ciò che lo affligge, voglio che sia lui a parlarmene.
"Ho perso i fondi per la ricerca che stavamo facendo io e Beatrice." respira pesantemente "La cosa mi secca profondamente." tace per qualche momento.
"Mi dispiace. È solo questo il motivo?" gli chiedo facendo finta di non sapere.
Mi guarda in volto e risponde non nascondendo un certo fastidio "Ho anche saputo che tra i docenti che ti esamineranno su a Milano ci sarà anche Bernardo Graziosi."
Mi alzo andandomi a sedere sulle sue ginocchia "Sapevo che c'era più di un motivo." mi guarda "Quando cambi umore c'è sempre un motivo." gli stringo la mano "Mi fa piacere che sia stato tu a parlarmene."
Accenna un sorriso "Altrimenti la mia Alice sarebbe tornata in azione." commenta. "Scusami."
"Per cosa?"
"Per non avertene parlato da subito, per averti fatta arrabbiare oggi. La verità è che voglio proteggerti... evitare che tu possa stressarti o preoccuparti. Ancora. Vorrei solo il meglio per te e non sempre posso garantirlo o manifestarlo come tu vorresti soprattutto o..."
Poso un dito sulle sue labbra "Non aggiungere altro. Lo so, ma non per questo ti giudico o ti serbo rancore, magari lo faccio sì lì per lì, ma poi passa..." gli sorrido "Ti posso chiedere una cosa?"
"Tutto quello che vuoi." risponde accarezzandomi una guancia.
"Dato che tra dieci giorni devo essere su a Milano, ti andrebbe di accompagnarmi?"
"Sì, certo. Se ti fa piacere." mi risponde scrollando appena le spalle.
"Assolutamente sì."
Mi bacia in modo delicato "Quando sarai lì, impegnati, capito? Resta concentrata. Stai attenta. Non fare 'Alice nel paese delle meraviglie'."
"Non è vero, io non ho la testa tra le nuvole!"
Alza un sopracciglio assumendo un'espressione eloquente "Okay forse il 10% delle volte." affermo.
"70%" ribatte lui.
"30%." replico a mia volta.
"60% e devi riconoscerlo." afferma con tono di chi non ammette repliche.
Alzo le mani "Ok, ok. Però così mi fai sembrare una tonta."
Mi guarda "Un po' lo sei." afferma per poi sorridermi con quell'aria da sbruffone.
"Sei impossibile."
"Lo so, ma so anche che mi ami." constata lui con quel suo solito sorrisetto trionfante.
Alzo le spalle "Anche." ammetto.Questo week-end non è stato sicuramente dolce o romantico come mi aspettavo, ma una cosa mi è parsa ancora più chiara, lui mi ama e se a volte si comporta in modo scostante non è perché non si fida o non vuole parlarmene, ma solo evitarmi ulteriori pensieri. Non credo di aver bisogno di ulteriori prove di amore da parte sua, so che mi ama e io amo lui così com'è, con tutte le sue sfumature.

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L'Allieva... 2
FanfictionIl capitolo precedente si è concluso con Alice ancora una volta incerta sul suo futuro, sia come futuro medico legale sia circa le sue travagliate vicende sentimentali con il dottor Claudio Conforti. Riuscirà a fare finalmente un po' di chiarezza s...