22. L'antico libro e la pozione segreta

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Dopo il ritorno di Lily dalle vacanze, l'estate volse verso il suo termine in fretta, catartizzata di ogni malumore e malinconia. Nel giro di poche settimane ultimarono ogni tipo di incombenza e richiesta accademica così, verso il tramonto di ogni benedetto giorno, indugiarono a lungo nel loro nascondiglio segreto per ammirare il sole arrossato che calava oltre l'orizzonte, colorando con lingue infuocate e baluginanti le acque del lago.
-"Sev, come credi che sarà quest'anno ad Hogwarts?" chiese Lily, un tardo e caldo pomeriggio di agosto.
-"Sicuramente entusiasmante, non vedo l'ora di tornare là, sinceramente. Sono stanco di Cokeworth, sono sempre stanco di questo maledetto posto"
-"Se non fosse per la mia famiglia, direi la stessa cosa anche io... In questo posto c'è davvero ben poco da fare!".
Severus e Lily si godettero quegli istanti di quiete sdraiati sul prato del loro nascondiglio segreto; le cicale cantavano, il vento caldo accarezzava la loro pelle; Severus si voltò a guardarla, adorava il contrasto del colore fra i suoi capelli fiammeggianti e l'erba verde.
-"Lily, dove ti piacerebbe vivere quando sarai più grande?"
-"Non saprei Sev" bofonchiò lei, presa alla sprovvista dalla domanda "Londra, Birmingham, forse Oxford... Anche se a volte desidererei ritirarmi in un cottage lontano da ogni contatto con le grandi città. Dipende dai momenti, non credo che riuscirò mai a trovare una vera risposta a questa domanda, forse soltanto crescendo e maturando, chi lo sa! Perché me lo chiedi?"
-"Per sapere, non te lo avevo mai chiesto prima d'ora... Capisco i sentimenti e le emozioni contrastanti, la mia vita è tutta un eterno contrasto!".
Entrambi sghignazzarono dopo l'affermazione di Severus; Lily si girò a pancia in giù, poggiandosi sui gomiti e facendo dondolare le gambe in aria, poi si sporse nella sua direzione.
-"E tu, dove vorresti andare a vivere Sev?" chiese lei, facendogli il solletico ad una guancia con un filo d'erba.
-"Lontano da tutti, via di qui! Anche a me non dispiacerebbe un bel cottage, magari in Scozia, andrebbe bene qualsiasi posto, l'importante è che sia lontano dai grandi centri abitati e che ci sia della natura intorno!"
-"Aha, immaginavo" Lily gli diede un buffetto affettuoso e continuò "Altrimenti non saresti tu, Sev! Però hai ragione, sai?" si rigirò a pancia in su, incrociando le braccia sotto la testa "Non sarebbe male un bel posto tranquillo, immerso nella natura dove poter fare le magie liberamente!" per tutto il tempo aveva tenuto gli occhi inchiodati al cielo, come se potesse scorgere i dettagli del suo futuro, poi si voltò per guardarlo. Severus socchiuse gli occhi -incapace di resistere alle sue meravigliose e sconvolgenti occhiate- percependo quelli di lei che lo scrutavano ancora, rimase così per qualche istante poi Lily interruppe quel magico momento:
-"Ecco, un posto nascosto come questo, forse anche questo, Sev, mi piacerebbe moltissimo!"
-"Dici sul serio?" si scosse, estasiato dal pensiero che quel luogo che aveva presentato a Lily qualche tempo prima le sarebbe piaciuto come rifugio dal mondo.
-"Oh sì, lo amerei...".
Gli occhi neri s'incontrarono con quelli verdi, entrambi febbricitanti, troppo ingenui e fiduciosi di un futuro molto incerto ed insicuro, ignari della minaccia che lentamente incombeva sul mondo magico.

Durante l'estate Severus aveva ripreso le lezioni di autocontrollo con la madre, ottenendo gradualmente sempre più ottimi risultati; nel frattempo aveva trattenuto una corrispondenza con i suoi compagni di Serpeverde. Ovviamente non si scrissero ogni giorno, ma abbastanza sovente per aggiornarsi a vicenda sulle vacanze e sui compiti.

Le lezioni ad Hogwarts sarebbero iniziate nel giro di pochi giorni, infatti Severus e Lily si diressero a Diagon Alley per acquistare il materiale necessario per il nuovo anno accademico.

Dopo aver superato il muro sul retro del Paiolo Magico, il panorama che si stagliò dinanzi ai loro occhi era familiare: le botteghe di Diagon Alley sempre affascinanti ed intriganti, brulicanti di maghi e streghe di ogni età e fattezza.
-"D'accordo ragazzi" la voce di Eileen li interruppe prima che potessero svignarsela tra i negozi "Siete liberi di andare a comprare le vostre cose da soli, ma rimanete sulla via principale! Se vi dovesse accadere qualcosa non me lo perdonerei mai, soprattutto per te, Lily!" li ammonì, probabilmente angustiata dal pensiero di doverli lasciare soli.
-"Non si preoccupi signora Piton, resteremo nei paraggi!" le rispose Lily, regalandole un grande sorriso; prese Severus a braccetto, avvicinandosi al suo finco "Allora, da dove cominciamo?"
-"Tu che cosa devi prendere?"
-"Soltanto i libri, credo..." Lily frugò nella cartella che portava in spalla ed estrasse una lettera ingiallita con il sigillo di Hogwarts in ceralacca: la esaminò attentamente "Sì, solo i libri!".
Si diressero al Ghirigoro allegramente: il locale era gremito di gente intenta a consultare i variegati e numerosissimi libri presenti sugli scaffali. Tomi di ogni grandezza e colore riempivano le varie librerie che partivano da terra fino a toccare il soffitto; molti volumi erano accatastati l'uno sull'altro creando torri alte come un adulto, altri invece erano infilati nelle fessure tra i vari mobili.
-"Allora, vediamo un po'..." Severus fece scorrere il dito indice sulla lista dei materiali da comprare, arrivando all'elenco dei libri "Ecco! Abbiamo la nuova edizione di un libro di testo di Difesa contro le Arti Oscure e... Oh!"
-"Che c'è?" chiese Lily accigliata.
-"Abbiamo anche un nuovo testo di Erbologia. Quello che abbiamo preso l'anno scorso doveva durare per due anni!" osservò Severus.
-"Ci ho fatto caso anche io! Sai che cosa voglia dire?" gli chiese Lily.
-"Non ne ho idea... Dai, adesso cerchiamo quelli nuovi!". 
I due si lanciarono in un'approfondita cernita tra le migliaia di libri presenti nel negozio; dopo una ventina di minuti radunarono tutti i titoli necessari e si diressero alla cassa. Posarono i libri sul bancone quando l'attenzione di Severus venne catturata da un volume tozzo, piccolo di dimensione ma con moltissime pagine. La copertina rilegata in pelle era rovinata e graffiata, la rilegatura fragile e antica, mentre il concavo era dorato e disegnato con eleganti arabeschi scarlatti.
-"Giovanotto! T'interessa quel libro?" gli chiese il proprietario del Ghirigoro, un vecchietto allampanato e baffuto con un paio di occhiali rotondi e microscopici appoggiati sul naso adunco.
-"Stavo giusto guardando..."
-"E' un libro strano, un manufatto babbano che mi ha ceduto un mio conoscente... Non ci abbiamo cavato un ragno dal buco! Te lo vendo per una falce d'argento..."
Severus l'osservò ancora per qualche momento prima di aprirlo: era un libro di grammatica latina, scritto fittamente. Le pagine erano ingiallite, muffite e rovinate, ma nonostante ciò la stampa era ancora comprensibile. Capì immediatamente il valore del libro che teneva in mano e non esitò un momento di più, nonostante la scarsità di fondi a disposizione:
-"Lo prendo" posò il piccolo volume sopra la pila di libri nuovi "Insieme a tutti questi".
Dopo aver pagato, i due amici si diressero fuori dal Ghirigoro, fermandosi in un angolo per non intralciare il passaggio in mezzo a strada.
-"Sev, che cos'è quel libro che hai preso?"
-"Nulla in tutto, se non capisci in materia..." Severus estrasse il piccolo libro dalla tasca della giacca interna che gli aveva regalato sua madre qualche mese prima "E' un libro di latino, mi è venuta voglia di studiarlo!"
-"Come se non avessimo già abbastanza... Però mi interessa molto, potrò studiarlo anche io?"
-"Ovviamente! Senti Lily, dovrei passare un attimo dallo speziale per degli ingredienti che-"
-"Sulla lista che ci hanno spedito non sono stati elencati degli ingredienti! Che cosa stai cospirando, Sev?" gli chiese Lily con un ghigno malizioso e curioso; così sagace  da averlo battuto sul tempo, frasfornandolo col suo intuito.
-"Nulla di che, anzi, mi correggo, nulla d'importante..." vaneggiò scherzosamente, con il semplice e puro scopo d'irritarla per scherzo. Lily continuò a fissarlo con un ghigno poco promettente: non gli credeva, era chiaro. Severus esitò qualche momento poi le svelò il suo segreto; dopo tutto era la sua migliore amica e non le avrebbe nascosto nulla:
-"E va bene!" sospirò infine "Quest'anno vorrei provare a distillare una pozione molto interessante"
-"E sarebbe?"
-"Un distillato, ovviamente..."
-"Ma non mi dire!" con un gesto teatrale si portò le mani ai fianchi, sul volto le si dipinse puro sarcasmo "Mi prendi per stupida? Dai, dai, dai, ti prego dimmi che cos'è!" lo supplicò gelosamente, tirandolo per il braccio.
-"Te lo racconterò a tempo debito, ora seguimi!"
-"No, me lo dici ora!" protestò, puntandogli l'indice sul petto e Severus indietreggiò di un passo, sorridendole. Adorava vederla inalberarsi; il suo caro volto si dipingeva di rosso sulle gote e sul naso, tendeva a tirare il labbro inferiore.
-"Non posso spifferartelo qui ai quattro venti, in mezzo a tutta Diagon Alley..."
Lily spalancò la bocca facendo finta di essere sorpresa e colpita:
-"Severus Piton che prepara delle pozioni illegali infrangendo le regole! Questa proprio non me l'aspettavo!" esclamò alzando le braccia ed attirando l'attenzione su di lei quindi Severus gliele afferrò, abbassandole:
-"Shhh!".
Lily scrollò le spalle sorridendo, profondamente compiaciuta, Severus le stringeva ancora le mani; aveva vinto lei, come sempre. L'avrebbe sempre fatta vincere.
-"Ehi Mocciosus, metti giù le tue luride mani da Serpeverde dalla Evans!"
James Potter -che era spuntato dal nulla- si avvicinò sempre di più nella loro direzione, vestito come un damerino e con i capelli terribilmente spettinati.
-"Potter vattene immediatamente, l'unica cosa lurida che vedo nei paraggi sei soltanto tu!" gli ringhiò contro Lily. Severus si rizzò immediatamente andandogli incontro, ma l'amica s'interpose tra i due, digrignando i denti.
-"Oho, la Evans è aggressiva! Una vera furia... Ma perché ci stai assieme eh, Evans?" la canzonò Sirius Black che era appena sbucato dalla folla.
-"Taci Black, lui è mio migliore amico!"
-"Bleah, sto per vomitare!" Sirius ridusse spregevolmente il volto in un ghigno di disprezzo, cacciando fuori la lingua.
-"Ehi Sirius, hai visto quanto è cresciuto Mocciosus? È bello alto eh, peccato per i muscoli, immagino che non abbia granché sotto quella camicia eh..." James si avvicinò, scostò bruscamente Lily e lo strattonò per il colletto "Ti ho detto di stare lontano dalla Evans, Mocciosus..."
-"E io ti consiglio di stare lontano da noi..." ribatté Severus sibilando, la sua voce sembrava risalita dagli inferi come se un demone avesse aperto un varco nella terra per parlare.
-"Altrimenti che fai eh, Mocciosus?" James si avvicinò sempre più.
-"Nulla di piacevole, almeno per te..." Severus rimase immobile, fece scivolare la mano destra sotto la giacca ed afferrò la bacchetta, aspettando che James sferzasse il primo colpo; era pronto a difendere Lily e sé stesso a tutti i costi.
Lily s'interpose nuovamente tra i due, ormai troppo vicini a tal punto che si potevano toccare con la fronte; fortunatamente nello stesso momento giunse Remus Lupin a darle manforte.
-"James, ehi, dai basta così, non è necessario tutto questo..." disse il giovane, tenendo James per la spalla.
-"Come?! Mocciosus continua a stare addosso alla Evans e lei sta sempre con il nemico, dovrebbero ricevere una bella lezione..."
-"CON IL NEMICO?! James ma che diavolo stai dicendo?!" strillò Lily, esasperata ed indignata; prese Severus per il braccio.
-"Non vedi di chi è amico, Evans? Sta sempre con Malfoy e tutti gli altri che vogliono diventare Mangiamorte!" James cercò di liberarsi dalla stretta dell'amico, ma Remus lo spinse indietro ancora una volta.
-"Mangia-che?" sebbene Lily fosse smarrita, il suo sguardo indugiò più volte su James e Severus: strinse a sé quest'ultimo, con più forza. Poté percepire un lieve tremore; Lily era spaventata ma non diede cenno di voler abbandonare quel posto.
-"Mangiamorte! Sono cattivi e lo è anche il tuo amichetto Mocciosus, ecco spiegato perché l'anno scorso ha usato quegli incantesimi non verbali... Era sicuramente Magia Oscura!"
-"Sicuro!" affermò Sirius, contenuto dalle braccia di Remus.
-"Ora state veramente esagerando!" esclamò il giovane dai capelli striati e li spinse via.
-"Andiamocene Sev..."
Lily lo tirò per la mano, trascinandolo con forza, ma Severus indietreggiò lentamente e pesantemente, tenendo sempre fisso lo sguardo su James e Sirius, trafiggendoli con i suoi occhi scuri. Gli insulti diretti a Severus rimbombarono sul posto, catturando l'attenzione dei passanti.
S'incamminarono verso un vicolo isolato, vicino al lato sud di Diagon Alley: non era particolarmente pulito, ma abbastanza sicuro per parlare in santa pace.
-"Sev..."
-"Lily, qualsiasi cosa abbiano detto-"
-"Chi sono questi Mangiamorte? Che cosa vogliono?" chiese la giovane, evidentemente intimorita e frastornata.
-"E' una lunga storia, Lily, quel Potter ha detto cose a caso..."
Lily lo osservò, il cipiglio sul suo volto si fece più pesante e penetrante:
-"Chi sono questi Mangiamorte?" glielo chiese di nuovo con calma, ma tagliando l'aria con le parole che uscirono come un sibilo sospetto dalla sua bocca.
Severus le spiegò con grande fatica tutto quello che aveva scoperto grazie a sua madre, soprattutto perché la cosa, in un modo o nell'altro, la riguardava come tutti gli altri nati-babbani: si sentì in colpa raccontandole delle violenze che si stavano consumando, ma era giusto spiegarle la verità purché fosse pronta e preparata, almeno moralmente.
-"Tutto bene Lily?" concluse Severus studiando la sua amica che si era appoggiata al muro.
-"Sì, sto bene, ma sono arrabbiata! Perché fanno queste cose? Che cosa c'è di male se i nati-babbani apprendono la magia?"
-"Non so come rispondere, credo che non esista una risposta alle loro azioni..."
-"Be', io combatterò Tu-Sai-Chi! Amo questo mondo e se mi sono guadagnata un posto in esso io lotterò per difenderlo!".

La strada che li separava dalla Gelateria Florean fu inconcepibilmente lunga e faticosa, forse per il recentissimo scontro con Potter e Black o forse per la chiacchierata a proposito dei Mangiamorte, ma almeno la percorsero insieme, accanto l'uno all'altro. Severus rimase profondamente colpito e affascinato dal coraggio e dalla risolutezza che Lily aveva nella lotta contro Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato e allo stesso tempo la temeva: sebbene la conoscesse molto bene, fu terrorizzato dall'idea che potesse impegnarsi più del dovuto nella guerra, portandola inevitabilmente a scontri diretti con uno dei Maghi Oscuri più pericolosi e potenti mai conosciuti.
Si fermarono dallo speziale, dove Severus comprò a sole due falci un barattolino di miele d'acacia senza dare spiegazioni all'amica, infine raggiunsero Eileen e Hagrid alla gelateria; davanti ai due fecero finta di niente mantenendo un tono abbastanza allegro e spensierato. Non c'era voluta nessuna spiegazione, nessuna parola per reggere il gioco, si erano capiti all'istante, quasi telepaticamente e recitarono piuttosto bene la loro parte.

La storia del PrincipeWhere stories live. Discover now