27. La stanza segreta di Spinner's End

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-"Ecco il principe delle pozioni!!" esultò Lumacorno da dietro la sua scrivania "Accomodati pure ragazzo mio, vieni, vieni!!"
-"Buonasera professore, ho letto il suo messaggio e ho cercato di presenziare quanto prima!" disse Severus sedendosi sulla comoda sedia di fronte al professore. Dalla finestra proprio dietro le spalle di Lumacorno filtrata una rilassante luce fioca e tenue.
-"E io non aspettavo altro che te, ragazzo mio! Serviti pure!" gli indicò un cabaret di pasticcini sulla scrivania "Allora, che dire? Fantastico, incredibile, straordinario, prodigioso! Hai ultimato la Felix Felicis tutto da solo ed è perfetta! Son senza parole..." allargò le braccia teatralmente.
-"Ma signore, se non mi avesse dato la disponibilità del laboratorio di pozioni e del calderone in oro zecchino non ci sarei mai riuscito, quindi è anche merito suo e la ringrazio per questo..." abbassò il capo umilmente, simulando un gentile inchino.
-"Sono il tuo insegnante ed è mio dovere rendermi disponibile per i miei allievi. Ero certo che non mi avresti deluso quindi volevo darti tutto l'aiuto possibile. Serviti pure!" gli disse, indicando nuovamente i pasticcini; Severus allora per accontentarlo ne prese uno al cioccolato e lo addentò lentamente.
-"Grazie, professore"
-"Arriviamo al dunque, al tuo premio... Meriti qualcosa di speciale, qualcosa che non ho mai offerto a nessuno alla tua età! Da settembre sarai un membro onorario del Lumaclub!".
Severus per poco non si strozzò con lo zucchero a velo del pasticcino e Lumacorno rise di gusto.
-"Oho suvvia ragazzo mio, non ti emozionare! Sai già di cosa si tratta? Sicuramente tua madre te ne avrà parlato, era la mia pupilla!".
Severus non si aspettava nulla di che quando Lumacorno gli aveva detto del premio, non lo voleva nemmeno per dirla tutta; aveva finito la pozione solo per dimostrare a se stesso di valere qualocosa, ma il Lumaclub per lui era troppo. Sua madre gli aveva parlato delle festicciole e riunioni private che Lumacorno teneva con i suoi allievi prediletti e l'idea di far parte dell'elite dei pozionisti di Hogwarts e partecipare a dei ridicoli party non lo allettava moltissimo, ma non poteva di certo ferire l'entusiasmo e la stima del professore:
-"La ringrazio professore, è molto gentile da parte sua!"
-"Ovviamente per quest'anno le riunioni e le feste sono terminate per via degli imminenti esami, ma dall'anno prossimo saremo tutti lieti di darti un caloroso benvenuto! Ora dimmi..." il professore, con fare eloquente ed indagatore, si strofinò i baffi con due dita "Che uso ne farai della Felix?".
Severus non ci aveva mai pensato prima, non riusciva ad immaginare l'utilità di quella piccola pozioncina nonostante i suoi straordinari effetti, prese tempo per pensarci, forse troppo a lungo:
-"Ah non fa niente ragazzo mio, hai tutto il tempo del mondo per pensarci! Ora devi concentrarti sugli esami e sulla scelta delle materie dell'anno prossimo; ovviamente se dovessi avere dei dubbi sarò sempre disponibile per dei consigli!" concluse il professore con un genuino sorriso stampato sul volto.
-"Non lo dimenticherò, professore" accennò un mezzo sorriso chinando il capo "Grazie!".

Il giorno successivo si alzò con calma, godendosi la morbidezza e la comodità del materasso; infine raggiunse la Sala Grande per la colazione, come di consueto. Lily non c'era e nemmeno i suoi amici; tutto quel vuoto gli sembrò quasi una punizione per il suo trionfo con la Felix Felicis. Approfittò della solitudine per fare una passeggiata nel parco, al limite della Foresta Proibita, beandosi dei profumi e della freschezza del sottobosco. Durante la tranquilla camminata pensò a come avrebbe potuto usare la Felix Felicis; si arrovellò a lungo la mente, incapace di trovare un utilizzo sensato e utile. Non appena si distaccò da quei pensieri -come un lampo a ciel sereno- arrivò la risposta.
Un giorno potrei usarla per dichiararmi a Lily. Sicuramente non fallirò con quella! Concluse tutto soddisfatto, ma poco dopo un tarlo si fece strada nella sua mente. Non posso usarla in quell'occasione, non con lei. Voglio essere io a parlare in quel momento, non una pozione. Lily in quel momento dovrà avere davanti a sé il sottoscritto e non un subdolo inganno!
-"Guarda questi birbantelli! Non potete stare qui, non potete mangiarli tutti! Ehi!!" Severus sentì un tumulto da lontano e lo riconobbe all'istante: era Hagrid. Affrettò il passo verso la capanna del guardiacaccia e lo trovò strisciante a terra, che scattava -piuttosto goffamente- verso i cespugli.
-"Hagrid?" richiamò la sua attenzione, l'omone si girò e gli sorrise.
-"Severus! Che ci fai qui?"
-"Stavo passeggiando vicino alla foresta, piuttosto tu... Cosa fai lì a terra?"
-"Eh Severus, ci stavo prendendo gli gnomi!" si alzò in piedi sovrastandolo immensamente "Quei furbetti ci stanno mangiando tutta la mia coltivazione di Horklump, sai no, i funghi..."
-"Sì, ho presente, li usiamo nelle pozioni..." rispose con fare eloquente "Li coltivi tu?"
-"Sì, alcuni degli ingredienti che usate a pozioni li coltivo io, ma se questi gnomi continuano a mangiarli non so come fare a farli crescere in tempo per i vostri esami..." Hagrid lo osservò da cima a fondo "Non è che potresti darmi una mano a catturarli? Io sono molto grosso ma forse un po' lento!"
-"Ci penso io" Severus appoggiò la tracolla in cuoio piena di libri a terra, poi si tosle il maglioncino "Dove sono?".
-"Quei furfanti hanno la tana sotto quei cespugli" indicò un ammasso verde al limite della foresta "Sai come si catturano?"
-"Ovviamente, sarà divertente..." ghignò il giovane mago e si diresse verso la tana degli gnomi. Dopo pochi minuti ne acciuffò uno, lo fece roteare in aria e lo lanciò lontano, stordendolo come si deve.
-"Bravissimo, eccone altri!!" gridò Hagrid. Numerose delle bizzarre creature uscirono dalle loro tane, troppo stupidamente incuriosite per vedere lo spettacolo. Severus si divertì moltissimo a catturarle una ad una con il grande contributo di Hagrid che li scagliava almeno trenta metri lontano, ma volle sperimentare una tecnica:
-"Hagrid!" sfoderò la bacchetta dalla tasca "Attenzione..." face roteare l'arnese sopra la sua testa e tutti gli gnomi iniziarono a volteggiare in aria in un turbinio, erano almeno una dozzina. Li scagliò quanto più lontano possibile, provocando le risate più grasse e sincere ad Hagrid.
-"È stato incredibile! Vorrei poterlo fare anche io!" disse divertito il mezzo gigante mentre toccava il suo strano ombrello rosa.
-"Forse dovresti prenderti un Jarvey, sono dei predatori di gnomi molto astuti!" gli consigliò Severus, ripulendosi dal terriccio e sistemando la camicia dentro i pantaloni.
-"Eh già, ci vuole proprio una di quelle bestioline! Chiederò a Silente se posso tenerne una, ma ora pensiamo a te! Mi hai dato una gran mano con quegli gnomi: vieni dentro a prendere una tazza di tè!".
Severus sapeva bene che prendere il tè da Hagrid significava dover mangiare anche i suoi biscotti; a quel pensiero l'idea non lo allettò moltissimo, ma accettò comunque l'invito per non dargli dispiacere. Entrò nella capanna e non poté non notare immediatamente una grinzosa e grigia creatura che somigliava molto ad una lumaca gigante, ma con le zampe palmate. Si accomodò in una gigantesca sedia vicino al tavolo e proprio in quel momento Bhuidhe entrò dalla finestra e gli planò sulla spalla.
Restò a lungo a chiacchierare con Hagrid, parlando perlopiù di creature magiche: Severus ne era affascinato sia per la curiosità che destavano sia per gli ingredienti delle pozioni che -nella maggior parte dei casi- erano di provenienza animale. Cercò più volte d'introdurre l'argomento, ma notò il disappunto di Hagrid, quindi decise di sorvolare quel punto debole e di conversare pacificamente. Dopo un'ora abbondante, dalla medesima finestra dalla quale era entrata Bhuidhe, sbucò un grosso gatto rosso:
-"Merlino! Che ci fai qui?" Severus si alzò in piedi per accarezzarlo quando qualcuno bussò alla porta.
-"Ah sì, dev'essere decisamentre lei!" l'omone si alzò in piedi, aprì la porta e una fiammeggiante chioma rossa si palesò dinanzi a loro: Lily.
-"Ciao Hagrid, scusa il ritardo!" lo salutò raggiante, poi si fece strada nella capanna "Sev!" si avvicinò a lui e lo abbracciò. Severus fu lieto e sollevato da quel dolce gentile gesto che durò a lungo, infatti Hagrid li richiamò facendo finta di tossire e voltandosi verso la teiera.
-"Lily, ecco il tuo tè" le allungò la grossa tazza simile ad un boccale di birra "E i tuoi biscotti" posò un secondo cestino in vimini sul tavolo ricco dei dolciumi fatti da lui. Lily lo ringraziò calorosamente chinando il capo in quel modo che Severus adorava così tanto. Si accomodarono nuovamente e Severus notò, estremamente divertito, di quanto tempo Lily lasciasse i biscotti immersi nel tè affinché si ammorbidissero un po'.
Si trattennero molto a conversare e Hagrid li invitò a rimanere per il pranzo. Severus in un primo momento fu scettico dell'idea, ma dopo l'occhiata fulminea di Lily accettò di buon grado, infatti non fu nulla di così terribile. I biscotti di Hagrid non erano sicuramente gradevoli, ma Severus dovette ricredersi sul tortino d'agnello e patate che aveva appena sfornato.
-"... È per questo che ero una vera schiappa in pozioni" sogghignò l'omone dopo aver descritto le sue scarse doti da pozionista e i suoi modi sbadati.
-"Be', non si può mica eccellere in tutto, no?" lo rincuorò gentilmente Lily.
-"Ma a quanto ne so io voi siete praticamente perfetti in tutte le materie!" le rispose gentilmente Hagrid.
I due amici si guardarono per un istante e sorrisero in segno di ringraziamento:
-"A proposito Sev; com'è andata ieri da Lumacorno?".
Severus si fermò a guardarla, non desiderava che qualcuno parlasse della Felix in giro, ma dopotutto era Hagrid l'unica persona presente ed era specializzato a tenere animali illegali nel suo podere - o addirittura in casa- quindi non c'era alcun problema, forse nemmeno conosceva la pozione.
-"È andata bene, circa... Era molto felice e il suo premio è stato farmi entrare nel Lumaclub..."
-"Il Lumaclub?" chiese Lily perplessa.
-"Ma certo, Lily, sono delle festicciole che il professor Lumacorno tiene per riunirsi con i suoi allievi migliori" iniziò Hagrid. La ragazza si voltò verso Severus ed aprì la bocca dalla meraviglia "È un grandissimo onore per uno del secondo anno! Ricordo che tua madre era entrata a farne parte a metà del terzo, una volta mi aveva invitato a partecipare insieme a lei, come amici ovviamente" sogghignò sfregandosi la pancia "Gran belle feste, ci era tanto di quel cibo...".
-"Sev ma è grandioso!" Lily gli si avvinghiò al collo e Severus colse l'attimo per ricambiare l'abbraccio e sfiorarle le punte dei rossi capelli.
-"Sì... Grandioso..." sospirò Severus abbassando le spalle.
-"Sev, cosa c'è che non va?"
-"Nulla è che... Le messe in scena così non mi fanno impazzire: tutti che ti gurdano e ti giudicano, gente altezzosa e spocchiosa..."
-"Appunto! Tu potresti essere un preludio al cambiamento, no?" lo riprese Lily tenendogli le mani.
-"Ha ragione, Severus" iniziò Hagrid "E ricordati che Lumacorno cerca di mettere a proprio agio gli studenti durante quelle feste... E poi c'è tanto da mangiare!" lo tranquillizzò mentre masticava rumorosamente uno dei suoi biscotti.
A quell'ultima osservazione Severus non riuscì a resistere dal sorridergli, cercando di farsi scivolare di dosso l'imbarazzo e l'insicurezza che lo perseguitavano.
Il pomeriggio lo passarono facendo i compiti in compagnia di Hagrid che rammendava calzini e costruiva cesti.

La storia del PrincipeWhere stories live. Discover now