4. Fidarsi o no?

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Marichelle osservava i drappi rossi venir giù dall'alto delle finestre per poi finire a malapena all'altezza di un uomo, dei passi sempre più vicini la misero in allarme, si voltò cautamente senza provocare una reazione istintiva di preoccupazione in suo marito e vide Louis che avanzava verso lei con passo lento e deciso, l'uomo e vecchio amico d'infanzia le regalò un sorriso come saluto facendo un inchino con il capo ad Armand, i suoi figli e Loran.

«Mi fa piacere trovarvi a presenziare qui, oggi», disse con garbo, poi portando la sua attenzione su Aurélien esclamò: «Caspita! Tu devi essere il figlio di Armand, sei identico al tuo vecchio!»

Aurélien gli concesse un breve sorriso e si limitò ad acconsentire con un percettibile cenno del capo. Il ragazzo in effetti assomigliava molto al padre, ma era più snello, non aveva la corporatura imponente di quest'ultimo né aveva ereditato le ampie spalle larghe e ben definite dei Dupuarò, i capelli color ebano e gli occhi castano nocciola però erano talmente identici che - se Louis si fosse concentrato su quest'ultimi - avrebbe scommesso di guardare negli occhi Armand. Possedeva un carattere forte e istintivo come tutti i Dupuarò, ma quello che gli mancava, a differenza loro, era il discernimento di comportarsi nella maniera adeguata ad ogni situazione, qualità o difetto che gli altri Dupuarò sapevano ben tenere a bada. Louis aveva sviluppato un'innata capacità a leggere nel profondo delle anime attraverso i loro occhi, in Aurélien vide un ragazzo, che fingeva di essere infastidito di trovarsi lì, ma che in realtà era quasi onorato.

«Louis... amico», pronunciò serio Armand. L'altro gli fu vicino e sollevò il braccio sorridendo, lui lo prese e i due si scambiarono un saluto stringendosi i pugni e battendo i loro gomiti.
Marichelle assistette in silenzio, un turbine di emozioni l'avvolsero, la malinconia strinse il suo cuore.

«Come mai da queste parti?» domandò con fare amichevole.

«Come, non lo sapete? Il principe Lucien mi ha rivolto un insistente invito perché vi presenziassi», esordì Loran.

Louis corrugò la fronte rivolgendo un'occhiata al principe, il quale li stava osservando da un po' con insistenza, ma non appena si accorse degli occhi di lui addosso, abbassò immediatamente i suoi in evidente imbarazzo. Accanto a Lucien le principesse avevano assunto un atteggiamento strano. Henriette si stropicciava nervosamente le vesti e Josiane ridacchiava, rivolgendole delle occhiatine.

«Sei pronta Henriette?» chiese gioiosa Thea.

La fanciulla sospirò nervosamente. «Madre, come farò a scegliere quello giusto?» Thea rise divertita. «Oh figlia mia, sono stati invitati i più illustri nobili di Francia, scrutali bene, soprattutto quando duelleranno nei giochi. Scegli il più forte, il più astuto.»

Henriette sospirò scoraggiata, la maggior parte dei possibili candidati aveva il doppio dei suoi anni e quei pochi più giovani. Secondo sua madre erano da scartare perché non possedevano la metà del potere su terre e bestiame degli altri.

Eppure lì stava presenziando quel giovane feudatario bello come un angelo, i suoi capelli ramati rapivano lo sguardo di Henriette, le labbra sottili e delicate, le facevano sussultare il cuore e quegli occhi azzurri come il mare, avvolgevano il suo corpo in uno strano calore. Ma come osava dire alla madre che la preferenza ricadeva su uno dei Dupuarò, proprio uno di loro, i quali tempo addietro, avevano giurato fedeltà al cugino scomparso? La fanciulla lanciò uno sguardo di supplica al fratello e quest'ultimo capì che era giunta l'ora di darsi da fare in modo decisivo.

Scese i gradini e si avviò verso Louis e i Dupuarò chiamando a sé tutta la sua sfrontatezza. «Che felicità vedere che avete accettato il mio invito!» esclamò con nonchalance evitando lo sguardo inquisitore di Louis.

«Beh, non è che mi avete lasciato altra scelta», parlò Loran mentre Marichelle gli scagliò un calcio nelle caviglie per farlo tacere. Soffocò un lamento per il dolore, Louis si congedò da loro sospettoso.

L'Erede (Sequel di Quella Notte Il Destino Fu Deciso)Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum