•Bianchi.•

200 8 0
                                    

Scuri.
Scurissimi erano diventati gli occhi di Hymperion quando capì che aveva sentito il suo profumo nell'amortentia.
Cioccolato e Vaniglia.

Invece bianchi.
Bianchi erano diventati gli occhi di Minerva quando capi che invece nella sua di amortentia c'era lui.
Menta e pino.

Fu un lampo, un lampo che attraverso gli occhi di entrambi.
Stupore.
Rabbia.
Frustrazione.
Tristezza.
Vergogna.
Terrore.
Disperazione.
Consapevolezza.
Consapevolezza che infondo era vero.
Che anche se si "odiavano" non potevano fare a meno l'uno dell'altra.
Sapevano che non c'era stato nessun errore, che era reale.
Che erano mancanza e preoccupazione che provava quando Scorpius si ammalava, e non sollievo, e quel pizzico di malinconia e dispiacere che accettava di credere in lei, non erano dati solo dal fatto che non potessero litigare, ma anche perché lui non c'era.

E lui venne a conoscenza del perché. Perché in quasi tutti i loro duelli ad un certo punto si distraeva a guardare i suoi capelli rossi, lunghi e ondulati. A guardare la sua faccia piccola, graziosa e concentrata.
Perché si fermava a pensare quanto fosse bella con la testa bassa sul libro mentre studiava, o come era cristallina la sua risata quando rideva con Al.
Subito dopo un senso di estraneità li invase.

OCCHIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora