OCCHI

•Vuoti.•

Vuoti.
Vuoti erano gli occhi di Scorpius quando si rese conto che in sette anni di "convivenza" con Rose non avevano mai riso assieme.
Avevano litigato, avevano duellato, si erano insultati, ma mai, mai, si erano fermati un momento a ridere.
Nemmeno un sorriso per la soddisfazione di averlo schiantato, solo un sospiro di sollievo.
Solo rabbia e disprezzo pareva esprimere il volto di Rose quando lo incrociava.

Distanti.
Distanti sembrava invece quelli di Rose, che si era resa conto che si divertiva a vedere Scorpius e Albus nei loro bei momenti ma che non ne aveva mai fatto parte.
Che adorava guardare suo cugino e il proprio migliore amico essere se stessi con il loro gruppo d'amici, fare gli stupidi, tirarsi il cibo, darsi pacche scherzose, divertirsi.
Si rese conto che avrebbe voluto tutto questo, o magari avrebbe solo voluto vedere Scorpius così con lei.

Si resero conto di non essere mai stati così stupiti come in quel momento.
Erano stupiti, sì, perché si erano osservati così tanto, per così tanto tempo, che non avevano fatto caso che la maggior parte delle cose che sapevano uno dell'altra non erano date dal tempo che loro trascorrevano insieme ma da quanta attenzione si davano a vicenda.
E poi stupidi.
Si sentirono stupidi, come se avessero sprecato tutti quegli anni che avrebbero potuto passare insieme, come amici magari, li avevano passati a litigare.