내가 널 보살펴 줄게- I will take care of you -6

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La porta della mia camera si aprì rivelando Jimin "ah, ma tu non mi lasci così" disse per poi venirmi incontro.

Deglutì a quella vista e Jimin mi prese in braccio sbattendomi subito dopo contro la porta.

Gemetti strizzando gli occhi "Jimin che fai?" gli riaprì e i suoi occhi avevano qualcosa di diverso, erano carichi di qualcosa a me sconosciuto in quel momento.

Sotto a quegli occhi mi sento strano, aish che effetto strano, sento il mio stomaco quasi volesse uscire da quelle pareti, Jimin cosa mi stai facendo?

Passarono minuti e noi eravamo ancora in quella posizione a scrutarci. Lo vidi, scosse poco la testa e mi lasciò andare per poi scappare chissà dove.

Tutto questo è strano, Jimin lo è di più, così come il mio cuore e il mio corpo a contatto con lui.

Me ne stavo seduto contro la porta a pensare e ripensare, credo di provare un sentimento strano per il mio coinquilino.

Ma perchè non riesco a parlarci? Lui prova lo stesso? Se è così perchè non parliamo? Perchè ci deve essere questo imbarazzo?

Mi addormentai lì.

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Jimin's POV

Sono un codardo che non sa affrontare i propri sentimenti, perchè sono scappato in quel modo?

Ero al parco, seduto sotto un albero a stringermi la testa, mi fa tanto male. Chiamai il mio migliore amico e gli raccontai tutto, avevo bisogno di consigli.

"Jimin se ti piace tanto parlaci, capisco che non vuoi rovinare il vostro rapporto, ma non potete comportarvi così" mi suggerì Jin hyung.

"Hai ragione hyung, ma se poi non prova le stesse cose che provo io? Se mi rifiutasse? Se non mi volesse più vedere? Se-"

"Smettila e prenditi cura di Tae, Jimin, non si allontanerà mai da te, detto questo devo andare a prendere Hoseok e quindi devo attaccare. Ti consiglio di dire chiaramente ciò che provi. Ciao Jimin."

"Ciao hyung, grazie ancora"

Jin hyung mi convinse, io amo Taehyung e non posso continuare così. Prima di andare a casa passai dal supermercato e comprai del ramen instantaneo, dei bigliettini rossi e dei petali di rosa, doveva essere tutto perfetto.

Mi avviai verso casa e entrai nella sua stanza, ma quando lo ritrovai per terra, in posizione fetale, mentre stringeva un cuscino e dormiva beatamente decisi che quello non era il momento. Avrei organizzato tutto l'indomani.

Lo presi delicatamente in braccio e lo poggiai sul letto, era bellissimo. Rimasi incantato mentre gli accarezzavo piano la testolina, mi avvicinai e poggiai le mie labbra sulle sue, restai così per un pò, ma le altre labbra iniziarono a muoversi contro le mie.


𝙼𝚢 𝚏𝚕𝚊𝚝𝚖𝚊𝚝𝚎 ᴷᵀᴴхᴾᴶᴹ (IN SOSPENSIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora