Capitolo 22

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Davanti a noi c'è la persona che in questo momento avrei voluto evitare più di tutte: Heric.

"Heric-"
"Che cazzo ci fa questo stronzo qua?!" Sbotta, andando verso Jace.
"No! Fermati!" Mi paro davanti a lui, bloccandolo. Nel suo sguardo riesco a intravedere la cattiveria e l'odio che prova.
"Heric! Che modi sono questi?!" Lo rimprovera mamma.
"Che modi? Che modi, mamma?! Sai benissimo quanto mi stia sul cazzo questo stronzo-"
"Amico, datti una calmata." Interviene Jace.

Momento di silenzio. Sembra interminabile.

"Amico di sto cazzo, non mi do nessuna calmata." Lo guarda duro Heric.
"Ok, adesso basta! Heric, è solo venuto a riprendersi la tuta! Se ne sta andando, non è vero?" Sposto lo sguardo su Jace, che sembra essere incattivito quanto mio fratello.
"Fate il cazzo che vi pare." Dice secco, sorpassando Jace con una spallata, diretto verso le scale.
Perfetto, ora mio fratello è incazzato anche con me.

Sguardi di imbarazzo e confusione sono l'unica cosa presente sulla porta di casa nostra.

"Beh... gli passerà. Non fateci caso. Allie, accompagna Jace alla macchina e poi rientra subito." Sorride mia madre, salendo, penso, in camera di mio fratello.

Raggiungiamo la macchina in silenzio.
"Tieni." Gli sbatto la tuta sul petto. "Hai ottenuto quello che volevi."
"Cosa intendi?" Chiede.
"Farmi litigare con mio fratello! Ecco cosa intendo!"
"Ti giuro che non era quella la mia intenzione." Sembra serio, ma so che è un bravissimo attore. Falso.
"Certo!" Rido ironicamente. "Fammi un favore. Levati definitivamente dalla mia vita." Scandisco ogni parola, per poi girarmi per andarmene.
"Aspetta." Dice, bloccandomi da un polso.
"Cosa vuoi?!"
"Scusami."

Non credo alle mie orecchie. Jace che... chiede scusa?!

"Co... cosa?!" Faccio una smorfia.
"Ti ho chiesto scusa."
"E perché dovrei farlo?"
"Non so, magari hai voglia di venire al mio incontro di domani."
Apro la bocca, come per dire qualcosa. Ma mi blocco subito.
"A fine incontro ti offro una pizza, per scusarmi. E se non ti dovesse piacere puoi chiedermi qualunque cosa tu voglia." Il suo sguardo si è fatto più dolce. Non è lo stesso Jace che devo sopportare ogni giorno a scuola.
Sembra più... gentile.

Abbasso leggermente lo sguardo, nascondendo un sorriso.
"A chi non piace la pizza?" Accenno una risata.
"In effetti, se non ti piacesse, saresti una pazza." Sorride.
Non so perché, ma in quel momento il mio cuore perde un battito.
Non avevo mai visto questo tipo di sorriso sul suo volto. È sincero e naturale. Perché se non lo fosse sarebbe davvero un attore impeccabile.
"Beh, non lo sono."
"Vuol dire che verrai?" I suoi occhi si illuminano.
"Non lo faccio di certo per te!"
"Oh, certo..."

Un altro silenzio imbarazzante. Sto iniziando a odiarli.

"Beh, passo a prenderti alle 18.00, davanti a scuola, per evitare casini..." Indica casa mia con la testa.
"Ok, a domani." Dico, andandomene.
"Ciao." Abbassa lo sguardo.

Il Peggior Nemico di Mio FratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora