Jimin 16 Maggio 2022

87 7 0
                                    

Casa di Hoseok hyung era situata molto in alto. Un piccolo attico isolato raggiungibile passando per una grande strada e superando un angusto e contorto viale. Quello era l'appartamento di hyung. Entrato in casa, che consisteva in una sola stanza, hyung si vantò del fatto che quello fosse il punto più alto della città, da cui si potevano avvistare tutti i luoghi in cui eravamo cresciuti, proprio sotto i nostri piedi. Come aveva detto hyung, si poteva scorgere tutto da quell'appartamento; si potevano vedere la stazione ferroviaria lì vicina e, seguendo i binari, i container. Namjoon hyung viveva in uno di quelli. Spostando un po' lo sguardo vi era la scuola che tutti noi avevamo frequentato.

Dopo aver trovato la scuola, diressi lo sguardo al lato opposto della città. Ai piedi delle montagne, c'erano dei gradi condomini. Lì c'era casa mi- no, casa dei miei genitori. Ero corso via dall'ospedale senza avvisare nessuno. Probabilmente i miei erano stati contattati. Magari in quel preciso momento mi stavano cercando. Non ero ancora pronto ad affrontarli. Ero uscito dalla clinica, ma non potevo andare a casa. Non significava infatti che volessi tornare in quel posto. Ma non sapevo dove andare, e non avevo soldi. Ero rimasto immobile, esitante, fin quando hyung mi disse di seguirlo e mi aveva mostrato la strada. Ed eravamo arrivati qui, a casa sua.

Riportai l'attenzione su quei grandi condomini. Prima o poi sarei dovuto tornarvi. Avrei avuto il bisogno di affrontare i miei genitori e di dir loro che non sarei tornato in ospedale. Feci un respiro profondo; avevo la sensazione che mi sarebbe potuto venire un attacco epilettico solo a pensarci. Sinceramente, non mi fidavo di me stesso al punto tale di poter vivere in un altro luogo se non in ospedale. Avrei potuto essere riportato subito in clinica. Ero così spaventato da non riuscire più a sopportarlo.

BTS The Notes [ITA]Where stories live. Discover now