BEAUTIFUL DAY!

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CAP 9

Aprì gli occhi lentamente, e quella poca luce che penetrava dalle tapparelle me li fece richiudere subito.
Mi girai verso Jessie che dormiva e non avevo voglia di svegliarla, aveva una faccia così dolce, chissà cosa starà pensando, dissi dentro di me.

Scesi dal letto molto lentamente, e non appena mi alzai la testa mi incominciò a girare, così mi appoggia al muro cercando di non cadere. Pensavo che durante la notte mi fosse passato il mal di testa, maledetta musica metallica, lo sapevo che non dovevo uscire.
Andai in bagno e presi una tachipirina poi mi feci una doccia calda.

POV JESSIE

Mi sveglia non appena l'acqua cominciò a scendere dalla doccia.
Ma Charlie perché si deve svegliare così presto?.
Io non la capisco certe volte.
Aprì gli occhi e mi alzai anch'io dal letto, decisi di preparare i vestiti per poi andare a fare la doccia non appena Charlie uscì dal bagno.

'Charlie! Ti decidi a uscire, sono trenta minuti che sei in bagno!'. Non capisco cosa stesse facendo, mi stavo facendo la pipì addosso.

'Jessie sta calma, ho fatto'. Disse Charlie aprendo la porta.

'Amen, non ce la facevo più, intanto preparati che dopo scendiamo a fare colazione, poi si va a fare un bel giretto per i negozi. Muoviti!'. Entrai in bagno e chiusi la porta. Aprì l'acqua calda e rilassai i muscoli.

POV CHARLIE

Ogni giorno che passa penso che lei diventa più esaurita o/e nervosa, ma per cosa poi?.
Ma non importa, sennò me l'avrebbe detto.

Presi i vestiti dall'armadio, optai per un jeans stretto blu, una maglia lunga con scritto Abercrombie 86 bianca e il mio nuovo paio di vans blu. Non sono mai stata la tipica ragazza che porta le gonne o vestiti, sono la classica ragazza jeans e felpe, mi sento più a mio agio.
Jessie è il contrario, adorava i vestiti, ogni volta che usciamo ne compra due o tre e cerca di convincere me a buttare via tutti quei jeans e felpe, ma non c'è mai riuscita a farmi cambiare idea.
Justin mi ha sempre detto che ero bellissima anche con un sacco di patate, quindi.
Risi a quel ricordo.
C'è sempre qualcosa che mi ricorda lui.

Mi truccai e dopo dieci minuti Jessie uscì dal bagno, eravamo pronte per andare a fare colazione.
Presi le chiavi della camera e chiusi la porta.

Erano le dieci e un quarto, la sala era piena di persone che facevano colazione.
Portammo le chiavi in reception e poi andammo a mangiare.

In un tavolo più lontano dal nostro c'era un ragazzo della nostra età che ci guardava con faccia interrogativa.
Quella bandana che portava al collo l'avevo già vista.
ASPETTA!
Ieri sera vidi la bandana sulla faccia di quel ragazzo strano...

'Jessie, vedi quel ragazzo che ci sta fissando laggiù?'. Chiesi a Jessie, che si girò subito dalla sua parte.

'si...'. Rispose guardandolo.

'quello è il ragazzo che ci stava provando con me ieri sera, ma non ha la faccia di qualcuno che abbiamo già visto..?'. Cercai di ricordare chi fosse, già l'avevo visto da qualche parte e anche troppe volte...

'oddio era lui?. Bhè, non è per niente un brutto ragazzo...'. Fulminai Jessie con lo sguardo, la quale rise.

'Jessie! rispondi alla mia domanda, poi te lo puoi stuprare con gli occhi quanto vuoi'.

Justin Bieber, il mio migliore amico...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora