LORO, TUTTO QUELLO DI CUI AVEVO BISOGNO

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30 CAP

Mi svegliai di soprassalto, e la mia testa cominciò a pulsare e a girare.

Decisi di alzarmi reggendomi contro le pareti per andare al bagno. P

uzzavo di alcool, così di fare una doccia. 

POV JESSIE

Questa mattina mi ero alzata prima del solito, e così sono andata a prendere dei cornetti caldi per me e Charlie per poi andare all'aereoporto.

Si, oggi sarebbe venuto Chaz.

Charlie non lo sapeva, volevo fargli una sorpresa e spero che lei l'accetti. 

''Amore sono appena atterrato, ti aspetto di fuori dall'entrata xx". Era Chaz, era arrivato.

"Amore sono sul taxi, aspettami che sono li vicino xx". Avevo voglia di riabbracciarlo, mi mancava troppo. 

POV CHARLIE

Non ho sentito Jessie alzarsi, quindi starà ancora dormendo,pensai mentre mi mettevo un'asciugamano intorno al corpo e uno sui capelli.

Mi misi delle ciabatte e andai da lei.

La porta era mezza socchiusa, e quando l'aprì trovai il letto rifatto, e lei non c'era. 

Sta quà sarà uscita senza dirmi se volevo venire, vuoi vedere?.

Scesi le scale e andai in cucina e trovai un biglietto. 

"Non mi hanno rapito best, sono uscita per comprare i cornetti caldi. Torno tra poco. Love u xx". Come non detto.

Erano ormai le 10:00, così risalì di sopra e mi andai ad asciugare e vestire.

POV JESSIE

Eravamo a due isolati dalla casa di Charlie.

Chaz non faceva altro che tenermi per mano e guardarmi.

Era il ragazzo migliore, di tutti, davvero!.

"Si fermi qui, grazie". Dissi al tassista pagandolo. 

Scendemmo, e Chaz prese le sue tre valigie dal portabagagli.

Eravamo davanti la porta, presi le chiavi di casa dalla mia borsa e le infilai nella serratura per poi aprire la porta. 

'CHAAARLIE! SONO TORNATA!. SCENDI CHE FACCIAMO COLAZIONE INSIEME!'. Dissi urlando, con la speranZa che mi sentisse visto che era di sopra. 

POV CHARLIE

Sentì la porta chiudersi, segno che Jessie era tornata, per poi sentire lei che urlava dalla sala.

Così mi misi un jeans blu acqua e la maglia bianca con la scritta 'SWAG GIRL' e scesi. 

Mentre facevo le scale alzai lo sguardo verso il divano, cosa ci faceva lui nel mio salotto di casa?.

'Chaz?'. Dissi attirando la sua attenzione.

lui mi guardò e subito venne verso di me e mi abbracciò così forte che le mie ossa di potevano rompere da un momento all'altro.

'Charlie, mi sei mancata, sul serio!'. Disse lui.

'Okkey'. RisposI.

'Solo okkey?. Non dirmi che non ti sono mancato perchè so che non è così'. Abbassai lo sguardo, mi era mancato quello scemo.

'Lo sapevo, ricominciamo da capo?. Ti prego...'. Mi supplicò.

Annui leggermente con la testa e l'abbracciai.

'Ti voglio bene Chaz, si mi sei mancato anche te'. Gli sussurai all'orecchio. 

Facemmo colazione insieme per poi andare a mangiare qualcosa fuori, per poi fare una gita turistica a Chaz.

Durante la visita Chaz mi parlava di Justin, dicendomi che gli mancavo, che era stato uno stupido, che quella sera era ubriaco e non capiva niente, che si era pentito tanto di aver fatto quello a me.

Non sapevo se credergli o meno, mi aveva detto che a me ci teneva, ma si vedeva che non era così.

Ero soltanto stata presa in giro, da lui, dalla persona che ho amato da quando ci siamo conosciuti, da quando mi salutò per la prima volta, da quando mi sorrise, da quando mi disse che non mi avrebbe mai lasciata andare, da quando mi dedicò una canzone, da quando è diventato il mio migliore amico e poi il mio fidanzato, da quando mi disse per la prima volta 'ti amo'.

Era stata la prima persona a cui avevo donato il mio cuore, e lui l'aveva distrutto.

'Chaz per quanto tempo rimani?'. Gli chiesi mentre prendevamo una pizza.

'Per due mesi, non ti preoccupare, dopo vado a prendere una camera in albergo'. Rispose lui.

'Nono, tu vieni a stare con noi, puoi dormire con Jessie, tanto il letto è matrimoniale, basta che non fate cose sconcie che in casa ci sono anche i miei genitori'. Lo avvertì e Jessie diventò rossa.

'No dai sono stato da voi anche in America non poss...'. Disse lui, ma lo stoppai.

'Zitto, verrai a stare da noi, punto e basta. Mio padre sarà felice di avere un maschio in casa'. Dissi per poi scatenare una risata.

'Grazie Charlie, sei fantastica!'. Disse regalandomi uno dei suoi migliori sorrisi.

'Lo so'. Gli risposi modestamente ridendo.

Ecco loro, era tutto quello di cui avevo bisogno.

Justin Bieber, il mio migliore amico...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora