CAPITOLO 13

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Lucas' POV
Aspetto Lucy fuori dall'UH e finalmente dopo un tempo indeterminato la vedo arrivare.
Appena mi raggiunge, le prendo il viso tra le mani e la saluto con un bacio sulle labbra.
«Ciao.» le dico.
«Ciao.» mi risponde lei sorridente.
Ci incamminiamo insieme alla mia macchina, e le metto un braccio sulle spalle.
Ho iniziato a fregarmene di tutto ciò che le persone possono pensare, e cerco semplicemente di godermi a pieno la relazione mia e di Lucy.
«Mi porteresti al dormitorio?» mi domanda lei appena entriamo in macchina.
La guardo corrucciato. «Pensavo di andare al mio appartamento.»
«Lo so, ma devo studiare.» risponde lei.
«Lucy, è il primo giorno di lezioni. Cosa devi studiare?» domando esasperato.
«Ieri non ho studiato, ricordi? Ero con te.» dice. «Quindi oggi preferirei studiare.»
Non mi pare convincente, sembra quasi che sia una scusa per non stare con me, e questo mi crea solo preoccupazione. Le sono già venuto a noia?
Non dico altro e accendo la macchina, diretto al suo dormitorio come mi ha chiesto.
Quando arriviamo, parcheggio e spengo la macchina aspettando che lei esca.
«Lucas.» mi chiama lei.
Mi giro per guardarla. Probabilmente ha notato che non va tutto bene e che qualcosa mi preoccupa, ma non voglio dirglielo.
«Stai tranquillo. È solo che devo davvero studiare. Non pensare male.» posa una mano sulla mia gamba per tranquillizzarmi.
Stringo la mascella. «Certo. Posso dirti che non mi sembra così?»
Lei rimane perplessa. «In che senso?»
«Nel senso che sembra solo una scusa per non stare con me. Questo è quello che sembra. Ma probabilmente mi sbaglio.» mi esce un tono più arrogante di quello che avrei voluto.
Lei mi guarda e sembra quasi esserci rimasta male, ma almeno ho detto le cose come stanno, non ho saputo trattenermi. Ma è meglio cosi: a stare zitto non ci avrei guadagnato niente.
Lei sospira. «D'accordo.»
Fa una pausa e aspetto che continui, perché è ovvio che abbia qualcosa da aggiungere.
«Non era assolutamente una scusa per non stare con te. Non devi pensarlo nemmeno lontanamente Lucas. Passerei ogni singolo minuto con te e non sarebbe abbastanza, devi credermi.» dice.
Mi tranquillizzo un minimo ma non del tutto.
Lei mi rivolge un sorriso veloce ed esce dalla macchina.

Appena la portiera si chiude, metto in moto e vado al mio appartamento.
Senza Lucy è più vuoto, è spento, non c'è vita. Vorrei stare con lei continuamente e costantemente, ma mi rendo conto che questo non è possibile.
Cerco qualsiasi modo per ammazzare il tempo, ma non ho niente da fare.
Chiamo Nicholas e decido di vedermi con lui, per passare uno dei vecchi pomeriggi che eravamo soliti trascorrere noi due insieme prima che due ragazzette di Fort Worth ci scombussolassero la vita.
«Vengo io da te?» mi domanda il mio amico dall'altra parte del telefono.
Bevo un sorso di birra. «Pensavo di andare al Karma.»
«Sei serio? Così lontano?» risponde lui.
«Nicholas, possiamo riavere uno dei nostri vecchi pomeriggi, per favore?» domando.
Mi sento giù di morale senza nemmeno sapere perché. Lucy dice di dover studiare, che sarà anche vero, ma non mi convince.
È come se avessi un sesto senso, se si tratta di Lucy. E il sesto senso mi dice che lei oggi in realtà non farà niente di simile allo studio.
Cerco di non pensarci, perché non avrebbe senso che lei mi dica delle bugie.
«Uno dei nostri pomeriggi, dici? Guarda che ti prendo alla lettera.» dice Nicholas.
«Devi prenderlo alla lettera.»
«Passami a prendere tra dieci minuti.» 

Dopo dieci minuti, sono alla confraternita.
Guardo il telefono, ma Lucy non mi ha scritto niente. Quindi non scrivo niente nemmeno io. Probabilmente starà studiando.
Nicholas monta in macchina e mi dirigo verso uno dei quartieri più malfamati di Houston.
È il quartiere dove spesso e volentieri faccio gli incontri, non a caso il Karma è il locale dove vado sempre dopo di questi.
Ricordo ancora quando ci portai Lucy, per permetterle di conoscermi meglio.
«Come mai questa decisione? Non hai litigato con Lucy, vero?» mi domanda Nicholas mentre si infila una sigaretta tra le labbra.
«No. E te come mai hai accettato? Non hai litigato con Abby, vero?» replico.
«No.»
«Meglio. Allora vorrà dire che faremo tutto ciò in onore dei vecchi tempi.» dico.

Despite Everything 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora