CAPITOLO 27

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Lucy's POV
«Ne sei davvero sicura? Vuoi lasciarmi qui da sola?» piagnucola Anne.
Vorrei dirle la verità, spiegarle il vero motivo per cui andrò a vivere con Lucas, per farle capire che non preferisco la convivenza con lui piuttosto che con lei.
Ma non posso.
«Sarà per un breve periodo, An. Davvero. E poi è solo per praticità e anche perché Lucas non sta... passando un bel periodo, diciamo. Forse avermi a casa sua sempre lo aiuterà. Spero.» mento.
In realtà non è una bugia troppo falsa, però non è nemmeno questo il motivo.
Lucas sa che abiterò con lui perché voglio, Anne sa perché in realtà lui passa un brutto periodo ed ha bisogno di me, in realtà è perché non ho i soldi per il dormitorio.
Bell'affare in cui mi sono andata a cacciare.
Finisco di mettere i miei vestiti ben piegati nella valigia rosa, e dopo la chiudo.
Non mi porterò tutto via, visto che so già che tornerò ad abitare qua.
Mi alzo in piedi e mi giro verso la mia parte di dormitorio. È triste vederla quasi del tutto spoglia, considerando che è la mia casa da quando sono venuta qui. È una parte di me, ormai, ed abitare con Anne era davvero divertente.
La mia amica è seduta sul suo letto che mi guarda sgomenta.
Mi vado a sedere accanto a lei e la abbraccio. «Sarà per poco tempo, lo giuro.»
Lei sospira. «Come fai a dirlo? Sicuramente ti piacerà vivere con Lucas, e deciderai di rimanere là.»
Scuoto la testa. «È solo una prova questa, voglio dire... Io e Lucas litighiamo spesso, e mi mette ansia sapere di vivere con lui senza avere la mia indipendenza. Sarà solo un periodo, il tempo che basta perché le cose si... sistemino.» accidenti. Sto balbettando e questo perché non so nemmeno cosa inventare ad Anne.
Non voglio dirle che effettivamente voglio abitare con Lucas, perché non è affatto la verità e non voglio farcela rimanere male. Tra l'altro, la cosa mi spaventa più di quanto spaventi lei.
Ma non voglio nemmeno dirle la verità, ma allora come glielo dico che sarà una cosa temporanea?
Lei fa un sorriso tirato. «In ogni caso, sono contenta per te. Ma vienimi a trovare, chiaro?»
Annuisco.
Mi abbraccia e ricambio. «Mi mancherai.»
«Anche tu.» rispondo.
Poi mi alzo dal letto, prendo le valige e scendo le scale del dormitorio.
Quando arrivo in fondo, ho perso la sensibilità alle braccia.
Controllo il mio telefono: Lucas dovrebbe venire a prendermi adesso.
Dopo la semi-litigata di ieri sera, non ci siamo praticamente più parlati.
Stamattina mi sono svegliata prima di lui e sono corsa via, perché in realtà ce l'avevo ancora un po' con lui per la storia di Bethany. Stamani non l'ho visto a lezione, né in giro per il campus, ma mi ha scritto un messaggio dicendomi che sarebbe passato oggi da me per portare le mie cose al suo appartamento.
Dal canto mio, cerco di lasciar perdere la storia di Bethany anche se vorrei saperne di più. È più forte di me. Non capisco perché debba sempre essere così misterioso sul suo passato. Credevo che ormai questa fase l'avessimo superata, ma evidentemente mi sbagliavo.
Mentre sono immersa nei miei pensieri, davanti a me si ferma una Range Rover nera.
Mi riscuoto e vado ad aprire il bagagliaio.
Sollevo una delle due valige emettendo un gemito per lo sforzo, ma poi riesco a posizionarla e a caricarla in auto.
Alzo la testa e guardo male il riflesso di Lucas nello specchietto retrovisore.
Ha la testa china, quindi probabilmente è al telefono.
Mi schiarisco la voce, ma non ottengo niente.
«Scusami?!» esclamo.
Lui alza lo sguardo e incontro i suoi occhi azzurri nello specchietto.
«Non è che potresti darmi una mano?» chiedo ovvia.
«Fammi pensare...» dice lui. «No.»
Spalanco gli occhi. «Scusa, come sarebbe a dire no?»
«Muoviti e te lo spiego.» risponde lui.
Alzo gli occhi al cielo e finisco di caricare le valige.
Dopodiché chiudo il bagagliaio e salgo sul sedile del passeggero.
«Allora?» incalzo, alzando un sopracciglio.
Lui si mette gli occhiali da sole. Accidenti, è proprio figo.
«Stamattina te ne sei andata dal niente.» dice tranquillo.
«Ero... in ritardo.» mento. In realtà ero in anticipo.
«Non è vero. E anche fossi stata in ritardo, di solito mi svegli mettendomi ansia, e usciamo insieme.»
È vero. È sempre successo così. Perciò rimango in silenzio non sapendo cos'altro dire.
«Allora? Vuoi spiegarmela?» insiste.
Alzo le spalle guardando fuori dal finestrino. «È andata così.»
«È andata così.» ripete lui lentamente. «Ce l'hai con me perché non ti dico del mio passato con Bethany?»
Sospiro. «Stamattina era per quello. Adesso ho lasciato perdere. Non mi interessa Lucas, davvero.»
«Sei troppo orgogliosa.» ridacchia lui.
«Cosa c'entra adesso?» sbotto.
«Dici che non ti interessa, invece ti interessa eccome, ma sei orgogliosa e non vuoi ammetterlo. E fai finta di aver lasciato perdere proprio perché non vuoi saperlo, in realtà lo fai perché sei troppo orgogliosa per richiedermelo.»
Gli lancio un'occhiata veloce, poi torno a guardare fuori dal finestrino. «Se te lo richiedessi mi risponderesti?»
«Certo che no.» dice lui.
«Bene. Allora direi che il discorso finisce qui. Non me lo dici, sia che io sia interessata o meno.»
Lui ridacchia. «Non è importante, Lucy. Perché vorresti sapere cosa ho avuto o fatto con Bethany? Adesso ho te, sei la mia prima ragazza, la prima che amo e l'unica che io abbia mai voluto cosi tanto. Non esiste più nessuna per me oltre te. Devi capirlo.»
Per quanto siano parole rassicuranti e che in parte mi fanno sciogliere, non mi trovo d'accordo con molte di queste.
«Lo so, Lucas. Ma se scopi con Bethany appena io ti dico che ti lascio e poi scopro che con lei c'erano dei precedenti che non riguardavano il solo scopare ogni tanto come facevi con tutte le altre, permettimi di essere curiosa.» sbotto.
Questo ragazzo mi fa salire il nervoso anche quando sono tranquilla e senza un apparente motivo.
«Lucy, sei ancora alla scopata tra me e Bethany? Sei seria? Pensavo l'avessimo superata.»
«Te, forse. Per me è un po' più difficile, se permetti.» sbotto.
Lucas parcheggia davanti al suo palazzo e scende dalla macchina.
Scendo anch'io, ma quando mi dirigo al bagagliaio per prendere le valige, lui mi prende per un polso.
Mi giro e lo guardo, aspettandomi una spiegazione. «Ora devi venire con me.» dice.
Lo seguo e lui entra nel suo palazzo, tenendo ancora salda la presa su di me.
Appena entriamo mi porta in camera sua, e qui si avvicina finendo per baciarmi.
Cosa fa? Sono troppo presa dal bacio di Lucas per allontanarmi o chiedergli spiegazioni, e ricambio vogliosa.
Presto il bacio si fa sempre più spinto e Lucas mi fa sdraiare sul letto.
Si regge sopra di me tenendosi sui gomiti.
«Non ho tempo adesso per litigare...» dice baciandomi poi il collo e strappandomi un mugolio di piacere.
«In questi giorni mi è mancato il tuo corpo.» continua a darmi baci, infila una mano sotto la mia maglietta e stringe un seno, accarezzandomi col pollice il capezzolo.
«Lucas...» mugolo.
Lui mi sfila le scarpe, poi sbottona i miei pantaloni e me li tira giù, per poi lanciarli a terra.
Mi sfila anche la maglia, facendomi rimanere in intimo mentre lui è ancora vestito.
Continua a baciarmi in ogni parte nuda del mio corpo, mi slaccia il reggiseno e comincia a stuzzicare con la lingua i capezzoli.
Chiudo gli occhi in preda a questa estasi, godendomi ogni piccola ma inaspettatamente piacevole mossa che fa Lucas.
In questo momento potrei fare qualunque cosa mi dicesse di fare.
Lucas continua a baciarmi scendendo verso il basso e sfilandomi le mutandine.
Lascia dei baci umidi nel mio interno coscia, provocandomi brividi in tutto il corpo.
Poi lascia un bacio lì, nel mio punto più sensibile, facendomi gemere dal piacere.
«Lo vuoi, piccola?» mi chiede Lucas.
Annuisco mugolando sperando di non dover aggiungere altro.
A un tratto sento la sensazione della lingua calda di Lucas nel mio punto più sensibile, provocandomi un piacere immenso.
Chiudo gli occhi e tiro indietro la testa, emettendo gemiti e mugolii di piacere.
Istintivamente intreccio le mani nei capelli di Lucas quando lui alterna movimenti più lenti a movimenti più rapidi della sua lingua.
Ansimo e dopo qualche minuto mi abbandono all'ondata di piacere che mi invade.
Lucas se ne accorge perché si stacca e mi rida un bacio sulla pancia prima di mettersi al mio fianco, sdraiato.
«Com'è stato?» chiede.
Io sono ancora in stato di trance, con gli occhi chiusi, e gli faccio intendere con un gesto della mano di aspettare.
Lui ridacchia. «Beh, è andata bene direi.»
Annuisco.  «Perché volevi farlo?»
«Mi mancava il tuo corpo. Te l'ho detto.» mi spiega lui.
Annuisco, e mi avvicino pericolosamente a lui. Gli monto sopra e mentre lo bacio, tocco il suo pene da fuori i pantaloni.
Continuo allo stesso tempo a baciarlo, per poi lasciargli una scia di baci sul collo.
Dopo risalgo al suo orecchio e mordicchio il lobo come piace a lui.
«Così mi uccidi.» ansima lui.
Queste parole bastano per farmi scendere, tirargli giù i pantaloni e, anche se ancora poco esperta, prenderlo in bocca.
Cerco di ricordarmi le mosse e i gesti fatti l'ultima volta e Lucas comincia ad ansimare.
Continuo ad andare giù e su con la testa, aiutandomi con la mano. Non è una sensazione piacevole, e non capisco come le ragazze possano dire che i pompini siano belli.
Sento Lucas irrigidirsi dopo poco. «Sto per venire.»
Il liquido caldo mi invade la gola mentre il pene pulsa nelle mie mani, e Lucas continua ad ansimare.
Mi faccio coraggio e tiro giù il liquido caldo, nonostante non sia nemmeno questa una bella sensazione.
Mi tiro su e Lucas mi guarda appagato. «Wow.»
Sorrido. «Com'era?»
«Fantastico.» mi fa l'occhiolino.
Gli tiro una botta scherzosa sul braccio, andandomi a sdraiare accanto a lui. «Dài, sono seria. Puoi dirmi se era... insomma, potrei migliorare?»
«Beh, forse sì, ma non mi lamento. Sei brava. Mi stupisco che siano le tue prime volte, davvero, non sembra.» mi dice lui sincero.
«È come se mi venisse spontaneo... non so spiegartelo. Come se il mio corpo sapesse già cosa fare.» commento.
«Beh, piccola, siamo sincronizzati allora. Meglio per noi.» sorride e sorrido anch'io.
Mi sistemo meglio accanto a lui, la mia testa appoggiata sul suo petto, e il suo braccio che mi circonda le spalle mentre con la mano fa su e giù sulla mia schiena nuda. Resterei così per ore.
«Sto facendo una fotografia con gli occhi» interrompe poi lui il silenzio. Alzo lo sguardo su di lui. «È tutto così... bello. Te sei bella. Sei un sogno. Il tuo corpo, la tua mente sono un sogno. Accidenti...» si passa una mano sul viso. «Che cosa mi hai fatto, Lucy.»
Sorrido, senza rispondere. Non saprei che cosa dire, quindi mi godo semplicemente il momento.
«Ti amo.» dico poi.
«Ti amo anch'io. Anche se non so dimostrartelo.» risponde lui.
«Sst.» lo zittisco.
Restiamo così, sdraiati e abbracciati uno accanto all'altra, seminudi - nel suo caso, nel mio completamente nuda - sul letto, con le luci del sole che vanno sempre più a scomparire per lasciare il posto al tramonto.
Io e Lucas parliamo di tutto ciò che ci viene in mente, ascoltiamo la musica, lui critica i miei cantanti ed io i suoi, perché siamo troppo orgogliosi per ammettere che ci piacciono le canzoni che piacciono all'altro.
Dopo poco, Lucas si avvicina a me e mi bacia con più foga, provocando il solito fuoco dentro di me, e in pochi minuti prende un preservativo ed entra dentro di me, dando spinte non troppo veloci ma con un giusto ritmo.
Ansimiamo entrambi, fino a che, prima io e poi lui, ci lasciamo completamente andare.
Lui si sdraia di nuovo accanto a me. «Ti amo.»
«Ti amo anch'io.» rispondo, e mi giro a guardarlo sorridendo.
«Sarà meglio alzarsi, comunque. Abbiamo passato qui tutto il pomeriggio.» constato ridacchiando.
«Hai ragione. Comunque, dovresti iniziare a prendere la pillola.» dice lui, mentre mi tiro su a sedere sul letto.
Mi giro lentamente verso di lui. «Come, scusa?»
Lui mi guarda, le braccia incrociate dietro la testa. «La pillola. Voglio sentirti nel migliore modo che ci sia. Lucy.» continua.
«Non... prenderò la pillola solo perché "vuoi sentirmi nel migliore modo che ci sia"» imito le virgolette.
«Perché, scusa? Cosa c'è di male, adesso?» dice lui, mettendosi a sedere a sua volta.
«C'è che la pillola consiste in ormoni. Se la prendessi, ingrasserei, mi gonfierei un po'. E poi il mio ciclo è regolare, perché dovrei indurlo artificialmente se non ho problemi?» inizio ad alterarmi. «E poi che modi sono per chiedere le cose? "Dovresti iniziare a prendere la pillola", come, scusa?»
Lucas sbuffa. «Lucy, la stai facendo più grave di quello che è. Le persone la prendono per non usare il preservativo. Fine.»
«Non è vero. Certo, qualcuno lo fa, ma io considero anche gli effetti collaterali. A me piace anche... anche con il profilattico. Mi dispiace se non ti appaga, e se con le tue puttanelle passate non occorreva che tu lo usassi.» sbotto. Mi impongo di non nominare Bethany, perché altrimenti Lucas si arrabbierebbe, e non mi va, perché sono io quella arrabbiata.
«Possibile che devi sempre tirare fuori il mio passato? Cazzo, sei impossibile, Lucy. Poi saresti tu quella che non giudica dal passato?» risponde lui.
«Lucas, non credo proprio che tu abbia centrato il punto del mio discorso. Non c'entra niente il tuo passato. Mi hai praticamente ordinato di prendere la pillola, perché il sesso con me non ti appaga quanto vorresti, ma la pillola ha molti più effetti collaterali di quanti probabilmente tu ti immaginassi, quindi non la prendo.» così dicendo, mi alzo dal suo letto e vado nel bagno a farmi una doccia.
Spero che questa mi aiuti a schiarirmi i pensieri. Forse ho esagerato, ma non posso far altro che pensare al modo in cui me lo ha detto Lucas, e anche che il sesso con me non gli piace quanto vorrebbe, o comunque potrebbe piacergli di più di quello che gli piace adesso.
Lascio che l'acqua calda mi scorra addosso, mentre penso alla discussione appena avuta. Tra l'altro, adesso viviamo pure insieme. Peggio di cosi.
Esco dal bagno con un asciugamano addosso, e vado in camera di Lucas. Lui non c'è, ma ha portato su le mie valige.
Mi dirigo verso una delle due e prendo ciò che mi serve per vestirmi. Indosso semplicemente l'intimo e una maglietta più lunga che mi arriva a metà coscia.
Vado in cucina, e Lucas è sul divano con una bottiglia di birra. «Ho ordinato le pizze.»
Lo guardo, poi annuisco. «D'accordo.»
Mi siedo sul divano, un po' lontana da lui, mentre lui guarda la partita di football in televisione.
Prendo il mio telefono e controllo i miei messaggi.
Ne ho solo due, uno di Anne e uno di Abby.
Entrambe mi chiedono come va il primo giorno di convivenza.
Mentre rispondo ad Abby, me ne arriva uno da Nicholas. Ho provveduto a dirgli ogni minimo dettaglio che io avessi detto a Lucas, così che le versioni della bugia mia e di Nicholas possano coincidere.
Mi sento terribilmente in colpa, quindi scaccio via il pensiero.
Anche Nicholas mi chiede come va a vivere con Lucas, quindi rispondo con Potrebbe andare meglio.

Dopo poco suona il campanello di casa di Lucas... casa nostra, ormai.
Faccio per alzarmi e andare a prendere le pizze, ma Lucas mi blocca.
«Così non apri a nessuno.» dice lui, scoccando un'occhiata alla mia maglietta che è salita un po' sulle cosce.
Sbuffo e mi risistemo sul divano, e Lucas torna dopo poco con le pizze. Si mette vicino a me.
«Mi dispiace per prima. Non voglio litigare, e non erano le mie intenzioni. Non è che il sesso con te non mi appaga, Lucy. Ti sentirei meglio senza il preservativo, questo è un dato di fatto.
Ma ogni cosa che faccio con te è... assurda. Indescrivibile. Ti scop... farei l'amore con te ogni giorno, ad ogni minuto, senza mai fermarmi. Perché ti amo, e se ti amo è per forza più bello.
Smettila di paragonarti alle altre, smettila una volta per tutte. Loro non le amavo.» dice lui, sorprendentemente con un tono tranquillo. «Scusa, comunque.»
Mi fa troppa tenerezza adesso, e lo odio per questo. Mi fa sciogliere con poco, e adesso non sono già più arrabbiata. Mi avvicino dandogli un bacio sulle labbra. «Stai tranquillo. Ho esagerato anch'io.»
Continuiamo a mangiare la nostra pizza, e gli spiego meglio gli effetti della pillola, e lui si rivela sorpreso perché non sapeva tutto ciò.
«Comunque penso che sic...» mentre mi risponde, il suo telefono squilla.
«Sì?... Va bene. Dove?.... Okay.» attacca.
Lo guardo, in attesa di spiegazioni. «Ho un incontro. Tra un'ora e mezzo.»
Mi allarmo subito, poi cerco di mantenere la calma e non andare in ansia.
«Okay. Ci andremo.» dico.
«Lucy, tu non...»
«Io vengo, Lucas. Vengo eccome. Non puoi abitare con me e poi andare agli incontri, io starei in... ansia, a tormentarmi e ad aspettare che tu torni. E forse se ci sono io lì è... è più facile anche per te, no?» azzardo.
«No, non è più facile. Lucy, non lo so.» dice lui, grattandosi la nuca.
«Viene anche Nicholas, starò con lui. Ti prego. Non voglio mandarti solo. Prova ad invertire le posizioni.» insisto.
Lui ci pensa un po', poi sospira, stringe le labbra e sospira di nuovo. «Se ti stacchi da Nicholas non ci torni più.»
So che è serio, ma lo posso capire. Annuisco.
Lo abbraccio e gli lascio un bacio sulle labbra.
«E comunque, è proprio necessario che tu ci vada, eh?» dico, ironica ma infondo sono seria.
Lui annuisce. «Dopo la cauzione, sì.»
Annuisco, poi ci alziamo e sia io che lui ci andiamo a cambiare.
Indosso un paio di jeans neri attillati e una canottiera bianca corta, perché ci sarà caldo.
«Quella no.» dice Lucas.
Mi volto e sta guardando la mia canottiera.
«Metti qualcosa di più accollato. Tipo quella.» indica una maglietta a maniche corte.
Per quanto vada contro i miei principi che lui - o una qualsiasi persona - mi dica come vestirmi, questa volta e in questo caso cerco di ascoltarlo, perché effettivamente è lui che fa un favore a me.
Mi cambio la canottiera mettendo la maglietta.
«Accidenti, sei sexy anche così. Andiamo.» dice poi.
Arrossisco, poi prendo la sua mano e usciamo di casa.
Finalmente vedrò, per la prima volta, Lucas ad un incontro.

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I'm back!
Scusate di nuovo l'attesa ma mi sono impegnata a pubblicare il prima possibile.
Duunque, Lucy e Lucas adesso vivono insieme, pensate che durerà, oppure no?
Ovviamente hanno già litigato, ma siete d'accordo con Lucy e su quello che pensa riguardo il prendere la pillola?
In ogni caso, finalmente Lucy vedrà Lucas ad un incontro, ma andrà tutto liscio? E in ogni caso, a lei, piacerà il Lucas degli incontri?
Scopritelo nel prossimo capitolo!
Intanto se questo vi è piaciuto, conoscete le mosse: lasciate una stellina e commentate cosa ne pensate!
xx
CC

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