Capitolo 2: "Happy birthday"

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"Davvero? Adesso?" chiese.
"Perché no?" dissi io sorridendo.
"Dai, andiamo già a comprare ciò che serve per la festa. D'altronde è tra 6 giorni." continuai a parlare.
"Va bene, mi hai convinto." si rassegnò ridendo.
"Però dovresti vestirti, non che tu non stia bene così ma non è molto bello uscire in pigiama ed avere tutti gli occhi puntati addosso." rise.
"Esatto. Vieni, ti mostro camera mia." risi a mia volta per poi avviarmi verso quest'ultima, seguito dal castano.
"Allora...ecco." dissi prendendo i vestiti dall'armadio.
"Ti da fastidio se.." chiesi.
"O-oh no. Fai p-pure." sorrise.
Così mi spogliai per poi infilarmi i vestiti, sotto gli occhi del castano.
"È la prima volta che mi cambio avanti qualcuno." ammisi un po in imbarazzo.
"Allora vuol dire che ti fidi di me, mi fa piacere." sorrise, alzandosi dalla sedia dove era seduto.
"Si, sento di poterlo fare." dissi sorridendo.
Il suo sguardo si posò sulle mie labbra, ancora incurvate in un sorriso.
"A-Adesso u-usciamo..." dissi per alleviare la tensione creata.
Annuii e poi uscimmo di casa.
Camminavamo e intanto parlavamo per conoscerci, ancora di più.
Camminavamo e intanto m'innamoravo di lui, ancora di più.
"Ecco, abbiamo preso tutto." dissi soddisfatto.
"Tra poco è ora di pranzo. Vorresti...b-beh vorresti venire d-da me? Se ti sta bene..." disse il castano.
"Si, certo! Non dovrò pranzare da solo almeno." ammisi.
E dopo aver posato ciò che avevamo comprato per la festa, ci incamminammo verso casa sua.
Ricordo quella casa alla perfezione.
Non c'è un solo angolo di quella casa dove non mi abbia detto parole dolci o dove non mi abbia sbattuto contro qualcosa per baciarmi dolcemente.
Sapete, in quel periodo era l'inizio quindi non sapevo ancora bene i miei sentimenti. E a volte mi maledico per averli scoperti, altre volte invece.....
mi manca così tanto.
"Wow, è una casa favolosa." dissi quando finí di mostrarmela.
Era davvero molto bella, mobili rustici, e a due piani.
"Si, abbastanza...è così brutto starci da solo." confessò.
"Immagino. Dovremmo andare a vivere insieme un giorno." risi.
"Perché no?" rispose ridendo.
Preparammo il pranzo insieme, mangiammo e vedemmo un film.
Sembrava tutto cosi perfetto.
I giorni da li in poi passarono velocemente.
Festeggiammo il natale insieme. Stette a casa mia e a mia madre piacque un sacco.
I ragazzi, per meglio dire gli attuali BTS, vollero conoscere Taehyung prima della festa di compleanno, e cosi fu.
Gli piacque subito. D'altronde a chi non piacerebbe?
Il giorno, anzi a mezzanotte, del suo compleanno, gli feci una sorpresa.
Mi ringraziò cosi tanto.
"Kookie!" esclamò sorpreso vedendomi avanti casa sua alle 23:50 del 29 dicembre.
"Shh, vieni con me." dissi sorridendo per poi bendarlo e farlo entrare in un taxi.
"Non so dove mi stai portando, ma è divertente." disse ridendo.
La sua bellissima risata. Se solo avessi potuto registrarla. Anche se è lo stesso per sempre intrappolata nel mio cuore.
Lui quel giorno compiva 17 anni. Io ne avevo 15.
"Arrivati. Scendiamo.." dissi facendo attenzione a non farlo cadere.
Il panorama era fantastico. La neve cadeva silenziosamente mentre le stelle illuminavano il mare.
Si, l'avevo portato in spiaggia.
Gli tolsi la benda e..
"K-kookie...è fantastico.." disse sorridendo mentre il luccichio delle stelle si rifletteva nei suoi bellissimi occhi.
Ragazzi, che spettacolo.
E non parlo del panorama.
Quella notte fu la più bella della mia vita.
Restammo in silenzio sotto le stelle per alcuni minuti. Poggiai la testa sulla sua spalla, mentre l'orologio che avevo sul polso segnava le 00:00.
"Buon compleanno." gli dissi quasi sussurrando.
"Per me è il migliore che abbia mai passato." mi sussurrò fiebilmente.
Un sorriso, sul volto di entrambi, nacque.
Mi hanno sempre preso in giro per essere sempre troppo romantico. Ma ragazzi, quando ne vale la pena davvero, siatelo.
Ricordo che quella sera, dopo aver riso e giocato, ci stavamo rincorrendo per un motivo non preciso.
"Sei lento!" urlò ridendo mentre correva dietro di me.
"Allora perché non mi prendi?" risposi ridendo mentre correvo per la spiaggia.
"Se voglio, posso." disse mentre con uno scatto si aggrappò alla mia vita, facendoci cadere entrambi sulla spiaggia.
Mi ritrovai il corpo del maggiore addosso e il cuore a mille.
Eravamo cosi vicini.
"Preso.." sussurrò mentre alternava lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra.
Volevo tanto assaporare quelle dolci labbra. Quasi quanto lo voglio adesso.
"J-Jungkook io..." provò a dire, fissandomi le labbra.
Darei qualsiasi cosa per tornare a quel momento.
"Forse dovremmo..." iniziai a parlare, mentre la distanza diminuiva sempre di più.
"...andare" sussurrai.
Si bloccò a pochi centimetri dal mio viso.
Giurerei di avergli sentito sussurrare un "non posso...", forse diretto a se stesso.
"S-si è fatto tardi..." disse alzandosi per poi aiutarmi a compiere lo stesso gesto.
E così andammo a casa. Mia mamma, vedendo Taehyung che mi aveva accompagnato, lo invitò a dormire a casa nostra. Accettò.
Passammo tutta la notte a giocare ad Overwatch.
Ci addormentammo abbracciati.
Il mattino dopo, il giorno del suo compleanno, andammo a pranzare fuori.
I miei amici, che erano ormai i nostri, erano a casa mia a preparare tutto.
Taehyung aveva persino dimenticato della festa.
Ricevetti un messaggio da Jimin, segno che avevano finito di allestire il tutto. Mia madre quel giorno era a Daegu dai nonni e sarebbe tornata la sera seguente.
Quando entrammo a casa Taehyung si sorprese al vedere la casa piena di addobbi per la sua festa di compleanno.
Ci abbracciammo tutti e 7 per poi dare inizio ai festeggiamenti.
Fu una serata bellissima.
Rimasero tutti a dormire da me.
Io mi strinsi al petto di Tae, con la scusa di star già dormendo.
Mi diede un bacio in testa, mi sforzai di non sorridere.
Lo avrei voluto sulle labbra quel dolce bacio.
Lo vorrei ancora adesso.
I giorni passarono, così come i mesi, e un anno volò via rapidamente. Forse troppo.
Fu un fantastico anno. Passammo ogni singolo giorno insieme.
E poi ci fu quel giorno.
"Dai, sarà divertente! Immagina se ci prendessero sul serio ragazzi!" proposi ai 6 ragazzi avanti a me, che mi guardavano pensierosi.
"E se non lo facessero?" chiese Yoongi.
"In quel caso ce ne faremo una ragione. Però dobbiamo provarci. Volete rimanere tutta la vita col dubbio?" chiesi, cercando di convincerli.
"Ha ragione." disse Taehyung alzandosi dalla poltrona su cui era seduto.
"Ragazzi potrebbe essere un'opportunità fantastica. Siete con me?" chiesi.
"Sempre." sussurrò il castano sorridendo, mettendosi accanto a me.
"Ci sono." disse Namjoon.
"Sono dentro." continuò Yoongi.
"Eccomi." disse Jimin.
"Anche noi ci siamo." disse Jin indicando se stesso ed Hoseok.
"Bene! Il provino è tra una settimana!" annunciai felice.
E, come sapete, ci presero.
Così diventammo i BTS.
7 ragazzi, stesso sogno. Ma due di questi dovevano separarsi.
E, purtroppo, fummo noi due Taehyung.

•|God Bless That Book.|• Taekook.Where stories live. Discover now