Capitolo 3: "The beginning of the end"

395 43 3
                                    

Passò un'altro anno e la band procedeva a gonfie vele.
L'amicizia che avevamo era fantastica. Era tutto cosi perfetto
Si sa però che tutte le cose belle finiscono.
Non subito, ma finiscono.
Non riesco ancora a parlarne a voce alta, sapete?
La voce si abbassa e gli occhi pizzicano a quel ricordo.
Per i BTS era l'inizio di una carriera favolosa.
Ma, per me e Taehyung, era l'inizio della fine.
Esattamente passarono due anni e 3 mesi.
Io e Tae ci conoscevamo da 2 anni. 2 favolosissimi anni.
E poi accadde.
Quel giorno di metà settembre.
"Non ci provare!" urlai quando vidi il maggiore stare per tirarmi un cuscino.
"Altrimenti?" scherzò divertito.
"Altrimenti...." dissi per poi iniziare a fargli il solletico.
"JUNGK-HAHAHAHAHAHA NO FERMAT-HAHAHAHAH" rise.
Adoravo la sua fantastica risata. Era cosi contagiosa.
Chissà Taehyung, se hai trovato qualcuno con cui ridere cosi.
Se stai bene.
Se ti manco, in quella casa cosi grande.
"STOP!" urlò ridendo per poi spingermi sul letto e bloccarmi col suo stesso corpo, quindi era a cavalcioni su di me.
Le sue forti e grandi mani bloccavano i miei polsi, per tenermi fermo.
Continuavamo a ridere, guardandoci negli occhi, ma il sorriso scomparve pian piano, mentre però il contatto visivo restava.
"Jungkook..." iniziò a parlare.
"Io non so cosa mi sta succedendo. Davvero, non lo so.... Ma so solo che..." continuò.
"C-che?" lo incitai a parlare mentre guardavo ogni tanto le sue labbra che venivano torturate dai suoi denti.
"Che ho una maledettissima voglia di baciarti." sussurrò avvicinando lentamente il suo volto al mio.
Rimasi spiazzato al sapere che i miei sentimenti erano ricambiati.
Bramavo quelle labbra da così tanto tempo.
E adesso darei qualsiasi cosa per assaggiarle di nuovo.
"Allora fallo. Fallo, ti prego." dissi quasi implorandolo.
Sorrise per poi continuare ad avvicinarsi al mio volto.
Con una mano mi prese la guancia, mentre l'altra era ancora a bloccarmi un polso.
E ci baciammo. Cavolo. Sentii una scossa nel petto, il cuore stava per uscire ed ero tremendamente felice.
Sorridemmo nel bacio.
Era un bacio dolce, che esprimeva tutto l'amore che avevamo l'uno per l'altro.
E quel bacio tanto atteso e tanto dolce, si trasformò in qualcosa di più passionale e bisognoso.
Quella fu la prima volta che baciai Kim Taehyung.
Quella fu la prima volta che feci l'amore con Kim Taehyung.
I mesi passavano sempre più veloci.
Non volevo pensare al futuro, volevo solo stare con Taehyung.
Ma avrei fatto meglio a pensarci.
Non poteva andare tutto rose e fiori.
I mesi d'un tratto si bloccarono, iniziarono a scorrere lentamente.
Un litigio.
Ci credete che non ricordo nemmeno per cos'era?
Urla forti rimbombavano in quella casa.
"MI FAI MALE!" dissi urlando e piangendo.
Non era un dolore fisico. Mi faceva male al cuore.
"VORREI SOLO NON AVERTI MAI INCONTRATO." continuai ad urlare e piangere.
"SAPPI CHE, SE ESCO DA QUELLA PORTA, NON TORNERÒ PIÙ." urlò.
Ah, ho tralasciato il fatto che avevamo iniziato anche a convivere. Ce l'avevamo promesso.
"SPARISCI DALLA MIA VITA TAEHYUNG!" urlai in preda al dolore.
E così fu.
È vero, il dolore ti annebbia la vista.
Che poi, nel litigare ci mettiamo le stesse forze di quando amiamo qualcuno.
Volete sapere perchè si grida contro l'altra persona quando si è arrabbiati?
Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate, i loro cuori si allontanano molto.
Per coprire questa distanza, bisogna gridare per potersi ascoltare.
Quanto più arrabbiati sono, tanto più forte grideranno per potersi ascoltare.
D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate?
Loro non gridano, parlano soavemente, e perché?
Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola.
A volte sono talmente vicini i loro cuori, che neanche parlano, solamente sussurrano.
E quando l'amore è più intenso, non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi.
I loro cuori si intendono.
Quando discutete, non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perchè arriverà il giorno in cui la distanza sarà così tanta che potrebbero non trovare più la strada per tornare.
Quando discutete, non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perchè arriverà il giorno in cui la distanza sarà così tanta che potrebbero non trovare più la strada per tornare.
E questo fu il nostro destino.
Non tornare.
"Vuoi che me ne vada?" parlò.
"Voglio solo essere felice." dissi tra le lacrime e i singhiozzi.
"Io voglio che tu sia felice." disse.
"Mi dispiace che tu non abbia potuto esserlo con me." continuò mentre lacrime uscivano dai suoi occhi.
I singhiozzi acceleravano. Sempre di più.
"Ti amo. E ci ama lascia andare." sussurrò per poi aprire la porta di casa, fermandosi sull'uscio.
Mi guardò un'ultima volta.
Il suo sguardo prima della porta chiusa.
Forse voleva dire "non è troppo tardi."
Avrei tanto voluto rispondergli "resta!".
Avrei tanto voluto baciarlo e magari fare l'amore con lui.
Avrei tanto voluto che restasse.
Perché non è affatto vero che chi ama lascia andare.
Ragazzi, chi ama, resta.

•|God Bless That Book.|• Taekook.Where stories live. Discover now