13. Don't stop

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"E qui è il posto in cui i miei genitori mi hanno creato, mi fermo al generale perché se entro sul dettaglio ti offendi."

Michael alzò gli occhi al cielo, sospirando senza speranze, mentre dava una veloce occhiata alla camera dei genitori di Luke. Aveva capito che più lo rimproverava per il suo modo di parlare, più lui esagerava, perciò si limitava a lamentarsi nella sua testa.

"E la tua stanza?" Domandò Michael. Sapeva che il ragazzino avrebbe sicuramente trovato il modo di fare qualche battutine sporca, ma era davvero incuriosito da lui nonostante avesse sicuramente capito quale fosse il suo hobby principale.

"Uuuh, vuoi passare subito al sodo.." ridacchiò Luke. "Vieni."

Michael seguì Luke fino alla porta centrale del corridoio. Sorrise, quando notò il cartello con scritto "STOP", che sarebbe stato tipicamente adolescenziale se non ci fosse stata una scritta in pennarello.

"Perché Don't Stop?" Domandò curioso il ventenne. Luke arrossì. Di solito nessuno si interessava ai piccoli dettagli.

"Uhm, è una canzone.." mormorò. "Io e Calum l'abbiamo scritta insieme, ne abbiamo scritte un po', in realtà."

Michael allargò il suo sorriso. Pensò che forse, il lato nascosto di Luke sarebbe uscito fuori in qualche modo. Forse la musica era il suo modo. E forse , Luke non era un totale idiota.

Luke aprì la porta della sua stanza, facendo entrare Michael prima di lui. Quest'ultimo si guardò intorno sempre più curioso.

La stanza era adornata da qualsiasi tipo di poster di band rock, punk e metal. Green Day, Blink-182, Kiss, Bring me the horizon, Slipknot, Iron Maiden e tanti, tantissimi altri gruppi. Michael si sentì completamente a suo agio in quella stanza, era come se si fosse portato ciò che aveva a Sydney in casa Hemmings.

Luke osservava attentamente lo sguardo del tinto, aveva estremamente paura di essere giudicato. Di solito sono poche le persone che apprezzano quel genere di musica, soprattuto il metal. Di solito non aveva questo timore, ma Michael era la sua piccola cotta, quindi era un caso particolare.

"Suoni?" Domandò stupidamente quest'ultimo, indicando le due chitarre (una classica e una elettrica) posizionate all'angolo della stanza, affianco alla scrivania piena di vestiti sporchi.

"Già, con Calum. Siamo tipo una -" Luke si interruppe. Non voleva dire a Michael che aveva una band. Era una cosa che avrebbe considerato stupida.

"Tipo una?" Lo incitò a continuare il più grande.

"No, niente." Rispose il biondo, sorridendo nervoso. Spostò un po' di vestiti dalla sedia e la avvicinò al letto. Michael notò solo in quel momento le coperte pesanti di Iron Man.

"Tieni." Disse Luke, passandogli il joystick. "Puoi sederti sulla sedia, so che non ti siederesti mai vicino a me, sul mio letto. E forse faresti anche bene." Continuò, sorridendo maliziosamente mentre si occupava di accendere il monitor.

"Stupido" Rispose Michael. "È un computer o una televisione?" Domandò. "Entrambi." Rispose Luke.

Si sdraiò completamente sul suo letto, con lo sguardo fisso sul monitor. Michael gli lanciò un'occhiata. Stava andando molto meglio di come si aspettasse.

—-

Erano passate tre ore da quando Luke e Michael avevano cominciato a giocare e nessuno dei due sembrava avere l'intenzione di smettere.

"TI AVEVO DETTO DI PASSARMELA, PERCHÉ NON LO HAI FATTO?" Gridò Michael al biondo, che gli fece il dito medio.

"Perché volevo il mio momento di celebrità." Rispose. Michael si alzò dalla sedia, prendendogli la mano in cui faceva il gestaccio e abbassandola.

Inutile dire che il cuore di Luke in quel momento cominciò a scalpitare e probabilmente il criceto che si ostinava a correre nella ruota nel suo cervello si fermò. Luke si sentì stupido ad aver pensato di avere un fottuto animale nella testa, ma Calum glielo diceva così spesso che era diventata un'abitudine.

Abbassò lo sguardo, togliendo velocemente la mano da quella del più grande, che corrugò le sopracciglia chiedendosi cosa avesse il biondo. Luke sapeva che Michael non avrebbe mai provato niente nei suoi confronti e già si sentiva male all'idea che un giorno gli avrebbe spezzato il cuore, fidanzandosi con una ragazza.

"Uhm.. io vado a prendere qualcosa da mangiare di sotto.. ehm.. t-tu.. si."

Luke scappò, uscendo in poco tempo dalla visuale di Michael, che lo guardava confuso e curioso allo stesso tempo. C'erano così tanti comportamenti che non riusciva a capire di quel ragazzo simpatico e apparentemente ninfomane. Per questo, quando si fu assicurato che il biondo non lo avrebbe visto, si alzò, avvicinandosi al monitor.

Ci mise circa un minuto a capire come si facesse ad aprire le foto e i video di Luke. Alzò gli occhi al cielo, guardando sette screenshoot delle suo foto, ma sorrise. Era una cosa carina, che un ragazzino fosse ossessionato da lui. E si, si sentì estremamente stupido ad averlo pensato.

Continuò a vedere le foto presenti tra i documenti del computer del biondo. Voleva trovare delle foto in cui sembrasse tranquillo e si chiedeva se la sua canzone fosse presente in mezzo alle centinaia di file.

È adorabile.. pensò. Fu il primo pensiero che gli venne in mente di fronte alle foto del ragazzino.

 Fu il primo pensiero che gli venne in mente di fronte alle foto del ragazzino

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Ed è incredibilmente bell-

I pensieri di Michael furono interrotti dal rumore di passi provenienti dalle scale in fondo al corridoio. Velocemente, riuscì a chiudere tutti i file aperti. Aveva fatto una cosa sbagliata, ma non gli importava.

"Ok," esordì Luke, aprendo la porta della sua camera con un calcio e richiudendola allo stesso modo. "Ho preso delle patatine, la coca-cola, dei biscotti e dei preservativi."

Michael alzò gli occhi al cielo.

Tanto adorabile, quanto stupido.

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