Capitolo 10

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Ellie - 15 Maggio 1991

Da dieci anni oramai viviamo a Seattle. Penso che non mi abituerò mai, ai tanti ferry boat che ogni giorno passano attraverso lo stretto di Puget. E’ davvero una meraviglia, ammirare quell'orizzonte. Soprattutto nelle giornate di sole. I loro raggi riflettono nell’acqua e si illuminano di una luce così splendente che ti entrano nelle vene; caricando il tuo stesso corpo di energia e vitalità. Se chiudo gli occhi, riesco a sentire quel calore caldo e pieno di luce. Inoltre sul mio viso, il vento che soffia leggero, lascia piccoli brividi sul mio corpo che poi unendosi a quello stesso calore, infine diventa un tutt’uno. Non ho scordato certo da dove provengo, ma qui mi sento a casa. Qui finalmente, sono libera di poter essere me stessa. Mi manca la mia famiglia: le mie sorelle Elsa e Amber, Frank e i miei genitori. Mi manca quei momenti in cui ci si riuniva a tavola ridendo e scherzando.  Oppure i famosi pranzi domenicali, dove la famiglia assieme agli altri parenti, trascorreva assieme momenti che mai più sarebbero tornati. 

Sono una ragazza di campagna, me ne rendo conto. Ma in qualche modo, anche se è la mia casa, il posto dove sono cresciuta per diciotto anni, non lo sento più mio. Quel legame nonostante fosse forte, mi ha spinto a volare qui. Sono fuggita da quella vita. Pensavo che abitando in città, la nuova vita mi avrebbe portato nuove avventure e in effetti è così. Solo che per essere felice non basta cambiare casa. Serve una famiglia da cui poter tornare ogni sera. Charles è la mia famiglia, però vorrei sapere davvero, cosa si prova ad essere madre. Stringere a sé qualcuno di così piccolo e fragile, per poi prendersene cura per il resto della vita, fino alla morte. Io e Charles stiamo cercando in tutti i modi di coronare il nostro sogno. Ci amiamo ogni giorno. Ci impegniamo entrambi, per riuscire ad averne uno. Il problema è solo questo: che alle volte pensare troppo è stressante. Soprattutto nel concepimento. Così ha detto il dottore. Bisogna riuscire a cercare la pace e la serenità in noi e a quel punto il resto vien da sé. So perfettamente che ha ragione in merito, però per loro è così semplice. Non posso stressare Charles ogni santo giorno. Non posso nemmeno, saltare addosso a mio marito, come una gatta in calore. In questo periodo in carrozzeria il lavoro è molto e ogni sera quando torna a casa, fa persino fatica a mangiare. Povero il mio amore. Inoltre, anche io lavorando in fabbrica, non riesco a fare tutto e lui molto affettuosamente e amorevolmente cerca di aiutarmi in casa. So che per lui non è semplice, ma almeno per quel poco che riesce a fare, è la mia vittoria nell’avere un marito meraviglioso al mio fianco. L’unica mia gioia. 

Ormai è sera e ancora non è rientrato. Preparo qualcosa e nell’attesa sfoglio qualche rivista. Adoro gli abiti alla moda. Anche se non posso permettermi molto, cerco sempre gli sconti migliori per riuscire poi a comprargli.

Charles non è del mio stesso parere, potrebbe andare a giro con il solito paio di jeans per due settimane e vivere felice. Ma per noi donne è diverso. A noi piace essere belle, raffinate e all’ultimo grido. Per lo più facciamo tutto questo, solo per noi e per puro piacere femminile. Ma io beh, ho un mio parere. Innanzitutto amo farmi questi piccoli regali quando ne ho l’occasione, soprattutto per Charles. Amo pavoneggiarmi dinanzi a lui, in cerca di approvazione. Amo sedurlo e stuzzicare, quel suo lato maschile e animale; che di rado mi capita di vedere. Comunque in ogni uomo si cela un po’ quel senso grottesco di far sua la propria donna, su questo ne sono sicura. Come dice il detto: “Gli uomini sono tutti uguali. “In effetti è così, ma sorvoliamo. 

Alla fine ho optato, per degli spaghetti al pomodoro. Il piatto preferito di Charles.  Adora la pasta, potrebbe vivere solo di quello: Jeans scoloriti e pasta. Ogni volta che penso o parlo di mio marito mi domando come ancora dopo dieci anni, sia ancora innamorata, incantata e attratta da lui. Tutti in paese mi dicevano che non sarebbe durata e che il matrimonio sarebbe stato doloroso e spinoso. Beh, vecchie zitelle io amo mio marito e lo amerò per sempre. 

In ogni mio ricordo -Versione Estesa Su AmazonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora