Capitolo 4

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Liam era combattuto, avrebbe davvero voluto rimanere lì con Zayn, avrebbe voluto abbracciarlo e farlo dormire sul proprio petto. D'altro canto, però, il suo lato ragionevole gli diceva che forse il corvino non avrebbe voluto farlo dormire lì, forse non si sentiva pronto.
Il maggiore sospirò e si sdraiò sul lato libero del letto dove, per la troppa stanchezza, cadde in un sonno profondo senza rendersene nemmeno conto. Perfetto, non aveva dovuto prendere nessuna decisione.

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Il mattino seguente, il minore abbracciò involontariamente il più grande poggiando la testa sul suo petto, per poi rendersi conto di ciò che stava accadendo e alzarsi di colpo: Liam Payne, un futuro avvocato bello da morire era lì accanto a lui, addormentato nel suo letto.

Il mattino seguente, il minore abbracciò involontariamente il più grande poggiando la testa sul suo petto, per poi rendersi conto di ciò che stava accadendo e alzarsi di colpo: Liam Payne, un futuro avvocato bello da morire era lì accanto a lui, a...

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Zayn ripercorse mentalmente tutti gli avvenimenti della serata precedente, ma l'ultimo ricordo che aveva era di lui abbracciato al moro, mentre guardavano uno stupido film sul divano. Decise di svegliare Liam per chiedere spiegazioni anche se non avrebbe voluto farlo, quel ragazzo era così bello mentre dormiva. Se ne stava lì accanto a Zayn, con i capelli leggermente spettinati e le labbra socchiuse, coperto solo per metà, dato che aveva preferito lasciare il resto delle coperte al minore.
Zayn non poté fare a meno di sorridere, poi accarezzò delicatamente i capelli e la guancia di quel ragazzo stupendo che aveva avuto la fortuna di incontrare.

Liam aprì lentamente gli occhi qualche minuto dopo, sorridendo al tocco delicato del ragazzo al suo fianco. Era la prima volta che dormiva così bene, la presenza del corvino lo rilassava e lo rassicurava, gli era piaciuto farsi cullare dal dolce suono del suo respiro e dal suo profumo la sera precedente.
Quando fu completamente sveglio, si rese conto di dove fosse e sgranò gli occhi, Zayn ridacchiò e disse: "non preoccuparti, ho avuto la stessa reazione" al quale Liam rispose con un "p-posso spiegare, non è come sembra" e Zayn rise ancora di più.
Liam spiegò al minore di come si fosse addormentato tra le sue braccia la sera precedente mentre guardavano la tv e aggiunse che, dopo aver riflettuto sul da farsi, il sonno ebbe la meglio su di lui ed era per quello che ora si trovava nel suo letto. Zayn sorrise all'immagine di sé addormentato tra le braccia di Liam e lo rassicurò dicendo di non preoccuparsi. Inoltre aggiunse che, se non si fosse addormentato, gli avrebbe proposto lui stesso di rimanere a dormire a casa sua, magari non nel suo letto, ma sotto sotto Zayn era più che felice di come fossero andate le cose.

I due ragazzi si alzarono e Liam, per sdebitarsi, preparò la colazione più buona che Zayn avesse mai mangiato, a giudizio del corvino.
Passarono qualche ora insieme, poi Liam dovette correre alla facoltà. Aveva trascurato molto lo studio in quei giorni e doveva rimediare se non voleva fallire gli esami, il padre non glielo avrebbe perdonato facilmente.

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Zayn sospirò, era sdraiato sul divano a guardare un programma di cucina, Liam se n'era andato qualche ora prima e la sua casa sembrava così vuota senza lui e il suo buonumore.
Il minore si preparò per andare al lavoro, ma si ripromise che sarebbe passato a trovare il più grande in biblioteca la sera stessa, gli aveva detto che si sarebbe trovato lì per studiare e Zayn voleva a tutti i costi vederlo.

Le ore passavano e Liam era sommerso dai libri. Si trovava in biblioteca da ore ormai, aveva circa 3 libri aperti dai quali prendeva delle nozioni impossibili da decifrare a detta di Zayn e, di tanto in tanto, si sistemava gli occhiali da vista che portava per studiare.
Il minore entrò in biblioteca qualche minuto dopo e si diresse immediatamente verso il tavolo dove aveva intravisto il moro, aveva bisogno di vederlo più di quanto credesse. "Liam!" Sorrise il minore avvicinandosi e sedendosi accanto a lui. "Ehi Zay, per fortuna sei arrivato, non ne potevo più di tutti questi libri", rispose il più grande. "Sono venuto a salvarti" rise Zayn chiudendo i libri del maggiore, il quale rispose: "Ho un esame settimana prossima, se non lo passo mio padre mi uccide, sono le ultime sessioni prima di entrare ufficialmente a far parte dell'albo." Il più piccolo guardò i libri e poi Liam: "sono sicuro che ce la farai Lee" e arrossì subito dopo, da dove diavolo gli era uscito quel nomignolo? Credeva di aver imparato a gestire il suo linguaggio a 10 anni.
Liam lo notò e sorrise, "va tutto bene Zay, puoi chiamarmi così, mi piace" e il corvino si rilassò leggermente.
"Andiamo a casa mia a mangiare qualcosa, ti va? I miei non ci sono, hanno una cena importante" gli disse Liam, e il più piccolo sorrise annuendo freneticamente, voleva tanto vedere la casa di Liam, ma soprattutto, voleva stare con Liam.

Uscirono dalla biblioteca e insieme andarono a casa del moro, dove Zayn quasi ebbe un mancamento quando il maggiore lo fece entrare, quella casa era enorme.
Il salone era grande probabilmente come il suo intero appartamento, la cucina sembrava quella del ristorante in cui lavorava e Zayn poté giurare di aver intravisto almeno un paio di domestici solo entrando.
Liam sorrise e lo fece accomodare dopo aver acceso il caminetto, nel mentre Zayn accarezzò delicatamente i cani del maggiore, aveva sempre amato gli animali, da piccolo aveva un cane ed era tutto per lui. Liam sorrise e gli chiese: "ti piacciono?" E il più piccolo annuì sorridendo: "amo gli animali, sono gli unici che ci sono sempre per te."
Liam si trovò d'accordo e accarezzò i propri cani, "sono con me sin da quando avevo 15 anni, ci sono sempre stati per me, come la mia gatta." Zayn lo guardò stranito, non aveva visto nessuna gatta entrando, ma era più che convinto che, in quella casa enorme, la gatta avrebbe benissimo potuto avere una stanza tutta per lei.

Successivamente Liam portò qualche tramezzino e si sedette con il corvino, gli sfiorò la mano e fu più che sicuro di aver visto il più piccolo arrossire. Nel mentre Zayn venne percorso da un brivido, da quando una persona gli faceva quell'effetto? Ma soprattutto, da quando si lasciava accarezzare e sfiorare in quel modo senza muovere un muscolo?

Stettero un paio d'ore assieme e Liam cucinò nuovamente per lui, Zayn osservò stupito come quel ragazzo avesse un cuoco e un cameriere a casa propria e, nello stesso istante, a Liam venne un'idea.
"Zayn, perché non vieni a lavorare qui? Il nostro cameriere sarebbe più che felice di avere un po' di aiuto" e il minore quasi si strozzò con la saliva.




















Okay, come promesso sono tornata con un nuovo capitolo, mi sta piacendo molto scrivere questa storia e spero che piaccia anche a voi <3

My way out || ZiamOù les histoires vivent. Découvrez maintenant