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I giorni passarono, i mesi volarono e Taehyung si ritrovò al quinto mese di gravidanza.

Come promesso, Y/n lo aiutò in tutto e per tutto. Perfino ad evitare una visita a sorpresa del re Jeon in persona.
E Jimin e Jin divennero veri e propri amici; forse Jin si comportava un pò troppo da madre, ma Taehyung non potè fare altro che accettare e gioire dell'atteggiamento.

Quei due erano omega scampati; Taehyung avrebbe potuto scommetterci.

Quel giorno, l'omega stava passando il pomeriggio nel giardino fiorito sul retro del palazzo. Era solo: dopotutto i suoi ormai amici avevano anche altro lavoro da sbrigare a corte.

Teneva in mano un piccolo mazzo di rose bianche che aveva raccolto poco tempo prima; il giardino reale era molto ampio e fiorito, non avrebbero notato di certo cinque o sei rose mancanti.
Era tutto così bello nel palazzo che quasi dimenticava della realtà dei fatti di tanto in tanto.

Taehyung si sedette delicatamente sulla panchina vicino alla fontana zampillante, poggiando il mazzo di rose alla sua sinistra.

Successivamente si toccò il grembo, chiudendo gli occhi e lasciandosi andare all'immaginazione.
Immaginava il suo dolce bambino appena nato, con i suoi stessi occhi azzurri e la stessa forza del suo amato, un perfetto miscuglio dei due. Un piccolo sorriso apparve sul volto dell'omega.

All'improvviso I'omega aprí gli occhi scuotendo la testa.

"E se fosse una bambina?? Cosa le farebbe il re?!"
Taehyung non aveva considerato questo aspetto, era visibilmente scosso.
"Calmati Tae, al diavolo il re! Dovrei pensare a come chiamare la mia dolce bambina piuttosto". Con grande determinazione, Taehyung riprese il controllo di se stesso e tornó ad immaginare.
"Forse... Jisoo, come mia madre" propose parlando a se stesso.
"Oppure Rose..." continuò fantasticando, ammirando il giardino pieno di rose che lo circondava.

Mentre l'omega si perdeva nel suo mondo, un improvviso dolore riapparve al suo basso ventre, lo stesso dolore di mesi fa, ma molto più intendo.

"AH-". Taehyung urló per il dolore, ritornando alla realtà.

Con entrambe le mani si toccó il grembo, accasciandosi per terra. Cercava disperatamente di urlare, ma il dolore atroce gli impediva di aprire bocca.

"A-aiut-", disse disperatamente, spinto dalla  forza di volontà e dall'istinto di protezione per il bambino.
Aiutandosi con la mano sinistra, l'omega si alzò a malapena, camminando lentamente e in maniera irregolare verso l'entrata del giardino che collegava al palazzo.
Ad ogni passo faceva sempre più fatica, finché non raggiunse l'entrata, poggiando la mano destra sulla maniglia del portone; ma si accasció ancora una volta per terra...aveva esaurito le sue forze. Delle lacrime sgorgarono dai suoi occhi e finirono sul freddo pavimento. L'omega cercava in tutti i modi di non cadere e di chiedere aiuto, ma perfino le sue ginocchia cedettero al dolore...

Così si stese al suolo prendendo il suo grembo tra le mani, chiuse gli occhi e attese che arrivasse qualcuno.

"Taehyung!" pronunciò il principe appena sopraggiunto sul posto. Accorse e si inginocchiò a terra accanto all'omega.
Taehyung aprì gli occhi a quella dolce melodia che era la voce del suo compagno.

"J-Jung-kook, il bambino..." riferì indicando la sua pancia.

"Dove ti fa male?" chiese preoccupato l'alfa. Strano, non gli era mai importato di nulla, ma adesso sembrava così disperato. "Qui?" chiese ancora quando una mano andò a posarsi sull'addome dell'omega che in risposta sussultò.

Di colpo, il dolore atroce di cui stava soffrendo scomparve e i due amanti si guardarono confusi. Occhi negli occhi. Mentre Jungkook non accennò a togliere la mano dall'ancora piccolo pancione di Taehyung.
Era come se il tempo si fosse fermato in quell'attimo ed esistessero solo loro in quella dimensione temporale.

Ma il momento fu interrotto poco dopo dall'arrivo della levatrice.

"Tae! Che succede?" chiese Y/n quando lo vide a terra e si avvicinò a lui per permettergli di alzarsi dal pavimento.

Non appena si avvicinò, i due amanti si separarono e Jungkook ritornò in piedi facendo un passo indietro.

Y/n sollevò l'omega permettendogli di rimettersi in piedi, anche se ancora molto frastornato.

"Tae?"

La levatrice stava aspettando una risposta e il suo viso si corrugò quando vide Taehyung e il principe stare in piedi l'uno di fronte all'altro e con gli occhi fissi in quelli dell'altro.

"L'ho trovato qui, steso al suolo e...solo" rispose il principe irritato. Stava dando in qualche modo la colpa dell'accaduto alla levatrice?

"I-io...il bambino..." provò a dire l'omega. "Pensavo di morire talmente era forte il dolore, ma poi...poi Jungkook mi ha toccato e tutto...tutto il dolore è sparito..." disse non togliendo gli occhi dal principe.

"È sparito? All'improvviso?" chiese titubante la levatrice. Posò una mano sotto al suo mento e cercò di pensare a cosa fosse dovuto tutto ciò. Non era di certo una cosa comune avere dolori improvvisi che svanivano nel nulla appena il compagno lo toccava...

"Ma certo!" esclamò quando ebbe capito.

L'alfa e l'omega si girarono verso di lei con aria interrogativa.

"Ne avevo solo sentito parlare, non pensavo potesse essere reale" spiegò. "Il bambino vive del vostro amore" affermò, ma i diretti interessati sembrarono ancora più confusi, e con quelle espressioni la invitarono a continuare.

"Il bambino ha bisogno del padre per vivere" sputò fuori senza farli attendere.

...


*angolo autrice*
Scusate l'attesa, ma sul serio, ne vale la pena ;)

Spero che questo capitolo vi abbia in qualche modo stupito e sappiate che il bello deve ancora venire.
Ringrazio ancora voi levatrici che avete accompagnato Taehyung in questi cinque mesi di gravidanza xD

- onlyoukook

Other World ↫ OmegaverseWhere stories live. Discover now