Troubles

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Aaron pov
Alex mi ha chiesto di stupirlo di dimostrargli il mio amore, adesso sono seduto sul bordo del letto e tengo in mano la prenotazione per due persone in una SPA per stasera e domani, è il nostro anniversario il giorno in cui siamo ritornati insieme prima che l'incidente rovinasse tutto.Il giorno più brutto perché Alex si stava lasciando morire e più bello perché finalmente ho capito che è l'uomo della mia vita.
Abbiamo fatto sesso ad ogni occasione ho cercato in mille modi di dimostrargli quanto la amo, ma lui vuole di più. Ho chiesto l'aiuto di Eve e David per organizzare tutto. Stasera con una scusa gli ho chiesto se stasera mi accompagna a comprare un libro vicino la stazione...in realtà prenderemo il treno per portarci a destinazione.Ho deciso che questa è l'ultima possibilità che do a questa storia dopodiché vaffanculo tutti. A giugno darò due esami  da esterno che ho preparato per rientrare all'università, da settembre con l'inizio dei corsi mi trasferisco, sono stanco di portare avanti una relazione così, sono stanco di sentirgli il suo odore addosso, stalvolta deve scegliere lui o me. Accanto alla cassettiera c'è sia il mio trolley che quello di Alex, Vanessa è stata grandiosa e me l'ha fatto trovare pronto con il necessario per star fuori anche qualche giorno in più, non si sa mai.  Spero che tutto vada secondo i piani, un percorso relax di coppia, passeggiata mano nella mano al chiaro di luna, sulla terrazza dell'hotel che ho visto sul sito, cenetta a lume di candela... Naturalmente sarò io la sua cena ho già chiesto a David di sbloccare il morso voglio fare l'amore come facevamo un tempo guardandoci negli occhi e mordendoci a vicenda... Mi sono stancato di aspettare qualcosa che non arriva, mi sono stancato del solo sesso. Mi preparo per andare all'appuntamento controllo il portafogli per assicurarmi di avere abbastanza contanti anche se ho pagato tutto online, prendo i biglietti del treno e verifico sia i miei documenti che quelli di Alex, anche in questo caso Vanessa ha fatto la sua parte, carico i bagagli in auto e mi dirigo come concordato alla stazione sono le 19.30 Alex è in ritardo di un quarto d'ora... Spero che arrivi in tempo gli ho detto che la libreria di sabato chiude alle 20.30 in modo da essere certi di non perdere il treno. Sento bussare al finestrino e sorrido a trentadue denti pensando che sia lui invece è Steve che tiene in mano due bicchieri fumanti la mia bocca si chiude i un sorriso di cortesia."CHE CAZZO VUOLE ADESSO" Faccio scattare la sicura in modo che possa entrare in macchina, anche s'è primavera le sere sono ancora fresche . - Ciao, come mai da queste parti?- dico con fredda gentilezza - Niente ero al bar qui di fronte e ho visto che eri fermo da un po' così ho pensato che ti avrebbe fatto piacere bere qualcosa di caldo-
Ma checcariiiino! Viscido!
mi sorride porgendomi un bicchiere d'asporto colmo di cioccolata calda.Lo guardo e mi rendo conto che è l'ombra del ragazzo che era un tempo, è magro e terribilmente trascurato - grazie- accetto perché mi fa un po' pena e anche perché effettivamente ho bisogno di scaldarmi, forse avrei dovuto indossare qualcosa di più pesante.
- aspetti qualcuno?  - mi chiede gli trema leggermente la mano, sembra nervoso- Sai già chi Steve - Stive guarda fuori dal l'abitacolo preoccupato e inizia a parlare con nostalgia del passato di quando eravamo ragazzi mentre io continuo a sorseggiare la bevanda senza in realtà ascoltarlo
MA QUANDO SE NE VA?
In testa ho solo Alex. Provo a fingere interesse per ciò che dice ma non riesco seguire bene il discorso, provo a concentrarmi, le sue parole sono distorte e confuse, anche la vista fa brutti scherzi provo a metterlo a fuoco ma prima vedo uno Steve, poi due, poi di nuovo uno, sbatto le palpebre più volte e scuoto la testa. Sento la bocca secca non riesco a deglutire né a parlare ma dalla mia bocca esce un filo di bava senza che io riesca a controllarlo...  delle risate fanno eco nella mia testa, sono lucido ma tutti i miei sensi sono impazziti, prende il mio cellulare dalla giacca il bip bip dei tasti mi stanno facendo impazzire sento tutto amplificato che rimbomba nelle orecchie, m'illudo che stia chiedendo aiuto. Boccheggio in cerca d'aria porto istintivamente le mani al collo annaspando.....
Scandisce lentamente delle parole in modo io possa capire, penso che abbia detto
"VA ALL'INFERNO"
sbatto velocemente un'ultima volta le palpebre... Poi il buio.

Ancora tu nella testaWhere stories live. Discover now