CAPITOLO 136 - PAROLE MUTE...

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POV'S ANGEL
"E può un piccolo esserino darti nuovamente la felicità...
Può guardarti e senza fare nulla sorriderti come se fossi giusta...
Può toccati con gli occhi a farti una carezza al cuore..."
Prima e stato il momento più imbarazzante davvero.
E adesso sto aiutando Rachel che a quanto pare ha squadrato plbrne la situazione fra me e mister perfezione.
Si, perché lui è perfetto anche con i capelli in disordine e la vista coperta da due manine piccole e delicate.
Questa ragazza adesso che so che non guarda mister perfezione in altri modi non mi sta sulle ovaie.
E divertente e io e Sam la stiamo aiutando scoprendo che quel piccolo esserino ha una forma di autismo.
Mi sono fatta piccola dentro quando ha guardato il suo bambino e per un' attimo mi sono sentita morire.
Però lei è fortunata...dopo tutto e qui...ha il suo bambino e anche se ferita sorride e il suo bambino marcia il territorio.
Primo stavo quasi per sorridere quando e salito in braccio alla madre prendendo il volto della mamma e facendo la linguaccia ai ragazzi.
E sveglio ma più di tutto ama sua madre come farebbe un uomo.
"Ed è in questi momento che mi domando cosa sarebbe successo se anche io avessi reagito diversamente..."
Forse non sarei qui ma se avessi reagito con la mente e non von il cuore oggi avrei chi dovrei avere e eliminerei che non devo e non voglio nella mia vita.
Invece non è cosi e a ogni scelta la sua conseguenza.
Più guardo questo bambino tra le braccia di mister perfezione e più mi assalgono tante domande.
Dov'è il padre? Perché li ha abbandonati?
Io al posto del padre, se li ha abbandonati, mi impiccherei.
"Perché un figlio e un pezzo di te che può toccare e amare...
E non importa se sbaglierà e ti farà preoccupare perché è la cosa più bella..."
Ed è bello guardare mister perfezione mentre si sa far amare dai bambini.
Perché in un uomo non guardi solo la bellezza ma anche altro e io lo sto facendo.
Anzi mi sto proiettando dove non c'è realtà.
Eppure mi accontento perché li non ci sono regole.
Li c'è solo una persona che comanda e giudica e quella siamo noi stessi.
E bello vederlo parlare con la lingua dei segni ma mi sento una deficiente a guardarli come una maniaca.
E mi piace, mi piace come lo stringe e lo guarda.
Ha una delicatezza in ogni cosa che fa che d capace di ammaliare tutti.
Solo ora comprendo quando sua d'oro dentro e fuori.
Pochi ragazzi oggi sanno ancora rispettare e portare rispetto anche quando non devono.
E lui è uno di quelli che non hai bisogno di rincorrersi perché non fanno gli stronzi.
Ciò che mi piace di lui e che quando indossa qualcosa lo fa sua con classe che con compostezza.
Non c'è mai stato segno di arroganza nei suoi movimenti o di gesti pieni di avidità.
Anzi ha messo al primo posto la vita di tutti senza preoccupazione per la propria.
Ed è l'uomo, oltre più bello che abbia mai visto, più ambito dalle donne.
Se ci fossero più uomini così tanti motrimoni falliti e divorzi dietro l'angolo non ci sarebbero.
E forse questo che mi affascina di lui o i suoi movimenti fatti sempre e solo se su richiesta della persona che gli è a fianco.
Sam:<<Perché non li raggiungi?>>la guardo scuotendo la testa poco d'accordo con la sua idea.
So che ha capito cosa provo e ora non ci provo nemmeno più a fingere ma ammettere che provo più di quanto vorrei e difficile.
Non sono mai stata emotiva ed espansiva con le parole.
E se lo ammetto con me stessa e già un grande passo.
Io:<<Meglio non disturbare>> li guardo sedendomi sullo sgabello e penso che questa scena sarebbe bella davvero ma in un'altro modo.
Forse nella mia mente la realtà che voglio non ci sarà mai ma sarebbe bello...davvero.
Sam:<<Angel...vai>> scuoto la testa ancora una volta bevendo una tazza di caffè.
Tra un pò e ora di pranzo e mentre tutti disfano le loro valige, già fatta come cosa per me, bevo una tazza di caffè.
Rachel e brava in cucina ma mister perfezione ha delle mani che sanno piatti d'oro.
Ricordo ancora i dolci, i piatti, le bevande.
Se chiudessi gli occhi adesso potrei risentire il gusto della cioccolata calda che adesso ci vorrebbe proprio.
Anzi ci vorrebbe stasera davanti a quel grande e bel camino.
Lo stesso dove adesso mister perfezionare e esserino si stanno coccolando.
Già mi stanno facendo perdere la testa e la poca lucidità che mi rimane in sua presenza con il suo profumo che ha riempito questa stanza.
Sono una scena troppo bella per essere vera e la mia mente non riesce a concepire dove fosse tanta bellezza in tutuo questo tempo.
Io:<<Lasciali stare da soli...e il loro momento>>mi guarda mentre continuo a guardarli ricevendo qualche sguardo da mister perfezione come se si assicurasse che io sia qui.
Sam:<<Sono bellissimi insieme>> lascio un'occhiata a Rachel che si siede con noi sospirando.
Rachel:<<Se mi ruba di nuovo il mio bambino lo ammazzo questa volta>> la guardiamo mentre li indica ovvia e con occhi e faccia da rassegnata.
Rachel:<<Il mio bambino si vende per un gorilla...assurdo>> li guarda mentre Sam cerca di trattenersi da ridere per la faccia esasperata di Rachel.
Ammetto che comprendo un pò il suo disappunto ma sono davvero una scena troppo adorabile, come dice Sam, e il sorriso di quell'esserino e una gioia per i miei occhi e il mio cuore.
Rachel:<<Chris non rubarmi il piccolo lo sai>> lo guarda avvertendo mentre annuisce.
Quest'ultimo sbuffa alzando gli occhi al cielo ricevendo una risata da sam e dal piccolo che lo guarda prendendo i suoi capelli e scompigliandoli.
Lo prende in braccio facendolo volare mentre l'esserino di agita muovendo gambe e braccia con il sorriso e la felicità sul volto che rende felice anche sua madre.
All'inizio ho avuto paura di Rachel perché è davvero una bella donna.
E non consapevole che fossero solo molto legati, quando li ho visti abbracciarsi, ho avuto un'impeto di rabbia e paura.
E poi mi sono sentita impotente come se stessi perdendo tutto senza avere niente.
"Forse avevo paura di perdere quella piccola speranza verso me stessa..."
Perché adesso che non mento più a me stessa su ciò che sento mi spaventa perdere quel poco di fiducia che ho riacquistato in me.
Forse è lui con i suoi sguardi e la sua presenza.
Rachel:<<Gorilla...devi aggiustati il motore della macchina...>>la guarda ovvio mentre penso che sia bello anche se non ride e nella sue espressioni c'è un pizzico di dolore e sofferenza.
E mi fa strano pensarla cosa, ma quello che provo e lievemente inevitabile.
Quando inizi ad accettare quella determinata cosa dopo non puoi più pensare diversamente o tornare indietro.
E se delle volte sono indecisa e proprio perché so che a certe azioni e pensieri non c'è più modo di tornare indietro.
Rachel:<<Non ti azzardare a guardarmi così...e la macchina che mi odia>>incrocia le braccia corriciando il volto mentre mister perfezione la guarda.
Christopher:<<Beh allora non è l'unica>> la guarda mentre Rachel gli fa la linguaccia.
Sembrano quasi fratelli più che amici e questa cosa è bella.
Meglio un rapporto come fratelli che un rapporto come altro.
Dio...non voglio nemmeno pensarci oppure mi verrà un'infarto.
Christopher:<<Hai poi risolto quel problema>> la guarda indagatorio mentre quella sua espressione da incuriosito mi fa pensare che sia bello sempre.
"Si, perché lui è bello nella gioa e nel dolore...
Si, perché lui è bello in salute e malattia...
Si, perché lui è bello in ricchezza e povertà..."
Sospiro bevendo questo caffè che oggi mi sembra più buono o forse è la sua presenza a farmi sentire bene e con se quello che faccio e mangio.
Mi guarda mentre ingoio questo sorsi di caffè che sembra troppo grande adesso.
O forse sono i suoi occhi che guardano i miei a farmi affogare nel vero senso della parola.
Vorrei solo poter vedere il suo vero colore perché è bello.
E bello da far impazzire d queste lenti a contatto che usa svalorizzano i suoi veri occhi che sono troppo belli per essere nascosti.
Rachel:<<Non preoccuparti gorilla>> la guarda insistentemente forse infastidito dal fatto che lo chiami gorilla.
Ammetto che il modo in qui lo dice Rachel e divertente ma comprendo che sostituirlo con il nome può essere odioso.
Molte volte lo fa anche Sam ma dopo un mio sguardo la finisce comprendendo che non sono più disposta a giocare.
"Perché c'è un tempo per ogni cosa tranne per tornare indietro e rimediare..."
Quello forse è l'unico tempo non ancora inventato.
Anzi è quello inesistente che io desidero.
Eppure adesso sto bene, si sto bene con loro, e i suoi occhi che mi cercano facendomi leggere la paura di potermi perdere di vista mi fa piacere.
Nessuno si è mai preoccupato realmente di sapere dove sono e con chi sono.
O di farmi leggere la preoccupazione nei suoi occhi per paura che io non possa essere più lì.
Lo guardo mentre impallidosce notevolmente.
Mi alzo di scatto seguita dagli altri mentre lo guardi poggiare il bambino a terra e sorregerdi alla parete.
Rachel:<<CHRIS!!!>> mi avvicinò correndo per sorregerlo mentre le sue gambe e mani tremano e il suo corpo e troppo pallido e della sua pelle olivastra non c'è più traccia.
Lo sorrego mentre si aggrappa e mi guarda.
"Non farlo...non voglio che pensi che ti dia brutto in questo momento ho solo paura di perderti..."
Mi stringe mentre Sam mi aiuta e Rachel e andata a chiamare i ragazzi.
E molto grande e credo che ci vorranno i ragazzi per metterlo sul divano.
Non mi piace vederlo così pallido e con gli occhi impauriti, persi, mentre mi stringe e sento il tremare del suo corpo.
"Ti prego dio...aiutalo...anche se non lo merito aiutalo ti prego..."
Ho un grande nodo alla gola e più mi stringe e più leggo la paura di chiudere gli occhi.
E anche io ho paura, non bogli che chiusa gli occhi, potrei morire se adesso lo vedessi riverso a terra.
Io:<<Sorregiti a me>> lo aiuto mentre con una mano si aggrappa al muro. Forse questa parole racchiudono molto più di quanto voglia dire davvero.
Mi guarda mentre il suo respiro è affannato e i suoi capelli sono impregnati del suo stesso sudore.
Jackson e Stuart mi aiutano a farlo stendere mentre continua a tremare e a stringermi.
C'è una paura nei suoi occhi che mi inchioda e che mi terrorizza.
Non ho mai visto paura più grande e ora so cosa significa provare qualcosa di così forte per un'altra persona.
"Ora lo so davvero..."
Jackson:<<Dobbiamo portarlo in ospedale>> lo guardo mentre scuote lievemente la testa.
Io:<<Chiamiamo un medico e meglio>> mi guarda e io non so cosa leggervi dentro.
Ho solo paura e non voglio lasciarlo perché voglio sentire le sue mani con disperazione stringermi.
Le sue mani che ora tremano e stringono la mia mano mi fanno sentire un'ascensore nello stomaco.
Rachel:<<Chiamo il dottor Zach>> annuisco mentre i suoi occhi mi inchiodano a non andarmene da dove sono.
E non mi importa se dopo le ginocchia mi faranno cosi male da scricchiolare per ora la mia priorità è che lui stia bene.
Jackson:<<Portiamolo in camera allora>> annuisco mentre non trovo parole e lo guardo immerso nelle sue paure e in ciò che sta succedendo adesso.
Sam:<<Mi occupo io del piccolo>> mi è bastato guardarla solo un'attimo per darle capire tutto.
Lo alziamo cautamente e con difficoltà, per le scale, lo stendiamo.
Mi siedo mentre stringe la mia mano quasi impaurito che me ne vada.
E non lo farei mai...non ora, non adesso, non dopo e non domani.
Non me ne andrei mai se questo servisse a farlo stare bene.
Era tremando per il freddo e minuto dopo minuto la sua pelle e come il colite di questo lenzuolo...bianco.
Un bianco così luminoso da far paura e io ora ho paura.
Non voglio che gli succeda qualcosa perché non me lo perdonerei.
No, non lo farei e questa volta la mia rabbia la scaglierei su quel piccolo bastardo viziato.
I capelli gli ricadono sulla fronte impregnata di sudore e istintivamente gli sposto i capelli che gli coprono la vista mentre sospira.
E stato istintivo e quel lieve sfiorare si capelli dono sicura abbia fatto bene ad antrambi.
"Certi gesti sono dentro di noi...e io oggi non ho potuto evitare di compiere questo gesto..."
Io:<<Arriverà il dottore a breve ok?>> annuisce flebilmente mentre abbassa lentamente gli occhi sfinito.
Io:<<Continua a guardarmi>>non voglio chiuda gli occhi perché ho una paura, una fottutta paura, che mi sta uccidendo dentro.
Li riapre di scatto sentendo la mia voce mentre entra Rachel annuendo.
E arrivato e io non vorrei andarmene ma il dottore è in camera e la sua mano mi stringe.
I suoi occhi sono quelli di un bambino impaurito.
Io:<<Sarò fuori alla porta...te lo prometto...non mi muovo da lì>>mi allontanò mentre mi guarda allentando la presa fino a farmi sentire le sue dita sfiorare le mie che si allontanano.
Lo guardo mentre mi segue uscire fuori.
Sospiro guardando Sam e appoggiandomi al muori mi lascio sprofondare nella paura.
Stringo le mie gambe mente di siede lasciandosi sprofondare come da anche Rachel.
Mentre ha tra le braccia il piccolo che è in silenzio e guarda la porta e me.
"Sei sveglio...e non vorrei che tu legga il mio dolore...perché tu puoi farlo e so che non lo dimenticherai..."
Porto la testa sulle gambe mentre sospiro pensando che lui è lì e forse ha bisogno di qualcuno che lo tranquillizzi.
Guardo il piccolo camminare traballante verso di me.
Quante cose sono accadute oggi e mi domando come sia possibile.
Anzi mi domando perché la normalità vi sia così negata.
Rachel:<<il dottore e bravo ed è un vecchio amico dei ragazzi>>annuisce quasi traumatizzata mentre mi guarda come se si asoettase che le fica qualcosa ma ciò che mi viene da fare è prendere questo piccolo esserino in braccio e stringerlo.
Ed è bella questa sensazione ma ho voluto io soffrire così.
Avrei dovuto fare di più e invece mi sono distrutta da solo.
Le sue piccole mani giocano con le mie dita mentre lo guardo d penso che il suo dono più grande d comprendere quando una persona a bisogno di aiuto.
E lui aiuta tanto le persone e lo fa senza chiedere nulla se non delle attenzioni.
Sam e in religioso silenzio di fianco a me mentre Rachel e di fronte a me che guarda il suo bambino sorridendo lievemente.
Sam:<<Forse ha avuto solo un piccolo calo di pressione>> mi guarda mentre continuo a guardare questo bambino che mi stringe con il suo piccolo corpicino che cerca delle braccia forti che adesso sono pallide e prive di forza.
I ragazzi sono giù che aspettano mentre Jake e in fondo al corridoio che guarda come me e le ragazze questa porta bianca.
Accarezzo con mani tremanti la piccola guancia mentre pendo che la sua bellezza sia disarmante.
Farà di sicuro strage di cuori quando sarà grande.
Ma lui combatterà e troverà l'anima gemella che lo completa e che lo fa stare bene.
Quello che gli darà venire i brividi, i capogiri e le farfalle nello stomaco.
La troverà e ogni giorno gli regalerà uno dei suoi sorrisi.
Uno di quelli che scalda e ti fa scattare un senso di giusto in ciò che hai fatto dopo tutto.
Perché è questo che una persona dovrebbe provare.
Perché quando provi un sentimento così forte e vero non vi dovrebbero essere ostacoli che tu non sappia superare.
E di sicuro il più delle volte avrà paura ma bastera guardare la sua anima gemella e tutto scomparirà.
"E tra tante persone il suo profumo sarà la tua bussola...
E tra tante paura il suo modo di fare sarà la tua forza...
E tra tanto dolore le sue braccia saranno la tua piccola capanna..."
Mi guarda per poi abbracciarmi la testa visto che sono seduta.
Porto le mani alla sua schiena mentre sento le due mani cercare di accarezzarti la testa ma sento solo le due piccole dita farmi il solletico.
E ancora piccolo ma in questi gesti lui sa darti la sua forza.
"Quando si e piccoli si ha tanta di quella forza da dare coraggio a tutti...
Ma quando si è grandi tutto svanisce...fino a cancellarsi definitivamente..."
Sento il suo piccolo cuore battere quasi impazzito mentre mi guarda e poi guarda la porta bianca.
Non mi sono mai piaciute le porte bianche per tanta ragioni e tra una di queste adesso aggiungo anche questa.
C'è motivo ogni volta per odiare qualcosa o tutto è io me le elenco continuamemte quando me le ritrovo d'avanti.
Lo faccio ogni giorno perché in findo mi piace vivere di rabbia.
Mi piace pensare che questo mi permette di non provare nulla.
Eppoi invece quando mi ritrovo in queste circostanze vorrei invece sorridere ma non ci riesco.
Forse poi tutto diventa abbitudine ma non mi piace.
Nulla mi piace adesso se non la sensazione che questo bambino sta cercando di darmi.
Il suo affetto e le sue piccole braccia che adesso cercano di abbracciarmi mi fanno bene.
Ma il dolore che sento dentro e la rabbia verso me stessa e grande.
"Il dolore e così grande da uccidermi dentro..."
Mi hanno ripetuto cosi tante volte così tante regole.
Mi sono imposta così tante regole da mantenere.
E ora sono diventata io un nodo in procinto di soffocare se stessa.
"Ma cosa posso farci se ora l'attesa è il dolore più grande e donami sarà guardarsi allo specchio...?"

"Mi ricordo ancora quanto sarebbe bello sognare...
Mi ricordo ancora quando mi guardavi senza dire nulla...
Mi ricordo ancora che ricordare e segno di esistenza..."

Angel of death.

Angolo autrice
Ecco il capitolo 😜
Angel oggi ha affrontato tante cose ma Christopher come starà?😖😓😨😔
E anche vero che questo le ha permesso di capire qualcosa in sé😞😶
Se il capitolo vi e piaciuto lasciate una stellina e commentate😝

PEZZI DEL NOSTRO BUIO 1Where stories live. Discover now