CAPITOLO 153 - SQUARCIO

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POV'S CHRISTOPHER
"La vita è come una tela...c'è chi la riempie e la rende bella e chi come me se la ritrova con un grande squarcio..."
Mi guarda con il suo ghigno e io sono stanco non so più nemmeno se sono vivo o morto.
Jordan:<<Ma...vedi per mio capriccio ti dirò come ho fatto a manovrare tutti>> prende il bicchiere di whisky svoglistamente mentre lo guardo.
Mi indica il bicchiere come a volermene offrire un pò ma rimango a guadarlo con disprezzo.
Mi fa schifo sapere che ha saputo fingere bene come un deficiente quando lui è uno stronzo di prima categoria.
Jordan:<<Con te e stato molto più semplice di quanto mi aspettassi>> sospira sorridendo felice di se stesso già assagiando il gusto della vittoria.
Ma ha ragione...lui ha vinto, anche se in modo sporco, lui ha avuto il coraggio di eliminare ciò che gli stava tra le palle.
Continuo però dopo tutto a non comprendere perché mi odi tanto.
E come se nelle due parole volesse farmi capire qualcosa.
E anche quel modo in qui aggiunge sempre qualcuno al suo piano mi fa capire che non è dopo e un pensiero mi assale.
Jordan:<<Peccato...hai deluso di molto le mie aspettative...mi hanno detto che sei un tipo determinato su ciò che vuoi>> fa una faccia delusa mentre lo guardo contraendo la mascella guardandolo stanco.
Vuole farmi perdere la pazzienza e ci sta riuscendo.
Ma ancora una volta usa il plurare quando invece dovrebbe sottolineare te stesso e le sue aspettative.
Qualcosa piano piano sta cambiando e ho paura.
Jordan:<<...o forse la puttanella non è abbastanza per te>> mi riscuoto dai miei pensieri avvicinandomi di poco mentre sistema la posto per farmela vedere ma non me ne frega un cazzo di occhi grigi non deve proprio azzardarsi a dire nulla o lo uccido.
Io:<<Azzardati a parlare di lei così ancora una volta...e capovolgo la situazione davvero>> alzo il dito mentre contrae la mascella ridendo.
Stringe gli occhi guardandomi finalmente vittorioso.
"Ma che vittoria c'è se alla fine te ne vai con le mani sporche..."
Jordan:<<Ma eccolo qui!>> alza le braccia con uno strano luccichio che gli passa per gli occhi.
C'è un luccichio di follia nei suoi occhi che ritorna con abbondante cattiveria.
E come se si riposare e poi ritorna in carica.
Forse non è la fruga a farlo parlare ma la rabbia verso il genere umano.
Anche se lo insulti adesso e troppo accecato da se stesso.
Jordan:<<Allora ti ci vuole la biondina per farti parlare>> digrigno i denti chiudendo gli occhi mentre sento la sua risata.
Mi domando perché stia perdendo ancora tanto tempo.
Mi domando se abbia ancora qualche altro asso nella manica e stia aspettando il momento giusto per usarlo.
Io:<<Se devi dire solo stronzate meglio finirla qui>> lo guardo mentre sospira stanco anche lui mentre prende il telefono.
Non so cosa stia facendo ma non credo qualcosa di giusto.
Dal modo in qui ghigna e scrive non so cosa pensare.
Mi guarda sorridendo divertito come se avesse fatto qualcosa di divertente alle mie sialle...come se non l'avesse già fatto.
Jordan:<<Si, meglio finirla qui no?
In fondo lo zuccherino non ti amerà mai non è cosi?
Lei è come me...e tu lo sai e per questo che vuoi che stia tra le braccia di un'altro o è perché sai che la renderai solo infelice?>> inclina la testa interessato mentre incrocia le braccia rusedendisi svogliatamente.
E mi chiedo come si sente adesso ad avere il cortello dalla parte del manico e a mostrarmelo.
Io:<<Smettila>> stringo i pugni e penso di aver fatto la stronzata più grande della mia vita.
"Vivere...
Essere nato e il mio peccato più grande che dopo si è susseguito agli altri..."
Eppure continuo a chiedermi perché clsi ostini a combattere.
Potrebbe mollare ma non lo fa anche se la sua vita è priva di amore e bene.
Jordan:<<Non ti facevo così...innamorato>> c'è una forma di fastidio e rabbia nella sua voce che alimenta semplicemente il suo odio verso me.
Io:<<Già...io sono innamorato ma tu che ne sai?
Nessuno ti amerà mai per il tuo modo di essere e questo lo sai anche tu e per questo che tutti ti odiano e ti abbandonano>> mi guarda serio togliendosi quel ghigno e provo un pò di soddisfazioni.
Provo un senso di forte che mi spinge a continuare e ad avere per un pò il potere.
Io:<<Sei un codardo che rovina la vita delle persone perché sei infelice quanto me.
E per questo che hai rovinato la mia vita...perché vuoi sentirti potente e meno infelice...perché nessuno dei due ha una vita e tu lo sai>> stringe gli occhi a fessure ritornando a fare comparire un ghigno sul suo volto e spero che scompaia al più presto.
Non sto odiando lui in sé ma il suo volto da cazzo.
Sto odiando quell'aria di vittoria e quei occhi che sanno di aver già vinto.
Jordan:<<Hai ragione io sono un vigliacco ma non mi sono mai sporcato le mani...tu si Christopher...o sbaglio ancora una volta?>> di avvicina girando i intorno mentre in lontananza, in un angolo, intravedo il maggiordomo che scuote la testa.
Forse non la scuote per me ma per il suo padre e che non credo sopporti.
Chi sa come lo trattano anche se non credo bene.
Io:<<Falla finita e premi il grilletto>> sto provando a persuaderlo e a fargli capire in senso inverso.
Ci sto provando ma se la mia morte è scritta oggi lui avrà ciò che ha tanto desiderato.
Jordan:<<Sai volevo spararti quando sarebbe venuta la tua biondina ma ho poco tempo...quindi...>> alza la pistola mentre lo guardo ma non spara ancora.
Lui vuole che risponda, vuole essere provocato, e in un impeto di rabbia vuole premere il grilletto per sentirsi meno in colpa.
Io:<<Lei senza me e te fra i piedi sarà felice>> annuisco mentre mi guarda annuendo serio.
Adesso non c'è traccia di divertimento sul suo volto.
Inclina la testa riabbasando la pistola e sospiro frustrato.
Sono stanco ho perso la cognizione del tempo e questa chiacchierata con lui vale come conoscenza per tutti i mesi di odio...me lo sento.
Jordan:<<Su questo hai ragione...ma sai il problema non siamo noi...il problema è qualcuno di molto potente che è arrabbiato con te...devi averglielo fatta grossa>> nella mia vita ne ho conosciute di persone potenti...eppure ho la sensazione che sia qualcuno che conosco molto in fondo.
Stringo gli occhi a fessure mentre lo guardo con la mia solita serietà e freddezza.
Io:<<...sono stanco...spara...>> continuo a dirgli che sono stanco e lui continua a ridere.
Continua a starci bene nel mio dolore in attesa di scomparire in uno sparo.
Ho aspettato questo giorno da tanto ma c'è una paura di rimanere solo dolore che quasi mi fa barcollante e vedere alla paura ma mi freno.
Mi freno al pensiero che lei un giorno possa avere una vita felice.
Perché voglio la felicità per lei e le persone che la circondano.
Jordan:<<Mi stai rendendo tutto così facile ancora una volta>> anche lui continua a ripetermi ciò ma non comprendo il perché.
Entrambi in questa frase chiediamo qualcosa che a me è a lui sfugge.
Io:<<Fallo...sai anche tu che loro verranno>> sto cercando o di mettergli fretta ma anche lui come me ha calcolato tutto e sa come andrà a fanire.
Il punto e che se scatta qualche secondo in più la sua vita può trovarsi come la mia.
"Distrutta..."
Jordan:<<Che peccato...ma ti dirò...>> fa finta di essere triste e io sospiro stanco e frustrato mentre l'uomo nell'angolo continua a scuotere la testa come se stesse vedendo un incubo davanti a sé e io lo comprendo.
Jordan:<<Dici di amare la biondina e ti fai sparare da me con tanta facilità...come è strana la vita vero?>> riporto lo sguardo su di lui che ingerisce una pasticca.
Mi sorride come se stese mostrando qualcosa che non potrò mai avere.
Jordan:<<Arrivo io e in un'attimo ti porto via tutto>> annuisce a se stesso fiero e credo che abbia ragione.
Un colpo di pistola e mi porterà via tutto con me compreso.
Ma questa volta ne ne andrei consapevole di aver fatto un'azione giusta.
Perché per amore sono disposto a rinunciare alla mia vita.
Io:<<Non avere paura di sparare...sapevo anch'io che questo giorno sarebbe arrivato...continuo a non comprendere però perché tanto odio verso me...mi rimarrai con questa domanda per l'eternità?>> mi guarda fiero mentre io non comprendo tanta cattiveria e coglionaggine.
Non comprendo perché non cercare di farsi amare che drogarsi.
Avrebbe bisogno di curarsi in una clinica.
Jordan:<<Oh...ma io voglio semplicemente i quattrini che mi hanno promesso se ti faccio fuori...sai pagano bene e io potrò fare la bella vita>> lo guardo come se adesso non la facesse ma dal modo in qui mi guarda mi fa comprendere che non è oro tutto ciò che luccica.
Ed è vero...ognuno all'apparenza regala impressioni diverse.
E lui come me ne ha regalate tante senza fermarsi.
Io:<<Beh...buona fortuna>> lo guardo come a fargli capire che ne servirà tanta per l'impresa che deve compiere.
Scappare da qui dopo quello che farà non sarà per nulla facile, anzi sarà impossibile.
Jordan:<<Questo giorno grazie a te anche l'inferno diventerà di ghiaccio>> mi irrigidisce ricordando molto bene chi è.
Sto avendo la conferma che nemmeno la morte lo ha fermato dal tornare per vendicarsi.
Ma mi domando come può farmi questo dopo ciò che mi ha tolto.
Il male che mi ha fatto mi ha perseguitato ogni giorno.
Ma non è abbastanza e ora comprendo il comportamento di Jordan che ora mi sorride sadico, com'è, in volto.
Jordan:<<Ah...e per rispondere alla tua domanda...ti basterà solo sapere che...e solo l'inizio>> ghigna mentre rialza la pistola senza esitazioni.
In tutto questo tempo ha cercato di farmi comprendere con chi stessi davvero avendo a che fare.
E ora che lo guardo lo sguardo cattivo lo rappresenta ma Jordan non sarà mai come chi ha iniziato davvero il tutto.
Io:<<Fallo...>> non ho più parole perché la mia mente sta incominciando a comprendere e io sto attaccando tutto i pezzi di un puzzle fatto di tanti piccoli pezzi.
Jordan e stata una pedina e invece crede di essere un tassello importante ma non sa che anche lui verrà ucciso dopo che avrà portato tutto a termine.
Perché è così che finirà e forse morirà nel peggior modo.
Jordan:<<Ho mandato un messaggio a tutti i tuoi amici...e quando saranno vicino ai gradini per vederti a terra...io sarò già fuggito>> mi guarda vittorioso mentre penso che questa vittoria non sarà mai tale.
Lui non ha vinto nulla se non un posto vicino al diavolo.
Io:<<Almeno non darai più fastidio>> lo guardo mentre ringhia come se avesse sentito già questa frase.
Chi sa quante volte lo avranno fatto sentire uno sbaglio.
Anche con me e successo ma non per questo sono diventato come lui.
Per quanto dolore abbia ricevuto non ho mai voluto farne.
Perché so che non mi sarei sentiti meglio.
Jordan:<<Nemmeno tu...non hai fatto altro che crearmi problemi da quando sei arrivati a New York>> ghigna rabbioso come se questa frase avesse fatto scattare qualcosa in lui.
"Sono le frasi più impensabile e banali a ricordare che cosa eravamo un tempo..."
E Jordan oggi prima di morire mi ha fatto un grande insegnamento.
Io:<<Sei tu che mi vuoi morto non io>> lo guardo sentendomi stranamente calmo tanto da farlo smettere di ghignare e guardarmi con pura rabbia senza più veli.
Adesso i ruoli si sono invertiti e io mi rendo conto di quanto sia debole.
Jordan:<<Smettila di rimanere così calmo...mi urta...la falsa del ragazzo buono e gentile può finire CHRISTOPHER>> calca il mio nome con disprezzo e mi domando quante volte lo abbia sentito pronuncia.
Quante volte lo abbiano fatto sentire il nulla.
Ma anche per lui, se strano, c'è un'anima gemella.
E se dio lo perdonerà sarà perché la rabbia detta i cechi e lui è solo un ragazzo troppo accecato dalla rabbia di un genitore non presente forse per lavoro.
Io:<<Sono ciò che vedi>> allargo le braccia mentre contrae la mascella.
"Sono un mostro che oggi è forgiato dai suoi stessi dolori passati..."
Jordan:<<Un mostro...dall'aspetto normale ma appena qualcuno prova a capirti tu scappi e ti ritrovi qui>> rimango in silenzio mentre stringe saldamente la pistola.
Scuote la testa come se stesse ricordandoqualcosa.
Il sudore sta bagnando il suo volto forse per le troppe sostanze aggiunte.
E mi domando come riesca ancora a stare in piedi.
Come non si stia accasciando a terra ma comprendo che un tossico come lui sia abituato.
Jordan:<<All'inizio pensavo che il mio piano non avrebbe funzionato ma...sei una pedina debole...e i tuoi amici...oh! I tuoi fottutti amici ti seguono...ma sai non obbedendo alla tua volontà hanno reso il mio gioco molto piacevole>> toglie la sicura e questa volta non c'è esitazione.
Sa ciò che vuole e il tempo adesso inzua a mancare.
Sento delle gomme d'auto sommare e il mio cuore sussulta.
"Il tempo mi è finito...
Il tempo per dirti che ti amo e finito...
Il tempo per poterti amare e finito senza iniziare realmente..."
Jordan:<<Ho goduto nel vederti come un cane bastonato
Ah! Spero tu abbia passato un buon pessimo natale...perché adesso sto per darti il mio regalo>> mi guarda dando un'occhiata veloce.
Sto sentendo delle sirene e voltandomi nell'angolo il maggiordomo non c'è più.
Riporto lo sguardo di di lui e tutto va a rallentatore.
Preme il grilletto e il rumore dello sparo rimbomba nelle mie orecchie.
Cado in ginocchio per poi cadere di schiena sul pavimento.
Sento troppe voci e il rumore delle sirene mi disorienta non comprendo più se siano dell'ambulanza o della polizia.
Sento solo bagnato intorno a me e per un'attimo immagino i suoi occhi.
Guardo il soffitto sentendo un dolore lancinante del petto.

Inizio flashback
Io:<<Mamma...>> la guardo impaurito mentre mi sorride.
Ancora una volta ho cercato di nascondermi ma mi ha trovato.
Mamma:<<Andrà tutto bene...>> mi sorride accarezzandomi il braccio.
E io penso che nulla andrà bene quando continuerò a sentire le sue mani sulla mia pelle.
Io:<<Mi dispiace mamma>> so che cerca di essere forte ma oggi c'è un luce diversa nei suoi occhi come se avesse trovato una via di fuga.
Mamma:<<Tesoro io sono orgogliosa di te...e quando diventerai grande lo sarò ancora di più perché sarai un uomo giusto e buono...>> mi sorride ampiamente come se già sapesse cosa diventerò mentre mi accarezza o capelli lasciandomi qualche bacio.
E io vorrei che questi momenti bastassero per sanare le mie ferite e io mio dolore.
Io:<<E se non lo fossi?>> alzo di poco la testa mentre continua a sorridere e io oggi penso che sarà una giornata diversa.
La sento dal modo in qui sorride d mi guarda.
Mamma:<<Tu lo sarai perché hai un cuore d'oro>> prende il mio volto con le sue mani stampate fai segni delle mani altrui e vorrei che quelle impronte sparissero.
Io:<<E se divento cattivo?>> la guardo mentre scuote la testa con il suo sorriso trattenuto.
Come se sapesse già visa diventerò e vorrei saperlo anch'io.
Mamma:<<Oh tesoro...tu sarai l'uomo migliore del mondo e io sarò orgogliosa di te perché sono tua madre e so cosa ho partorito>> mi stringe mentre cerco di alzarmi e annusare i suoi capelli.
Il punto e che mi fa male tutto e non ho la forza ma c'è l'ha lei per me.
Io:<<Ti voglio bene mamma>> sorride mentre sfiora le ferite sul volto e os che adesso non sono un bello spettacolo da vedere.
Mamma:<<C'è ne siamo voluti tanto ancor prima di nascere entrambi tesoro>> la guardo e non comprendo dopo tutto tanta felicità.
Oggi sembra così...felice e spensierata che mi domando se sia mia madre.
Ieri era nel letto a piangere mentre la stringevo e ora sorride e non ne comprendo il motivo.
Lui e ancora qui e non riesco a capire come riesca a stare calma.
Io:<<Allora ti voglio bene per tutte le vite che ci sono>> allarga le braccia accarezzandomi con le sue dita edili e mi domando da quanto non lo faceva.
Non mi ha mai guardato in questo modo.
Non mi ha mai accarezazato così ed è una bella sensazione.
Mamma:<<Tesoro mio...non arrederti mai che a tutto c'è rimedio...solo quando arriva la morte allora devi arrenderti ma fino a che senti ogni cellula che hai in corpo vivere combatti>> accarezza il mio voto la scaindogli qualche bacio e io non comprendo perché così tanto affetto.
Sembra quasi che stia cercando di compensare qualcosa.
Come se sapesse che dopo non potrà più darmi carezze.
Come se sapesse che dopo dovrò stare senza lei.
Mamma:<<Promettimelo>> mi guarda sicura mentre annuisco.
Ride mentre da lontano intravede Will essere schiavizzato da Alanna che borbotta qualcosa.
E io avrei preferito una vita povera di materia ma ricca di bene che una vita aricca di materiale e povera di bene.
Io:<<Te lo prometto mamma>> riporta lo sguardo su di me sorridendomi mentre la stringo.

Ho un male lancinante al petto e le urla di qualcuno che cerca di liberarsi si stanno facendo sempre più lontane.
Tutto e più lontano come se fossi lontano anni luce.
E tutto troppo sfocato e confuso e ho paura di non poter vedere i suoi occhi prima di morire.
Ho paura che non riuscirò a sentire la sua voce prima di morire.
"Vorrei lasciare questo mondo tra le tue esili braccia mentre mi guarda e osservi come la vita mi viene strappata...come un foro possa diventare uno squarcio..."

"E non avrei creduto mai che sarei morto per amore...
Che un giorno saresti arrivata tu con la tua diffidenza e rabbia verso tutti e che avresti cambiato la mia vita ma lo ha fatto...
Ed ora ti dico solo...addio mio dolce angelo..."

Angel of death.

Angolo autrice
Ecco il capitolo 😝😄😁
Christopher e stato sparato e ha compreso chi è adesso il colpevole di tanta rabbia verso lui😓😶😑
Sa anche che Jordan e solo una pedina  mele mani di un mostro 😨😖
Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e commentate😜😃😉

PEZZI DEL NOSTRO BUIO 1Where stories live. Discover now