29. La Cecità Dell'amore

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La ragazza cominciò a muoversi nel sonno, mentre goccioline di sudore le imperlavano la fronte. Un incubo. Ecco cosa le stava rovinando il sonno.

Ruki che era accanto a lei, le prese la mano, mentre con un gesto, che a fatica fece, l'abbracciò. Non era tipo di abbracci, e il fatto che il suo collo fosse vicino ai suoi canini, lo mandava in confusione, ma doveva resistere. Non poteva perderla, sarebbe stato come togliergli di nuovo, la sua speranza. Esatto, per lui, Sakura, era la sua speranza di una vita, quella che non aveva mai vissuto.

Era stato trasformato sin da piccolo, e questo non gli aveva concesso una vita normale. Fin da piccolo era stato sadico, amava maltrattare le persone, ma quando tutto gli venne tolto, lui divenne freddo.
Bestiame, ecco come lo chiamavano....
E lei, era tutto quel che gli rimaneva della suo passato. Un punto di riferimento su cui aggrapparsi, su cui poteva essere se stesso, a cui poteva fare di tutto.

Non sapeva cosa fosse l'amore.
Non ne aveva mai sentito parlare, ma lei rimaneva comunque, qualcosa a cui non avrebbe più rinunciato. All'inizio, a lui, non importava nulla di lei, solo perché non sapeva chi fosse, ma ora che lo sapeva, beh, non l'avrebbe abbandonata tanto facilmente.

A quei ricordi dolorosi, la strinse ancora a se, mentre con un gesto delicato della mano, le alzò il mento verso di lui, accarezzandole le labbra col pollice. I suoi occhi desiderosi di quel bacio famelico presero il sopravvento, quando ella aprí gli occhi. Il suo respiro caldo, venne ispirato da Ruki. I loro occhi non smisero di trapassare gli occhi e l'anima, fino a cercare di trovare quel cuore che pareva essersi nascosto nel buio, per paura che qualcuno lo trovasse e distruggesse.

Ruki: posso?

Sakura spalancò leggermente gli occhi, ancora assonnati; quando mai Ruki le aveva chiesto il permesso?

Lei accennò con un flebile "mh", quando Ruki, si abbassò al suo collo. Aveva tanta fame, e il suo istinto vampiresco aumentava man mano, che trascorreva il tempo in quel maledetto luogo.
Infilzò il suo collo con una delicatezza che mai prima d'ora, Sakura, aveva provato.
Il sangue, ormai completo, arrivato allo stadio più alto della sua dolcezza, divenne una vera droga per lui.

Il sangue dei demoni puri, era qualcosa che nemmeno Karlheinz, poteva bere così facilmente. Era un sangue, che bevuto anche solo una volta, poteva sfamare un vampiro in astinenza da mesi.

Ma quel morso, non era solo questo.
Per Ruki, quel gesto, era diventato un legame indistruttibile, perché grazie al sangue di Sakura, Ruki viveva. Dentro di lui, aveva una parte della demone.

Staccatosi dal morso, Ruki la guardò dritto negli occhi, e prima di poter far, o dir, qualcos'altro, la baciò.

Le loro labbra si mescolarono, mentre Ruki le prese il viso tra le mani. Sakura si sentiva al sicuro. Non voleva altro che abbandonarsi a quelle braccia, a quel calore, che stranamente Ruki le stava trasmettendo.

Il vampiro la strinse ancora di più, afferrandola per i fianchi, come se loro due fossero gli unici esseri viventi in quel perso mondo. Si cercavano l'un l'altro, esplorando con le mani zone proibite.

Dopo un lungo bacio, si staccarono a fatica, riprendendo a respirare. Quanto avrebbe voluto ritornare ad essere umano.
Quel pensiero malinconico, rattristò ancora di più, di quel che sembrava già, il giovane vampiro. Se avesse avuto un minimo di forza, avrebbe fatto di tutto per distruggere tutti i suoi problemi: Karl, I suoi figlioletti, e Lilith.

Si sentiva così stupido a non aver capito, che Karl lo stava solo usando, per i suoi scopi personali; raggiungere la razza superiore, la potenza la forza, ma quello che non sapeva, era che questo non sarebbe successo, mai. Era impossibile creare un mostro del genere finché ci sarebbero stati emozioni. E anche se i vampiri non provano nulla di ciò, un minimo di desiderio anche loro ce l'avevo. Il desiderio di uccidere, il desiderio del sangue, della forza, di potere.

E questo Ruki l'aveva capito.
Quando era stato trasformato, non aveva mai dato retta alle sue emozioni, d'altronde aveva paura di ritornare ad essere umano, di cadere nella trappola della debolezza.
Ma ora che lei era qui, ma ora che ricominciava a voler di nuovo, la sua vecchia vita, quella in cui poteva piangere, dare sfogo alla sua rabbia, il suo dolore, tutta quella apatia e quella freddezza, sembravano stupidi.

Cosa avrebbe guadagnato?

Si riflesse in quei occhi mirtillo, che aveva cominciato a desiderare, quando decise di rialzarsi.

Ruki: non abbiamo tempo da perdere.
Dobbiamo andarcene il prima possibile da qua.

Sakura: si ma come?

Ruki si guardò intorno, cercando di trovare qualcosa che potesse accendergli la lampadina. Finché non vide oltre il manto oscuro di foglie e rami, un lago.

Senza curarsene della ragazza, che continuava a chiedersi cosa stava facendo, si diresse verso lo specchio d'acqua.
Si abbassò al livello dell'acqua, immergendo alcune dita.

Sakura: Ruki.. Cosa c'è?

Come se si fosse risvegliato, la guardò, mentre sicuro di sé, una nuova speranza stava crescendo dentro di lui.

Ruki: conosci il mito della demone Lilith?

Sakura confusa, accennò ad un "si", con la testa.

Ruki: beh si dice che lei, dopo il suo esilio, avesse creato un portale in grado di trasportarla dall'inferno all'altro mondo.

Sakura: mhh.. A me non pare affatto che fosse stata lei.

Ruki:invece si. Quando l'ho incontrata la prima volta, in quella stanza, lei voleva solo il mio corpo. A lei non importa nulla di trovare l'amore, Sakura.

Sakura aggrottò la fronte, mentre rivolse il suo sguardo allo specchio, avvicinandosi.

Sakura: la mela di Adamo, lei non può utilizzarla finché, non sarà in grado di tornare in vita. Ora.. È ancora uno spirito.
Si ma lei aveva il mio corpo, e sono viva, perché voleva proprio te?

Ruki: questo non lo so. Ma tu non sei umana... E non lo sei mai stata, a differenza di me.

Sakura, a quel pensiero si rattristò, abbassandosi al livello dell'acqua. E fu in quel momento, in quel attimo in cui si poté riflettere che vide un essere con un paio di ali oscure.

Un demone? Un angelo caduto?
Un vampiro? Servi dei demoni?
Un essere umano? Un dono.

Diabolik Lovers || The rose of Demons (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now