32. Lasciar Andare

246 8 0
                                    

Lasciar andar una persona è uno dei simboli più importanti e significativi dell'amore che la maggior parte delle persone ignorano.

Amore, amore...

Questa singola parola aveva portato una tempesta nel cuore di Sakura.
Essere confusi su chi amare non era mai stato un problema per lei, insomma, amare era qualcosa che a lei non era mai stato necessario fare. Le bastava dire alle persone "ti voglio bene", ma più il tempo passava più si rese conto che amare non significava affatto dire "ti amo", come per quella volta con Raito. Aveva capito in quel momento che amare era sacrificare. Era difficile amare, portava guai, morte e a volte le persone temevano di amare o anche di essere amate. Si chiese, per la prima volta, se l'amore fosse davvero un sentimento giusto. Quel dubbio le occupò i pensieri nel mentre doveva restare nella stanza provvisoria che alcune demoni minori le avevano preparato.

Era venuta qui per cosa? Non se lo ricordava più, era come se tutto fosse sempre più confuso. Doveva fare che cosa?

Nel mentre restava rannicchiata sul letto, accanto alla finestra, si perse nei suoi pensieri. Non di certo temeva quell'essere, come invece lo era per quelle demoni che l'avevano accompagnata in quella stanza.
Sentiva che infondo non era stata una buona idea cacciarsi nel Regno del Diavolo, signore dei sette peccati capitali.

Si sentiva uno schifo, delusa da se stessa per aver dimenticato il vampiro che, magari, in quel momento stava combattendo pur di ritrovarla. Sentiva il cuore pesante, come se restare lì fosse solo una perdita di tempo. Temeva il peggio per Ruki, e quel sentimento di preoccupazione crebbe a tal punto da costringerla a buttarla fuori dalle porte.

Corse per i lunghi corridoio tenebrosi e illuminati da dalle torce a carbone appese alle pareti. Era costruito in pietra, il che non fece che agitare l'animo della demone. Era demone di nome, e forse era pure veramente cambiata, ma la paura del buio restava. Le venne persino in mente di ritornare in camera, ma ormai era andata troppo oltre.
Vagò per molto, forse erano passate delle ore, e si sentiva sempre più stanca, quando d'un tratto qualcuno non le afferrò il braccio.

Tirò un urlo agghiacciante, tale forte era la presa, ma appena un paio di occhi freddi mirtillo si illuminarono di fronte a lei, sospirò di gioia. Rivederlo in quel momento, le fece passare la tensione e l'ansia. Senza aspettare che dicesse qualcosa l'abbraccio, stringendosi al suo petto. Inspirò il suo profumo di carta e libri e si lasciò cullare dalla mano, grande e fredda che si era posata sulla sua testa.

Sakura: pensavo ti avessero fatto del male.

Disse pregando che presto sarebbero usciti da lì. Ma si accorse poco dopo di quanto la presa sulla testa fosse un gesto così innaturale. Non era da Ruki mostrarsi cosi dolce, o almeno era una sua impressione.
Non si lasciò troppo prendere da quel presentimento, che gli afferrò quella mano staccandosi dall'abbraccio.

Ruki: sono felice di rivederti. Dove ti eri cacciata?

Le chiese preoccupato guardandola dritta in viso. Si sorprese nuovamente, la rossa.

Sakura: siamo veramente finiti all'Inferno. Ho persino incontra-

Si bloccò: forse era meglio non fargli sapere della sua vecchia amicizia. Sentiva il brutto presentimento che parlare troppo in quel momento le sarebbe costato la vita.

Ruki: cosa Sakura? Chi hai incontrato?

Chiese insistentemente il bel vampiro sorridendole. Fu allora che Sakura fece alcuni passi indietro allontanandosi da lui.

Sakura: come Sakura? Perché... sembra così dolce?

Non che le dispiacesse un Ruki dolce e gentile, ma non era lui. Era questo il problema. Di certo non si era invaghita di un uomo stronzo, scontroso, freddo e sadico, no affatto. La verità è che lei amava lo sguardo che le rivolgeva ogni volta che si incrociavano.
Quello stesso che a volte rivolgeva al suo diario; era stupido comparare il suo sguardo su di lei, con uno dato ad un pezzo di carta, eppure era vero: lei amava guardarlo mentre guardava il suo diario, ma quando guardava lei, con lo stesso sguardo, beh, quello era storia.

Diabolik Lovers || The rose of Demons (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora