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Carter's pov.
Mentre decidevo cosa mi sarei messo dopo l'allenamento sentii squillare il cellulare, era Andrew, trovai la cosa molto strana, lui era più un tipo da chat... risposi:
"Pronto?"
"H-hey Carter" disse il mio amico con la voce spezzata.
"Oddio, stai bene?"
"No, ho bisogno di parlarti"
"Non puoi dirmelo in spogliatoio?"
"No, è una cosa privata" si interruppe emettendo un piccolo verso dovuto al pianto, poi tirò su col naso e sussurrò:
"Ti prego"
Mi allarmai più di prima e dissi:
"Dieci minuti e sono da te" e riattaccai.

Andrew's pov.
Sentii il campanello suonare e questo mi rincuorò, aprii immediatamente e il mio amico si fiondò in casa mia chiudendo la porta, non mi lasciò neanche il tempo di spiegare e mi accolse tra le sue possenti braccia, dopo qualche minuto in quella posizione ci andammo a sedere sul divano.
"Hey... che hai?" Mi accarezzò la schiena.
"I-io sono innamorato d-di... una persona"
"È fantastico!" Esclamò.
Scossi la testa.
"Perché no?" Chiese.
"N-non ricambierebbe mai"
"Perché non dovrebbe? Insomma, sei un bel ragazzo e sei molto simpatico, è solo una tua paranoia"
"Hai detto il problema, sono un ragazzo è questo che non va" lo guardai negli occhi mentre realizzava cosa stessi dicendo.
"Andrew, tu sei... gay?" Deglutì.
Mi si formò un groppo in gola e annuii.
"I tuoi lo sanno?"
Mi scappò una risata nervosa.
"No, come potrebbero? Non lo sapevo neanche io fino a qualche settimana fa"
"Poi ti sei innamorato di me" completò la frase.
Scoppiai a ridere e lo guardai.
"No! Certo che no! Santo cielo Carter" continuai a ridere.
"È di Bruce che mi sono innamorato" fissai il pavimento.
"Ma vi trattate sempre così male! Non ha senso"
Alzai le spalle sorridendo.
"Da quando l'amore ha un senso?"
"Andrew, guarda in faccia la realtà, lui è il ragazzo più etero che io conosca"
"Credi che non lo sappia? Sono distrutto, sai che vuol dire stargli vicino senza poter essere qualcosa di più?"
"Sì, lo so bene" rispose con tono vuoto.
"Mi dispiace, non volevo..."
"È tutto ok, andiamo ad allenarci"

~Poco dopo~
"Quindi tu e April" attaccò bottone Matt mentre si sfilava la maglia.
"Già" risposi secco, cominciai ad odiarlo da quando seppi della sua breve storia con lei.
"Ragazza splendida" si complimentò.
"Te la sei già fatta?" Si morse l'interno della guancia.
"Non credo siano affari tuoi" mi avviai verso l'uscita dello spogliatoio coi pugni serrati.
"Invece lo sono" si piazzò davanti a me.
"Ah e da quando?" Sorrisi spavaldo.
"Da quando ha perso la verginità con me"
Ficcai le unghie nei palmi delle mani per evitare di saltargli addosso.
"Temo che tu stia mentendo, dato che l'ha persa con John"
"Scusa ma non credo che lo stupro conti" si appoggiò alla porta con le braccia conserte.
"Cosa?"
"John l'ha violentata, non te l'ha detto? Forse la vostra storia non è poi così seria" ridacchiò.
Ancora una battuta e lo avrei preso a pugni.
"Peccato che lei stia con me e non con te" dissi soddisfatto, vidi un lampo di dolore nei suoi occhi, e si spostò.
Mentre uscivo disse:
"Ti ha mai detto esplicitamente <Ti amo>?"
Mi bloccai un attimo poi entrai nel campo da calcio decidendo di non curarmi delle sue parole, anche se erano vere, lei non me lo aveva mai detto... forse pensava che fosse troppo presto.
Feci il mio ingresso in quella enorme distesa verde e la vidi lì, seduta sulle tribune a sorridermi. Le feci un cenno con la testa e lei mi salutò con la mano.
Poco dopo eravamo tutti sul campo in fila uno di fianco all'altro a fare riscaldamento, di fianco a me c'erano Bruce e Matt, notai una protuberanza nei pantaloncini di quest'ultimo e scherzai:
"Hai un coltello in tasca o sei felice di vedermi?"
"La prima"

My Best Friend Is A DaddyWhere stories live. Discover now