Let's make love (pt.2)

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Eravamo finiti sul letto, i respiri che si mescolavano, i baci dolci interrotti da sorrisi, le carezze delicate, le piccole risatine, gli sguardi che si incatenavano, la fievole luce lunare...
La sua fredda mano aveva percorso più volte la mia schiena e ora si era infilata sotto la maglia, rabbrividii e cominciai a fare lenti movimenti su di lui; Carter mi morse delicatamente il labbro e mi sfilò la maglia del tutto, il mio cuore batteva fortissimo, mi sembrava di essere una verginella, la verità era che effettivamente in quel ambito lo ero, avevo fatto sesso, ma fare l'amore era più impegnativo, dovevi trattenerti per prolungare l'attesa e questo aumentava il desiderio.
Cominciai a baciargli il collo e il petto, senza lasciare succhiotti troppo evidenti che passavano quasi subito, lo feci sedere e gli tolsi la camicia mai abbottonata, cominciai a compiere piccoli movimenti circolari su di lui finché non aggrottò le sopracciglia e mi prese per i fianchi.
"Attenta piccola, mi fai male" sussurrò col respiro corto.
"Oh scusami, n-non volevo" sentii un enorme senso di colpa.
"Shh baby, è tutto ok" mi appoggiò un dito sulle labbra che scese sotto il mio mento e mi alzò la testa.
"Guardami negli occhi, l'amore si fa anche con quelli" mi baciò.
"Ti amo" disse in un soffio.
"Anche io" lo feci sdraiare di nuovo e gli tolsi i pantaloni facendo la stessa cosa coi miei, gli accarezzai delicatamente la benda e lo sentii irrigidirsi.
"Piccolo non voglio rischiare farti male" avvicinai il mio viso al suo.
"Ti ho sfiorato e hai provato dolore! Immagina se adesso mi mettessi a saltarci sopra!" Esclamai preoccupata.
Cominciò a ridere e mi contagiò.
"Ok, lo ammetto mi è uscita male, ma hai capito!" Tornai seria.
"Baby, l'unico male che tu potresti farmi sarebbe spezzarmi il cuore" mi accarezzò il viso.
"Uff" nascosi la faccia nell'incavo del suo collo arrossendo, lo sentii ridacchiare.
"Piccola, sul serio, voglio fare l'amore con te, scopare non mi basta più" passò una mano tra i miei capelli.
"Va bene" cominciai a baciargli il collo e infilai una mano nei suoi boxer e glieli tolsi del tutto rivelando la sua enorme erezione, mi leccai il labbro e cominciai a strusciarmici sopra.
Lui alzò il busto e cominciò a baciarmi mentre mi toglieva il reggipetto e cominciava a tastare il seno destro, un piccolo gemito lasciò le mie labbra e cominciai a velocizzare il movimenti.
Dei lunghi versi gutturali lasciarono la sua bocca finché non mi fermò, mi tolse le mutande e si allungò per prendere un preservativo dal comodino.
"No" dissi.
"No?"
"Non voglio che tu usi il preservativo, voglio sentirti veramente"
"April... è pericoloso, potresti rimanere incinta"
"Lo so, prenderò la pillola del giorno dopo, ti prego" mi avvicinai facendo gli occhi dolci.
Rimase in silenzio un attimo poi annuì lievemente.
Un largo sorriso si fece spazio tra le mie labbra, lo baciai e lentamente mi calai sulla sua asta portando a entrambi un grande gemito.
Cominciai a muovere i fianchi delicatamente mentre dalla mia bocca uscivano sospiri e piccoli gemiti strozzati.
Pian piano aumentai la velocità delle spinte e non ci vidi più dal piacere, gli tiravo i capelli e mi aggrappavo alle sue spalle.
Avevo quasi raggiunto l'apice quando un mugolio lasciò le labbra del mio compagno.
Mi fermai.
"C-Carter....ti...ho...fat...to....male?" Domandai senza fiato.
"Poco... t-tranquilla, continua"
"Non lo so..."
Mi prese i fianchi e cominciò a muoverli, ricominciammo entrambi a gemere mentre i nostri occhi non volevano scollarsi, erano incatenati.
"P-piccola-ah sto p-per" disse cercando di uscire da me.
"V-va bene, v-voglio s-sentirti" mi mossi più veloce affinché raggiungessimo l'apice nello stesso momento, cosa che accadde, sentii un enorme calore nel basso ventre.
"Aah" sospirai.
"Ti amo" affermammo nello stesso momento.
Unii le labbra alle sue sorridendo.
Si sdraiò sul letto portandomi con sè e ci coprì entrambi, ero felice, nonostante rischiassi una gravidanza, lo ero veramente.
"Piccola..."
"Mh?"
"È stato fantastico"
"Anche per me" sorrisi appoggiando la testa al suo petto notando quanto battesse forte il suo cuore.
"Sei affannato pure se sei stato fermo?" Ridacchiai.
"No, questo è l'effetto che mi fai tu"

My Best Friend Is A DaddyWhere stories live. Discover now