Più che amici

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Questa storia non ha particolari avvertenze, è puro fluff con un bacio finale... E un po' di Brian perché l'ho sempre trascurato, poverino.
Buona lettura!

-È meraviglioso Brian! Siete finalmente riusciti a trovare un bassista, allora!
Brian sorrise, ricordando tutti i musicisti che avevano suonato con la band. Quel John sembrava bravo e tranquillo: non rubava la scena a Freddie, ma la sua tecnica e le sue conoscenze dell'elettronica (aveva persino costruito da solo un amplificatore!) lo avevano reso praticamente indispensabile per il gruppo.
Ti cinse il collo con un braccio, felice. Avevate un rapporto privilegiato, voi due: eravate fidanzati al liceo, ma la vita di coppia non vi soddisfaceva. La vostra amicizia era più forte di qualsiasi altra cosa, la rottura della relazione non implicò la perdita dell'affetto reciproco. Anzi, crescendo insieme eravate diventati più come fratello e sorella. Gli avevi presentato Mary Austin, un'amica più grande che pareva perfetta per lui. Il ragazzo invece ti aveva completamente trascinata nella sua carriera musicale, con Tim, Roger e Freddie. Eri un po' la mascotte della band, essendo la più giovane tra i ragazzi della compagnia.
Sapere che il bassista fosse solo di sei mesi più piccolo di te ti aveva fatto sentire grande, dopo tanti anni.
- Non lasciarti ingannare dal fatto che abbia solo 19 anni, Y/N! È molto maturo per la sua età. E anche talentuoso. Farà sicuramente strada nella vita.
-Con voi mi sembra ovvio! Le vostre canzoni sono talmente belle...
Brian arrossì, camminando lungo la strada dei negozi, ammirando le vetrine. E le commesse che si affacciavano di quando in quando per dare un'occhiata al capellone. -Grazie, Y/N. Sei la nostra fan numero uno!

~~~

-E questo è John Deacon!
Il tuo viso avvampò alla vista del giovane: era completamente diverso da come te lo eri aspettato. Alto, magrissimo e dai tratti delicati e femminei, esaltati dai lunghi capelli castani sciolti sulle spalle. E nonostante tutto riusciva ad esprimere una strana virilità, un che di mascolino negli atteggiamenti e nella postura. Nel viso serio, nella camicia un po' sbottonata sul petto, negli occhi grigio-verde incorniciati da perfette sopracciglia e dalla buffa frangetta. "Questo è ciò che serve ai Queen. È perfetto." La tua mente era annebbiata da quei pensieri, folgorata dal ragazzino, che ti rivolse un sorriso cordiale.
-Piacere, Y/N! Ho sentito parlare di te!
La sua bocca era stupenda. Le fossette agli angoli delle labbra, il piccolo spazio tra gli incisivi... La sua voce. Sentisti un tuffo al cuore, una sensazione forte e mai sentita prima, nemmeno con Brian. Un calore potente nel petto, i battiti che acceleravano.
-Io di te! Il piacere è tutto mio! Che ne pensi di questa banda di matti? Sono la mia famiglia, ormai!- dicesti con orgoglio, cercando gli sguardi dei ragazzi.
-Mi piacciono tanto! Li avevo già sentiti in qualche discoteca, in qualche pub... Non mi avevano preso troppo, ma adesso sono decisamente migliorati! Mi piace il sound, sono sicuro di poterlo sistemare con i miei amplificatori...
-Devi sentirlo, Y/N, è un asso con quelle dita! Non sbaglia una nota!- lo acclamò Freddie, evidentemente fiero della decisione di accogliere il ragazzino nella sua cricca.
Non avevi dubbi sulla professionalità di John, dopo averlo visto e sentito le parole di Brian sul suo conto. E se i ragazzi erano soddisfatti delle sue performance, doveva avere grande talento e abilità.
Il giovane si sedette sul palco. Prese il basso, collegandolo all'amplificatore. Abbozzò un riff, rigirando le note tra le mani con maestria. I suoi occhi cercavano i tuoi, tra un accordo e l'altro; le guance diventavano sempre più rosse, il sorriso più sincero e profondo.
Brian diede una gomitata a Roger, che diversamente dal solito non aveva ancora parlato: -Guardali. Sono fatti l'uno per l'altra, o no?
-Non pensavo avesse così tanto fascino sulle ragazze... Bri, attento che a noi vecchi non ci guarda più... È anche giusto che si trovi qualcuno della sua età con cui passare il tempo.
-Non sono mica geloso, Rog! Sono contento che a Y/N piaccia John. Sono tanto carini... Devono assolutamente stare insieme.
Freddie si avvicinò ai due amici, che bisbigliavano senza nemmeno badare troppo a non farsi sentire.
-Quei due devono mettersi assieme, concordo.
-Freddie! -ridacchiarono gli altri due, imbarazzati.
Né tu né John sembravate curarvi delle chiacchiere che i ragazzi si stavano scambiando sottovoce, eravate persi nei rispettivi sguardi.
"È così carina... Chissà se gli piaccio? Gli altri facevano così quando volevano conquistare una ragazza. Mi chiedo se la tecnica dello strimpellare cercando gli occhi della ragazza funzioni con me: non mi hanno mai filato, quelle sciacquette. Ma lei sembra diversa! È stata con Brian, lui non è uno da mettersi con la prima che passa... E se stessero ancora insieme?! Dopotutto sono entrati tenendosi per mano, vicini... Merda, non ho possibilità alcuna! Ma mi sorride, sembra stare al gioco! E se lo facesse solo per educazione? Per non farmi sentire un fallito? In fondo, quante volte mi è successo di fare figuracce davanti alle donne..." la voce nella testa di John si faceva sempre più incessante, quasi urla di disperazione. Per poi abbassarsi, consumata, tradendo la sua insicurezza. Ma finché i suoi pensieri rimanevano tali non c'era bisogno di preoccuparsi: non avresti mai saputo le frasi che lo tormentavano. Non le avrebbe mai rivelate a nessuno.
Abbassò le pupille sulle corde del basso, per dare voce all'ultima nota. Sospirò, staccando il cavo e togliendosi la cinturina dalla spalla.
-Allora? Che ne dite?
-Perfetto, Johnny. Semplicemente perfetto -fu il verdetto della band.
-E tu, Y/N, che ne pensi? Meglio lui o gli altri? -chiese Freddie.
-John. Senza il minimo dubbio. Mi pare ovvio! Avete fatto la migliore scelta possibile...
Il bassista sorrise, rosso in viso. Era cotto, e tutti se ne erano accorti. Anche tu, che prudente aspettavi una palese reazione alle tue avances. Quegli sguardi non erano abbastanza, ma erano un timido inizio di qualcosa. Entrambi ci speravate. Lo sperava anche Brian. Anzi, quello del chitarrista non era una semplice speranza, ma un vero e puro desiderio. Non voleva altro che vederti finalmente felice tra le braccia di qualcuno, capace di farti sentire l'unica ragazza del mondo, la più fortunata. E che soprattutto che quel sentimento fosse ricambiato da parte di quel qualcuno. Da inguaribile romantico, aveva capito che John poteva essere per davvero la persona giusta per te. Non avrebbe aspettato un secondo di più per combinarvi un appuntamento, un'uscita, un'occasione per parlare...
-Se andassimo a bere qualcosa? Tutti insieme!
Il consenso fu unanime: restava solo da decidere dove andare.
-Se volete io conosco il proprietario di un pub qua vicino... Ci andavo a suonare con i miei compagni al liceo, sapete. Potrebbe farci uno sconto, visto che siamo in tanti -propose il giovane bassista. Nessuno osò fiatare, se non per annuire e ringraziarlo.

John Deacon: raccolta di One Shots Место, где живут истории. Откройте их для себя