Buon anniversario!

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Questa storia contiene descrizioni esplicite di atti sessuali non protetti e alcolici. Non leggete se vi infastidiscono.

Il concerto era stato un successone, come sempre. Dopo tanti anni di carriera i Queen riuscivano ancora ad attirare una massa inverosimile di persone e a farle tutte emozionare con la loro musica.
Quella serata era molto speciale per te e tuo marito John: il vostro decimo anniversario.
Ancora faticavi a credere di aver trovato e sposato l'uomo più meraviglioso del mondo. Ti trattava come una regina, era un padre amorevole e un talentuoso polistrumentista e ingegnere. I tour erano diventati sempre più stressanti, ma nonostante il suo umore non fosse dei migliori riusciva a passare del tempo con la famiglia e sentirsi più rilassato.
Sudato, stanco e con l'adrenalina a mille, si inchinò al pubblico, che acclamava la band con urla e applausi. Si girarono tutti e quattro verso le quinte del palco, liberandosi degli strumenti.
Freddie bevve avidamente un'intera bottiglietta d'acqua; John trangugiò un bicchiere di birra e uno di scotch.
-Amore, finirai per ubriacarti, proprio adesso che avete finito!
-Y/N, lo sai che Johnny riesce a contenere più alcool di una botte nel suo stomaco! -Rise Roger, che in realtà non era tanto da meno -E anche se si dovesse ubriacare, a chi importa?
-A me importa, Roger! Oggi è il nostro anniversario e volevamo passare una bella serata senza intoppi!
John arrossì, perché con la frenesia del concerto e dei cocktail che aveva bevuto se ne era completamente dimenticato.
Avevate pagato una babysitter, prenotato la stanza più bella di uno splendido hotel di lusso e comprato champagne per ritrovarvi lui mezzo brillo ed esausto?! Non poteva farti questo, voleva vederti felice e tranquilla, fare l'amore, ridere e divertirvi per festeggiare.
-Hai ragione tesoro, devo tenermi un po' di fegato sano per lo champagne di stasera! Noi disertiamo eh! Divertitevi voi per me alla festa, un anniversario è un anniversario e non posso passarlo in mezzo a tutte quelle ragazze nude! Tanto ne ho già una, la migliore! -Rise il bassista, che cercava di sdrammatizzare la situazione (e di non dare a vedere che l'evento gli fosse passato di mente nel frattempo).
Ti abbracciò, dandoti un bacetto sulla fronte. -Vado a cambiarmi e andiamo.
-Ti aspetto.

~~~

In macchina c'era un silenzio tombale.
Guidavi tu, per ovvi motivi. Deaky si stava addormentando, cullato dal suono del motore. Era così tenero, con i suoi ricci spettinati e il viso assonnato.
-Sei tanto stanco? Speravo di poterci divertire stanotte.
Lui sbuffò e ridacchiò. -Mi basterà vederti in intimo per recuperare le forze, cara! I concerti stancano, ma non ho troppo sonno, dai. È l'atmosfera tranquilla...
-Ti capisco... Siamo quasi arrivati. Adesso parcheggio.

~~~

La hall rispecchiava il costo salato della suite che avevate scelto: lampadari di cristallo e poltrone di velluto, grandi specchi e tavoli antichi. A Freddie sarebbe piaciuto molto, da amante del glamour e dell'antiquariato.
Ritiraste le chiavi, raggiungendo la camera e inserendole nella toppa.
Entrando, lo spettacolo che vi accolse vi riempì gli occhi con la sua bellezza. Il letto era a baldacchino, con petali di rosa sulle coperte e cioccolatini sui cuscini. I mobili di legno d'epoca, i tappeti persiani, uno splendido candelabro. E il bagno, mamma mia il bagno! Era moderno, a contrastare con la camera da letto: i sanitari sembravano opere di design, le piastrelle erano grigie e lucide. C'erano sia una doccia che una vasca da bagno.
-Ti va di darci una sciacquata dopo tutto il sudore del concerto? Puzzi un po', e l'idea di lavarti in questo bagno di lusso mi eccita non poco...-Mormorasti, accarezzandogli la nuca.
Lui si voltò per fissarsi negli occhi, sorridendo. C'era lussuria nel suo sguardo.
-Perché no? Ma vasca o doccia? Sono indeciso...
-A me piacerebbe la vasca...
-E vasca sia!

Si spogliò, aiutandoti a sfilare il vestito e slacciare il reggiseno. -Sei così bella... Non riesco a credere di essere così fortunato da averti. Certe volte mi sembra un sogno. Mi dispiace di non esserci sempre, non sai quanto. Ultimamente vorrei ritirarmi, è davvero troppo stressante. I bambini hanno bisogno del loro papà e tu di tuo marito.
- Non dire così, amore... So quanto ti piaccia il tuo lavoro. Non ti chiederei mai di rinunciare a tutto per la famiglia. Non pensiamo a queste cose, dai. Dobbiamo festeggiare! Se ti dicessi che con i capelli spettinati sei ancora più sexy?
Dicendo questo, ormai completamente nuda, ti stusciasti contro il suo petto, accarezzandogli il collo e sfiorandogli le clavicole. Il suo respiro cambiò, diventando più veloce e profondo.
-L'acqua è calda adesso... -Sussurrò, entrando nella vasca, cercando di non avere un'erezione immediata per poter lasciarsi andare ai preliminari.
Entrasti anche tu, posandoti sopra di lui. Gli baciasti le mani e le braccia, fino a raggiungere il volto e le labbra. Le vostre lingue si intrecciarono, fino a poter sentire il sapore degli alcolici bevuti fino a poco prima. Il tuo rossetto era ormai quasi sparito, mentre le labbra di John erano diventate più rosate. -Ti ha sempre donato il trucco, sai? -Ridesti di cuore.
-Ah sì? Non pensavo avessi questi strani gusti, amore! C'è anche qualcos'altro di me che ti piace altrettanto? -Domandò solleticandoti la schiena.
Ci pensasti su. -Le tue mani... Soprattutto quando mi tocchi. E i tuoi occhi, quando mi guardi così intensamente. E la tua bocca mentre mi baci in ogni punto del mio corpo... -La tua voce era diventata più bassa, dolce e sensuale, mentre le tue dita scorrevano sulla sua pelle, dentro e fuori dall'acqua schiumosa. Lui per tutta risposta cominciò a palpare i tuoi seni e il sedere, sfiorando l'interno delle cosce. Ti fece un piccolo succhiotto sul collo, facendoti rabbrividire dal piacere. Infilò le dita dentro di te, per scoprire una gradita sorpresa.
-Sei bagnata sia dentro che fuori, bricconcella. Così me lo fai diventare duro in tre secondi, lo sai? -Sorrise.
Gli facesti la linguaccia, mordendoti piano il labbro inferiore. Non aspettavi altro.
Il suo membro era aumentato di dimensioni, alzandosi ritto contro le tue cosce.
-Fammi stare sopra, ti prego! Sai che lo adoro... -Gemette lui.
-Va bene, ma solo perché anche io amo quando hai tu il comando!
Era fantastico sentirlo dentro di te, spingere avanti e indietro, sussurandoti dolci parole su quanto fossi bella e quanto gradisse vederti così: fradicia, spettinata, tremante, mentre sussultavi e godevi. John non era da meno, provava un piacere immenso al pensiero di essere lui ad averti, la sua dea. E di averti ridotta ad un piccolo disastro. Ma eri il suo disastro, che concedevi a lui e a lui soltanto. E quanto lo eccitava questo privilegio, nonostante passassero gli anni! Ogni cosa di te lo affascinava, ogni dettaglio. Ti amava come se fosse stato ancora il primo giorno, anche se il lavoro gli impediva di essere presente a casa.
-Ah, sì John, continua così! S-sì, sì, sì! Oddio, sì! -Stavi quasi urlando.
L'orgasmo ti pervase, facendoti tremare.
-Io non ho ancora finito, però! Manca poco dai, resisti ancora un pochino. Voglio venirti dentro...
In effetti fu solo questione di poche decine di secondi per sentire i suoi gemiti mentre ti riempiva con il suo sperma, che fuoriuscì in alcuni punti, disperdendosi nella vasca.
-Non mi avevi detto che volevi un altro bambino?
-Sì... Te ne sei ricordato... -Mormorasti, baciandolo dolcemente sulle sue morbide labbra. -È stato così bello... Ma adesso dovremmo pulirci per davvero, siamo più sporchi di prima!
-Hai ragione amore. Cambiamo l'acqua, o facciamoci una doccia veloce.
La doccia sembrò un'alternativa più valida.

Puliti e profumati, vestiti con i vostri pigiami, vi infilaste sotto le soffici coperte del lettone a baldacchino, stretti l'uno tra le braccia dell'altra.
-Alla fine lo champagne non lo abbiamo bevuto.
-Io sto bene così. Ho già bevuto fin troppo oggi. Teniamolo per qualche altra occasione speciale.
John ti accarezzò la tempia, baciandoti la fronte, il naso, le guance ed infine la bocca. -Ti amo così tanto... Buon anniversario, tesoro mio. Cento di questi giorni.
-Buon anniversario, Johnny. E mille di queste notti. -Rispondesti, stringendolo ancora più forte nell'abbraccio.

John Deacon: raccolta di One Shots Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin