Secondo Giorno

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Aprii gli occhi verso le tre del mattino perché sentii Alvin agitarsi nel letto, accesi la luce preoccupatissima.
"Amore, calmati. Sono qui" lui sgranò gli occhi e mi abbracciò fortissimo, era sudato mezzo.
"Ti cambio" lui annuì e così mi alzai dal letto e lo feci sedere, lo spogliai e lo asciugai.
"Ma per te sono ancora bello?" Lo guardai negli occhi e annuii baciandogli la fronte.
"Certo amore, ora ti vesto" sussurrai piano e gli misi una maglietta e dei pantaloni, si mise a letto e mormorò:
"Ti amo" sorrisi triste e lo coprì per bene, mi misi sotto le coperte e lo abbracciai.
"Ora dormi" lui annuì stanco e si addormentò.

Sospirai guardando il soffitto e mi alzai dal letto, andai in bagno per farmi una doccia e poi mi cambiai mettendomi un paio di pantaloni e una maglietta del mio fidanzato.
Scoppiai a piangere accasciandomi alla porta e mi presi la testa tra le mani.
Sentii qualcuno bussare e così mi alzai velocemente e aprii asciugandomi le lacrime.
"Ciao Amanda" lei mi sorrise triste.
"Ti ho sentita piangere e così sono venuta"
"Si .. io..." scoppiai di nuovo a piangere e la abbracciai fortissimo singhiozzando.

Mi portò in cucina e mi preparò una tisana per calmarmi, la ringraziai mordicchiandomi le labbra e la bevvi.
"Tesoro, come stai?" Stavo malissimo, ma non volevo farla preoccupare anche per me.
Non volevo preoccupare nessuno, così scossi la testa ma lei mi guardò inarcando un sopracciglio e mormorò:
"Sei una bravissima ragazza, Mia"
"Non è valso molto essere una brava ragazza, se suo figlio si è drogato e sta per morire" le parole mi uscirono di bocca come un razzo non riuscendomi a fermare in tempo, lei mi guardò e sospirò passandosi una mano tra i capelli.
"Mi dispiace.. io.. scusa" lei mi abbracciò cullandomi e mi baciò la fronte.
"Vai pure a letto" annuii e le augurai la buonanotte, me ne andai in camera.

Alvin dormiva, come un piccolo angelo.
Tremai accarezzandogli i capelli e piano piano la notte passò ma non mi addormentai più.

Appena si svegliò, mi guardò sorridendo e mi accarezzò una gamba.
"Ehi, hai dormito?" Annuii baciandogli la fronte e lo aiutai a mettersi sulla sedia a rotelle.
"Tu hai dormito come un angioletto invece"
Lui ridacchiò e poi tossì come un pazzo, cercai di calmarlo e gli sorrisi.
"Andiamo giù tesoro" Portai Alvin giù, sua madre stava bevendo un caffè e suo padre stava leggendo il giornale.
"Buongiorno mondo" esclamò il mio ragazzo, sua madre ci sorrise triste e domandò a Malcom:
"Lo accompagni tu a farsi la visita, Malcom?"
"Certo" la risposta sorprese Alvin che commentò ironico ridendo sadico:
"Ma come? Non hai paura che ti vedano con un malato schifoso?"
"Stai zitto e basta" disse suo padre.
"Ha la visita alle 10" disse Amanda.
Guardai Alvin e gli accarezzai le nocche.
"Amore, io devo andare a scuola" ammisi.
"Non ci vado se non vieni tu con me" mi rispose lui guardandomi preoccupato.
Gli accarezzai una guancia e mormorai piano piano:
"Alvin, faccio le prime due ore e vengo con voi, okay?" Lui annuì calmandosi.
"Si"
"Ci vediamo dopo Mia" mi salutò Malcom.
"Mi porti in camera prima di andartene?" Mi pregò Alvin ma scossi la testa e gli accarezzai i capelli e mormorai:
"C'è la partita amore, guardatela un po' okay?"
"Okay" mormorò facendomi sorridere e così gli baciai una guancia e me ne andai.

POV ALVIN
Mio padre accese la televisione andando in salotto, sospirai e mia mamma mi portò con lui, mi baciò la testa.
"Ti porto una coperta" si offrì mia madre.
"No mamma, grazie. Sto bene così" in quel momento stavo bene, mio padre si mise seduto sul divano e guardammo la televisione, era un silenzio normale.

Tossii schiarendomi la voce.
"Tutto bene?" Mi chiese, come se davvero gli importasse di come mi sentissi.
"Si, tutto bene" risposi annuendo e così continuammo a guardare la televisione.

Dopo qualche minuto sentii come se avessi freddo ma non ne avevo e cominciai a tremare, il mio corpo stava tremando velocemente, mi succedeva da qualche giorno ma non riuscivo a smettere di farlo.
Mio padre mi guardò preoccupato.
Mia madre corse da me e mi posò le labbra sulla fronte.
"Alvin, sono qui" la abbracciai scoppiando a piangere come un bambino.
Rimasi lì per qualche minuto, finché mia madre disse:
"Io vado a lavoro .. tienilo d'occhio" avvisò mio padre andando via.
Mi asciugai le lacrime e poi guardammo la
televisione, sentii un fortissimo mal di pancia e mugolai dopo un po' e sussurrai pianissimo:
"Devo andare in bagno"
Mio padre si alzò, mi dava fastidio chiedergli le cose ma dovevo farlo, mi portò in bagno e mi tirai su ma non avevo più forze di fare niente, gli caddi addosso e lui mi tenne.
Volevo piangere, ma non ci riuscivo più.
Mi mise sul wc e mugolai, mi faceva malissimo la pancia, mio padre mi stava tenendo così non potevo cadere.

Dieci giorni di te e di me Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon