"..un difetto ambulante.."

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"Sei un errore, un difetto ambulante e mi fai schifo. Sei malata, stammi distante"

Sinceramente mi ha fatto così male?
No, direi di no...
Mi ha demotivata?
Si, a livello mentale soprattutto.
Mi ha reso una persona migliore?
Non saprei sinceramente, ma mi ha cambiata. Mi ha reso più forte.

Ora, non sono qui a raccontarvi il come, il quando e il perché della mia vita ma solo la parte che mi ha fatto male, quella che mi ha distrutto a tal punto da non farmi provare più emozioni.

Era la mattina del 18/12/2002 quando mia madre mi diede alla luce. Dopo giorni dopo le dissero che la sua piccola bambina, per la quale aveva lottato, stava morendo.
Ebbene sì! Sono nata con un problema cardiaco che mi ha portata a subire un intervento chirurgico appena nata.. bel modo di venire al mondo, no?
Ma non è questo il periodo brutto della mia vita, né tanto meno quando venivo bullizzata a scuola o quando i miei amici facevano buon viso a cattivo gioco solo per le cose che avevo.
Il periodo che mi ha distrutto si collega ad una sola persona.

In prima superiore decisi di cambiare, di non farmi più sottomettere dagli altri o di farmi usare. Scuola nuova, vita nuova. Buoni propositi, no?
Neanche un mese dopo l'inizio della scuola conobbi un ragazzo. Era più grande di me di due anni, io 14 lui 17. Io piccola l'io grande. Io vittima lui mostro.
Beh vi posso dire che appena scoprì della mia malattia mi disse solo una cosa, quella cosa che ci uccise entrambi.. quella cosa di cui si darebbe pentito pochi mesi dopo. Quelle parole che gli si ritorsero contro.
Mi disse che ero un errore, un difetto ambulante, che gli facevo schifo.
Ma dopo un mese da quella discussione, nel quale non lo avevo visto, venne da me in lacrime.

Era malato di cancro al quarto stadio.
Mi chiese di aiutarlo ed io, da brava stupida incosciente quale ero, accettai.
Poco tempo dopo ci mettemmo persino insieme. Si fece perdonare per tutte le cose brutte che mi aveva detto all'inizio e mi regalo forse la cosa più importante della mia vita.
Il suo sorriso.
Pochi mesi dopo, precisamente il 21/02/2016, se ne andò, lasciandomi sola ad affrontare tutto, nonostante mi avesse promesso che non se ne sarebbe andato...

Forse è vero quello che si dice in giro, forse sono proprio le persone a cui vogliamo bene, a cui saremo tutti il nostro mondo, che ci deludono, che ci uccidono.
Ora sono andata avanti, ma vi assicuro che nonostante io fossi solo una nanetta imbranata, avevo visto la felicità nella mia vita è, anche se per poco tempo, l'avevo adorata.

Ognuno di noi merita di essere qualcosa per qualcuno.
Ognuno di noi merita di essere amato, anche se per poco, anche se in modo sbagliato.
E io, ora che sono un po' più grande di allora, ve lo posso urlare.
La vita è una continua sfida, bisogna solo ingannarla per andare avanti, superare gli ostacoli, anche se fanno schifo e ci fanno male.
Io so cosa vuol dire stare male, il dolore è parte di me purtroppo.. anche nelle mie storie è presente ma non me ne vergogno. Quel dolore, che provo anche oggi, mi ha reso una guerriera e ne sono fiera.

sofiacompri02

Il potere delle parole [libro di condivisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora