Capitolo 12: "solo soldi"

3.8K 270 1
                                    

Singhiozzo dopo singhiozzo.
Lacrima dopo lacrima.
Io resto fermo. Straziato da quel dolore, da quel amore che non credevo di provare. Da un amore che di amore non si tratta, visto che il mio amato, non mi ama.~

Non so da quanto tempo sono rannicchiato ai piedi del mio letto, so solo che fuori si sta facendo buio.
Sento bussare alla porta.
Non mi muovo, non voglio vedere nessuno.
Con insistenza sento il continuo rumore del bussare alla porta.
-Jungkook sei lì?- mi chiede l'unica persona che non voglio vedere. Taehyung.
Decido di non rispondere.
-hyung so che sei lì dentro, me l'ha detto Nora- continua lui.
Impreco a sottovoce, ma Nora i cavoli suoi proprio non se li fa?
-stai dormendo?- chiede lui continuando a parlare dall'altro capo della porta.
-vabbè in questo caso ti sveglierò- dice lui iniziando a bussare con insistenza, intonando una canzoncina brutta e monotona.
-sveglia sveglia sveglia svegliaaaaa~- canta lui.
Dio dammi la pazienza nel sopravvivere a tutto ciò. Svogliatamente mi alzo dal pavimento e mi avvio verso la porta.
La apro lo vedo sorridente ma subito quel sorriso si spegne alla mia vista, forse per il mio aspetto, credo di avere ancora gli occhi rossi e gonfi, poi quando piango le mie guance si colorano di una rara sfumatura di rosso carmino.
-Kookie ti senti bene?- chiede lui accigliandosi
-ah perché ti interessa?- chiedo io facendo trasparire fin troppo dolore
-ehm... Cosa, cosa intendi? Certo che mi interessa- dice lui annuendo con il capo
-si, certo, ho visto come ti interesso, ti fai pagare per stare qui- sputo io acido
-chi te l'ha detto?- chiede lui stringendo i pugni
-quelli che ti pagano- dico quasi in un sussurro sentendo il mio cuore stringersi in una morsa dolorosa
-Jungkook ascolta- inizia lui ma non lo faccio finire
-no hai ragione fatti pagare, tanto siamo qui insieme solo per far riappacificare le nostre due nazioni non è così? Vero?!- ringhio io lasciando che qualche lacrima solchi di nuovo il mio viso

-Jungkook quei soldi io- dice lui ma lo blocco ancora
-

non me ne fotte un cazzo di quei soldi tieniteli- dico stringendo il manico della porta per chiuderla, ma lui la blocca con il piede
-non ho accettato quei dannati soldi!!!- grida lui
-sono venuto qui perché lo volevo non sono qui perché mi hanno costretto- continua lui.
Io resto paralizzato.
Fisso solo il suo piede che ferma la porta.
-ti prego fammi entrare, così ti spiego- dice lui con fare implorante.
Aspetto qualche istante per poi, ancora con le lacrime agli angoli degli occhi, faccio entrare Tae nella mia camera.
Subito Camilly Billy si avvicina a lui.
Dopo averle lasciato qualche carezza si siede al bordo del mio letto, picchiettando con la mano lo spazio vicino a lui, facendomi cenno a sedermi.
Con una smorfia contrariata mi siedo.
-allora- prende parola
-sarà una lunga chiaccherata- dice sospirando

SPAZIO CHE NESSUNO SI CAGA:
CIAO!
ALLORA SONO STANCHISSIMA, MI DISPIACE DI AVERVI FATTO ASPETTARE COSÌ TANTO...
LA SCUOLA MI STA MASSACRANDO E PURTROPPO LE VERIFICHE NON SONO ANCORA FINITE (PREGATE PER ME CHE DOMANI HO LA VERIFICA DI SCIENZE SU I MITOCONDRI E ALTRE ROBE E NON NIENTE)
BENE ORA VADO A DORMIRE!
BUONANOTTE!!!!




Don't hurt meWhere stories live. Discover now