Capitolo 15: "scuderie"

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-ah Jungkook- dice lui aprendo le sue mezzelune facendo dischiudere anche le mie.
-lo sapevi che profumi di vaniglia?-~

Jungkook's pov

Mi sveglio, apro un occhio ma che richiudo subito per la troppa luce mattutina.
Lentamente apro entrambi gli occhi, e dopo un po' mi abituo alla luce accecante di questo venerdì mattina.
Guardo dalla parte del letto in cui ha dormito Tae, i capelli spettinati gli ricadono sugli occhi in maniera dolce, dalla bocca leggermente escono alcuni sbuffi d'aria.
Rimango a guardarlo finché un occhio e poi anche l'altro si aprono incorniciando il suo volto perfetto.
Rimaniamo a guardarci fino a che lui non esibisce un suo meraviglioso sorriso.
-mi stavi guardando dormire?- mi chiede lui con un sorrisino malizioso
-no, stavo guardando il tuo cuscino- mi difendo io
-seh, stavi guardando proprio il cuscino- mi riprende lui sedendosi.
-allora andiamo a fare colazione?- chiedo alzandomi dal letto
-si, va bene, vado a cambiarmi e arrivo- dice Tae uscendo definitivamente dalla stanza.
Io colgo l'attimo per cambiarmi e vestirmi in modo adeguato per poi uscire dalla camera da letto.
Appena esco noto Taehyung chiudere la porta della sua stanza per poi con un sorriso avvicinarsi vicino a me.
-sei pronto?- gli chiedo con un sorrisino
-si,  andiamo pure- dice lui ricambiando il sorriso.
Arrivati in sala da pranzo ci avviciniamo verso la tavola (come sempre) imbandita.
-mmh che buon odore!- dice lui allargando il suo sorriso quadrato
-hai ragione- dico prendendo posto su una sedia poco lontana da me.
Entrambi iniziamo a mangiare.
Scambiamo qualche chiacchiera e ridiamo pacificamente.
Dopo aver mangiato con gusto la colazione ci siamo avviati verso le scuderie.
-dai! Dove stiamo andando?!- chiede lui ignaro delle mie intenzioni
-Tae lo vedrai! Abbi pazienza, siamo  quasi arrivati- lo incalzo io.
Dopo qualche minuto arriviamo e lui subito corre incontro ai cavalli.
-che belli!!!!- dice lui con entusiasmo
-scegline uno- dico con un sorriso
-a parte lui- dico avvicinandomi al mio cavallo
-è tuo quello?- chiede lui con fare bambinesco
-in verità sono tutti miei- dico ridacchiando
-ma ho afferrato il concetto, si questo è il mio cavallo, lo cavalco da tipo... Sette anni- dico accarezzandogli il muso nero
-ohh capisco- dice lui annuendo e guardando con costanza un cavallo bianco.
Subito si avvicina a quest'ultimo
-ciao bellissima- dice lui accarezzando l'animale
-come fai a sapere che è una femmina?- chiedo alzando un sopracciglio
-segreti del mestiere- risponde lui facendomi l'occhiolino
-okay non voglio più saperlo- dico io alzando le mani in segno di resa.
- possiamo andare a fare una passeggiata?- chiede lui con un sorriso sornione
-beh siamo qui per questo- dico ridendo
-ah okay- dice lui grattandosi la nuca imbarazzato.
Prende il cavallo e lo fa uscire dal box
-come si chiama il tuo cavallo?- chiede lui accarezzando la criniera del bianco destriero
-Thunder- rispondo dando una carota al mio animale
-ah che nome scontato- dice lui con una smorfia contrariata
-come scusa? È un nome stratosferico!- dico io guardandolo con le sopracciglia corrucciate
-... È un cliché, è un nome comunissimo- risponde lui salendo in sella al cavallo.
-bah a me piace- dico compiendo la sua stessa azione
-quindi dove andiamo?- chiede lui con un sorriso.
-andiamo dove ci porta il vento- rispondo io lasciando che il cavallo corra spensierato.

SPAZIO CHE NESSUNO SI CAGA:
OKAY, ODIATEMI PURE
NON AGGIORNO DA SETTE ANNI E MI DISPIACE
VERAMENTE LA SCUOLA È SOFFOCANTE E MI SA CHE DOMANI PRENDERÒ PURE PICCONE IN DIRITTO
VOGLIO MORIRE.
MI SCUSO PER EVENTUALI ERRORI GRAMMATICALI 💜

Don't hurt meOnde as histórias ganham vida. Descobre agora