CAPITOLO 43

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LORENZO

Appena Teo ferma la macchina corro all'interno dell'ospedale e cerco il reparto in cui c'è Marghe. Matteo mi segue a ruota. Trovo Fra seduta nel corridoio insieme a Daniele. Lui la sta abbracciando e lei piange. Mi guarda con due occhi rossi e gonfi per il pianto.

  - Qual'è la stanza di Margherita?- chiedo.

  - È lì dentro, ma non lasciano entrare nessuno- dice Daniele indicando la porta davanti a noi.

  - Io devo vederla comunque- dico e tento di aprire la porta, ma è chiusa a chiave. Mi allontano da loro e cerco un dottore.

  - Senta, voglio entrare in quella stanza e vedere Margherita- dico con tono minaccioso al primo dottore che vedo passare.

  - Mi dispiace, nessuno può vederla. Prima dobbiamo farle un operazione.

  - Che genere di operazione?- chiedo.

  - Ha subito dei danni al cervello- spiega lui.

  - È un'operazione complicata?- chiedo preoccupato.

  - Se non andasse a buon fine potrebbe

  - Potrebbe?- chiedo

  - Potrebbe anche morire- dice lui tranquillo.

  - L'unica ragazza che io abbia mai amato in vita mia è chiusa la dentro. Rischia di morire e voi non mi lasciate starle vicino- grido pieno di rabbia. Alcuni pazienti si affacciano dalle loro stanze per capire che cosa sta succedendo. Matteo mi raggiunge.

  - Mi dispiace, sono le procedure

  - Le procedure? Non mi interessa, se lei muore io muoio con lei. Lo vuole capire?- grido ignorando i curiosi. Sento Teo che mi appoggia una mano sulla spalla. Lo scosto violentemente ed esco dall'ospedale. Per fortuna non mi segue. Ho bisogno di stare da solo. Tiro un pugno ad un albero e mi sbuccio le nocche. Che vita di merda. Quando tutto va nel verso giusto deve sempre succedere qualcosa. Mi siedo su una panchina nel giardino dell'ospedale e inizio a piangere. Non mi importa se la gente mi vede. L'unica cosa che voglio è avere lei al mio fianco. Marghe, amore mio, ti prego resisti. Tu sei forte ce la puoi fare. Do sfogo alla mia rabbia e alla mia tristezza piangendo come non ho mai fatto in vita mia. Dopo un quarto d'ora circa Teo mi raggiunge. Si siede da parte a me e dopo alcuni istanti mi dice- Stanno preparando la sala operatoria. Il dottore ha detto che fra un'ora la opereranno. Se vuoi la puoi vedere fra una ventina di minuti quando andranno a prenderla per spostarla nella sala operatoria.

Ci alziamo dalla panchina e torniamo all'interno dell'ospedale. Come mi ha detto Teo alcuni infermieri trasportano Marghe su una barella. È molto pallida e ha un tubo d'ossigeno all'interno del naso. Stringo i pugni per resistere l'impulso di stringerle la mano. Gli infermieri la portano lontano dalla nostra vista. Tremando mi siedo su una poltroncina in fianco a Francesca.

  - Tranquillo, ce la farà- dice Teo cercando di consolarmi. Annuisco, ma non dico nulla. Restiamo tutti in silenzio per minuti o forse per ore. Nessuno ha voglia di parlare.

Ti amo ma non possoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora