Capitolo 11

4.4K 193 38
                                    


Stronzo, insensibile e stupido.
Questi sono gli aggettivi giusti per descrivere il mio ragazzo o forse il mio bambino.

È mattina presto E non ho voglia di alzarmi per andare a lezione, sono sicura che incontrerò o Ron o Draco...

Draco...

No Hermione No, no no e ancora no.
Non-pensare-a-lui.
È soltanto un altro imbecille con cui hai a che fare.

Da ora in poi cambierò atteggiamento.
Adesso la carissima e gentilissima Hermione Granger diventerà cattiva, oh sì...

Mi alzo e vado a lavarmi, subito dopo metto la divisa.
Vado davanti lo specchio e fisso il mio riflesso.
La divisa mi fa sembrare una suora.
Con un incantesimo accorcio la gonna un po' sopra al ginocchio, levo due bottoni dalla mia camicia facendo intravedere un po' di petto e mi rinchiudo di nuovo in bagno.

Prendo la pochette dei trucchi di Ginny è inizio a truccarmi.
Metto un po' di matita, il mascara, copro alcuni punti con il fondotinta e infine aggiungo un tocco di colore alla mia bocca con un lucida labbra

Esco dal bagno e ritorno davanti allo specchio fissando ancora una volta il mio riflesso.
Sono cambiata, non sono l'antipatica mezzosangue so-tutto-io Granger, adesso sono come tutte le ragazze della scuola. Sembro una puttana.

Smetto di pensare a tutto questo, prendo la borsa ed esco dalla stanza per andare a colazione.

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Appena varco la soglia della Sala Grande tutti quanti, e dico tutti quanti, iniziano a fissarmi con gli occhi sbarrati e la bocca aperta dallo stupore.
Mi sento in imbarazzo ma non devo cedere al mio carattere buono.

Il mio sguardo finisce sul tavolo di Serpeverde e mi accorgo che Pansy Parkinson, Astoria e Daphne Greengrass ridono per come sono conciata mentre Theodor Nott, Blaise Zabini e... e... Draco Malfoy... mi mangiano con gli occhi, in particolare uno di loro tre... Draco.

Inizio a fissarlo nei suoi occhi gelidi e subito rabbrividisco.
Non vedo quegli occhi da molto tempo... mi mancavano...

Hermione avevi detto che oggi saresti cambiata. Non-farti-abbindolare-da-lui

Smetto di guardare quel tavolo e i miei occhi puntano il tavolo di Grifondoro.
Harry, Ron e tutti gli altri Grinfondoro sono sotto shock mentre Ginny sorride vedendomi con questo nuovo look.

Decido di andarmi finalmente a sedere per cominciare a mangiare.
Mi siedo e Ginny spinge Ron e Harry per sedersi accanto a me e avere delle spiegazioni.
Mi preparo psicologicamente.

"E tu chi saresti?"

"Sono una nuova ragazza"

"Hermione come mai tutto questo?"

"Te l'ho detto Ginny, d'altronde anche tu avevi provato a cambiarmi in questo"

E subito indico i miei vestiti e il mio trucco.

"Già ma non sapevo che..."

"Shhh... adesso basta Ginny... la vecchia Hermione non c'è più. Ti presento la nuova Hermione. Adesso, posso mangiare?"

Mi guarda scioccata e dondola la testa per dirmi un sì.

"Grazie"

Comincio a mangiare quando un pel di carota mi prende il polso e mi chiama.

"Hermione... sei... davvero tu..."

"Certo Weasley perché non dovrei essere io?"

"Perché tu non sei così. E poi, Weasley? Da quando siamo passati ai cognomi?"

Sento la rabbia assalirmi e quindi butto il cucchiaio per aria, afferro la camicia di Ron e avvicino il suo viso al mio, sempre tenendo quel poco di distanza.

"Da quando tu hai preferito abbandonarmi in quella stanza"

Lo fisso negli occhi arrabbiata più che mai.
Lui è impaurito, lo si può vedere dal suo respiro accelerato.

"Adesso fammi mangiare"

Lo strattono dalla mia presa e ricomincio a mangiare.
Con la coda nell'occhio vedo che tutti hanno assistito alla scena e hanno nuovamente gli occhi sbarrati e la bocca aperta.
Solo i Serpeverde si distinguono dal mondo intero, stanno ridendo per quello che è accaduto.

Finita la mia colazione mi alzo, prendo la mia borsa e sculettando leggermente esco dalla Sala Grande per andare a lezione e a ragionare sul fatto accaduto pochi minuti fa, ma mentre stavo per entrare qualcuno mi prende per il polso e mi sbatte al muro, e chi sarebbe il pazzo da fare queste cose? Draco Malfoy ovviamente.

"Ma chi si rivede, Draco Lucius Malfoy. Ti sono mancata furetto?"

"Non sei in te Granger"

"Ho la testa apposto stai tranquillo Malfoy"

"Da quando siamo passati ai cognomi?"

"Oh santo Merlino perché mi fate tutti questa domanda straziante?"

"Parla... ORA"

"Hey abbassa i toni con me Malfoy"

"Tu non sei nessuno"

"Mi fai schifo"

E subito gli sputo in faccia.

"Piaciuto il regalino Malfoy?"

Lui più incazzato che mai mi prende e mi risbatte al muro con più violenza.
Mi ha fatto male, molto, ma non devo essere debole davanti ai suoi occhi.

"Piaciuto il regalino Granger"

"Carino ma... sei debole. Stai perdendo colpi Malfoy. Che c'è... tuo padre per caso ti ha obbligato a sottometterti a un altro Signore Oscuro?"

"STAI ATTENTA A QUELLO CHE DICI SU MIO PADRE GRANGER"

"Cioè dovrei parlare bene di un... di un... Mangiamorte? Dovrei parlare bene di un padre che ha obbligato il figlio a diventare uno scagnozzo di una palla senza naso? Dovrei parlare bene di un padre che ha avuto per figlio un bastardo come tutti gli altri.
Si... perché tutti voi... tutti voi esseri maschili... siete solo dei bastardi"

"Sta zitta Mezzosangue"

"Oh che paura"

"ZITTA"

"Mi fai schifo stupido figlio di Mangiamorte"

"E TU SEI SOLO UNA PUTTANA!"

Silenzio... ecco quello che si sentiva...
Quello stronzo mi ha appena soprannominata Puttana.

"Granger... tu non sei così... smettila di assomigliare a tutte quelle sgualdrine che traboccano in questa scuola... tu sei più di una di loro."

Draco lascia le mie spalle mi guarda un'ultima volta negli occhi e se ne va via.

Stay Away From Me, GrangerWhere stories live. Discover now