Capitolo 1

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Marinette si trovava come sempre nella sua sala comune a studiare con la sua amica Alya. Dopotutto erano pur sempre Corvonero. Marinette non poteva credere che tutto ciò fosse successo davvero. Lei una maga? Spesso pensava di essersi sognata tutto e che da un momento all'altro si sarebbe risvegliata nella sua cameretta, a casa sua. Ma ovviamente era davvero una maga, non l'aveva di certo sognato.
Si era fatta l'ora di cena, quindi le due amiche decisero di avviarsi verso la Sala Grande per cenare insieme al loro tavolo. Avevano appena iniziato a mangiare, quando ad un certo punto si avvicinarono a loro due Serpeverde, Adrien e Nino. Adrien era il figlio di uno dei più potenti maghi dell'epoca, Gabriel Agreste. È biondo, ha gli occhi verdi ed è famoso in tutta Hogwarts per essere stato con quasi tutte le ragazze della scuola. Ovviamente da questo elenco Alya e Marinette erano escluse. Infatti quest'ultima aveva una concezione completamente diversa dell'amore; non era mai stata fidanzata e non lo sarebbe mai stata fino a quando non avesse trovato la sua anima gemella. Praticamente l'opposto di Adrien, che pensava che l'amore fosse un sentimento inutile, che faceva solo soffrire. Lui non aveva mai provato questo sentimento, così come era da molto che nessuno lo provava per lui. Sua madre era morta durante la prima guerra magica e suo padre era freddo e insensibile e non gli trasmetteva neanche minimamente quell'effetto paterno di cui invece avrebbe avuto bisogno. Pure le numerose ragazze che aveva avuto non lo amavano, ma stavamo con lui solo per i soldi e per la fama.
Dopo diversi secondi che Adrien guardava Marinette con la sua solita aria altezzosa e superiore, le rivolse la parola:
«Hey secchiona, pure oggi tutto il giorno sopra i libri?»
«Di certo quello che ho fatto non è affar tuo!»
«Non parlarmi con questo tono, ragazzina, non ti permettere»
«Io mi rivolgo a te come mi pare e piace! E ora se non ti dispiace vorrei mangiare, quindi addio!»
Marinette non era una ragazza sfrontata o antipatica, anzi, era sempre dolce e gentile con tutti, eccezion fatta ovviamente per Adrien. Quel ragazzo riusciva veramente a tirar fuori il peggio di lei.
Durante questo breve scambio di battute, Nino e Alya non avevano ribattuto, ma, come sempre, si erano limitati ad assistere. Nessuno dei due condivideva i continui litigi tra i loro due amici, ma purtroppo non c'era niente da fare. Erano entrambi molto testardi e niente e nessuno sarebbe riuscito a far cambiare loro idea. Così si vedevano costretti ad assistere, fingendo disprezzo l'uno verso l'altro. Fingevano perché in realtà i due erano amici: avevano moltissime cose in comune e si trovano bene insieme. Ovviamente non potevano parlare della loro amicizia con Adrien e Marinette, che sicuramente non l'avrebbero approvata. Quindi erano costretti a vedersi sempre di nascosto e a trovarsi ogni volta delle scuse per potersi allontanare. Ma a loro andava bene così.

Adrien non trovando niente da ribattere decise di andarsene, come sempre, trascinando con sé Nino, e andarono a sedersi insieme al tavolo dei Serpeverde, la loro casata. Nel frattempo Alya stava facendo la sua solita ramanzina a Marinette:
«Quando la smetterai di litigare con lui continuamente? Dacci un taglio, questo tuo atteggiamento non ti porterà da nessuna parte!»
«Ma Alya, è lui che ha cominciato! Io mi sono semplicemente difesa»
«Va bene, questa volta potresti anche avere ragione, ma tutte le altre?»
A questo punto fu Marinette a non aver niente da dire. Non capiva perché avesse questo atteggiamento solo con lui; sotto sotto avrebbe voluto smettere e magari diventarci pure amica, ma era troppo orgogliosa anche solo per pensarlo. Comunque Alya decise di non insistere e la cena proseguì tranquilla. Finito di mangiare uscirono dalla Sala Grande per raggiungere la sala comune, ma nel corridoio si imbatterono nuovamente in Adrien e Nino.
«Ti auguro sogni orribili, mocciosa» le disse lui.
«Vorrà dire che allora stanotte sarai il protagonista dei miei sogni»
Marinette odiava quando lui la chiamava mocciosa o ragazzina, dopotutto lui era solamente un anno più grande. Lei aveva 15 anni e frequentava il quinto anno, mentre lui ne aveva sedici e frequentava il sesto.
Ancora una volta il ragazzo non ribattè e la conversazione terminò lì. Le due coppie si diressero ognuna per la sua strada. Per tutto il tragitto sia Marinette con Alya, sia Adrien con Nino si lamentarono continuamente del fatto di dover sopportare l'altro ancora per altri due anni.

Il giorno seguente entrambi i ragazzi avevano lezione di incantesimi, dunque si sarebbero dovuti incontrare ancora. Questo era un evento straordinario: facendo parte di anni diversi, difficilmente si ritrovavano a lezione insieme. Non appena tutti gli studenti furono arrivati, subito Flitwick spiegò loro cosa avrebbero fatto quella mattina:
«Bene ragazzi, oggi impareremo l'incantesimo Confundus, che come sapete serve per confondere una persona per un breve periodo di tempo, durante il quale il malcapitato non riesce a ragionare lucidamente e fa azioni di cui non è consapevole. Vorrei che oggi lavoraste in coppie. Ovviamente farò scegliere a voi il vostro compagno. L'importante è che per la fine della lezione tutti sappiate padroneggiare questo incantesimo. Buon lavoro!»
Subito tutti si precipitarono a scegliere un compagno, ad accezione di Marinette, che rimase sola in disparte. A causa della sua timidezza, infatti, la ragazza non si era fatta molte amiche. L'unica con cui aveva legato parecchio era stata Alya, che in quel momento era a lezione di trasfigurazione. Si stava già rassegnando a lavorare da sola anche quella volta, quando successe una cosa inaspettata. Adrien le si avvicinò e le disse:
«Senti, non è che ti andrebbe di lavorare in coppia con me?»
Marinette non potè credere a ciò che aveva sentito. Adrien Agreste, il suo acerrimo nemico, veniva a chiedere proprio a lei se volesse lavorare con lui? "Tra l'altro qui a lezione è pieno di ragazze molto più carine e simpatiche di me. Tutto ciò è troppo strano per essere vero, ci deve essere qualcosa sotto" pensò lei.
«Senti Agreste, fammi capire, perché di tanta gente proprio a me lo stai chiedendo?»
«Semplice, sei l'unica di questo branco di ragazzine che ha un po' di sale in zucca. E non lo prendere come un complimento per te, sia chiaro, ma come un insulto per loro!»
In realtà la vera motivazione era un'altra. Non l'avrebbe ammesso neanche sotto tortura, ma quando aveva visto Marinette da sola in un angolo, costretta a fare per l'ennesima volta il lavoro da sola gli si era stretto il cuore e aveva deciso di intervenire. Ovviamente aveva mascherato le sue vere intenzioni dietro la sua solita maschera di arroganza. Lei lo conosceva appena e tra loro c'era un odio reciproco, non avrebbe certo mostrato a lei questo suo lato in modo che poi lei lo raccontasse a tutta la scuola. Anche perché da quando era morta sua madre aveva promesso a se stesso che non sarebbe più stato quello di una volta e si era costruito questa corazza.
«Accetto solo perché poi potrò prenderti in giro per le idiozie che farai da confuso» gli rispose lei.
Detto questo i due iniziarono ad esercitarsi, dapprima con la postura e poi con la giusta pronuncia della formula dell'incantesimo. Marinette ovviamente fu la prima a finire e decise di provarlo immediatamente sul compagno.
«CONFUNDO!»
Non appena ebbe scagliato l'incantesimo contro il compagno, egli iniziò ad avvicinarsi alla compagna. Continuò ad avanzare, fino a quando le si fu stagliato davanti. La fissò dritta negli occhi e avvicinò lentamente il suo volto a quello della ragazza. I loro visi erano a un soffio di distanza e Marinette sentiva il respiro di Adrien sul collo...

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