Capitolo 4

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«Non saprei dirti, ma ogni volta che ti guardo negli occhi mi sembra di averti già visto prima» le disse lui
«È ovvio che mi hai già visto, facciamo la stessa scuola e ci "conosciamo da anni"» rise lei
«Non intendevo dire questo, ma non importa, sarà sicuramente una mia impressione. Bene, andiamo a cenare?»
Detto questo la prese per un braccio e iniziò a correre, trascinandola per tutto il castello, fino a quando non arrivarono alle cucine.
«Che ci facciamo qui Adrien?» gli domandò la ragazza
«Beh, mi pare ovvio! Sai, quando non ho voglia di andare in Sala Grande a cenare o semplicemente mi viene fame a quest'ora vengo sempre qui e gli elfi mi riempiono sempre di cibo buonissimo. Vieni, entriamo!»
Come anticipato da Adrien i due furono accolti dagli elfi nel migliore dei modi e mangiarono a più non posso. Finito di mangiare ringraziarono e salutarono gli elfi e si avviarono verso i loro dormitori.
«Grazie Adrien per questa bella serata! Io ora vado, buonanotte!»
«Buonanotte Marinette, a domani!»

La mattina seguente la ragazza si svegliò con un pessimo presentimento. Non riusciva a spiegarselo nemmeno lei: lo aveva e basta. Eppure come giornata si prospettava tranquilla: avrebbe avuto delle lezioni molto pesanti, sì, ma era pur sempre una Corvonero, non le avrebbero di certo pesato. Cercò di non pensarci per il momento, anche perché altrimenti sarebbe arrivata in ritardo alla lezione di trasfigurazione. Non appena entrò in aula la McGranitt prese parola:
«Buongiorno ragazzi! Oggi impareremo un incantesimo di fondamentale importanza: Reparifarge. Esso serve per annullare una qualsiasi trasfigurazione, completa o parziale che sia. Ricordate che le trasfigurazioni mal riuscite possono essere molto pericolose, dunque non sottovalutate l'utilità di questo incantesimo»
Una volta che la prof ebbe finito di spiegare come scagliare l'incantesimo, lasciò loro una decina di minuti per esercitarsi. Marinette ovviamente ci riuscì al primo tentativo.
Finita la lezione la ragazza decise di andare in dormitorio per riposarsi un po'. Tuttavia non appena entrò nella stanza una strana busta, appoggiata sopra al suo letto, attirò la sua attenzione. C'era scritto: "Alla figlia della γλαυκώπις". Marinette analizzò quegli strani simboli alla fine della frase, ma non riuscì a decifrarli. Decise comunque di aprire la busta per vedere cosa contenesse e scoprì che c'era solamente un foglio bianco, su cui era scritto:

"Entro il tramonto del solstizio d'estate quattro eroi alla chiamata dovranno rispondere e il loro destino compiere. Usa l'astuzia, figlia della γλαυκώπις, ricostruisci il tuo passato e realizza il tuo futuro. La chiave di tutto è in questa lettera"

Marinette appena finì di leggere spalancò gli occhi: "Chi diavolo ha lasciato qui questa busta e perché era sul mio letto?! Che poi quegli strani simboli sono inquietanti! Chissà che significato ha poi questo messaggio?"
Dopo una buona mezz'ora che Marinette si scervellava inutilmente, capì che non ce l'avrebbe mai fatta da sola. Tuttavia non sapeva a chi rivolgersi e inoltre la lettera parlava di due eroi, dunque avrebbe come minimo dovuto trovarli e magari parlarne con loro. Stanca ormai di pensare, la ragazza decise di andare a fare due passi per schiarirsi un po' le idee.

Adrien invece quella mattina era stato a lezione di pozioni, terminata la quale aveva deciso, come Marinette, di ritirarsi in dormitorio per riposare un po'. E con sua grande sorpresa trovò anche lui una busta sul letto, su cui era scritto "Al figlio dell'Ενοσίγαιος". Tuttavia la reazione che ebbe fu diversa: non si domandò chi l'avesse mandata o perché fosse lì, ma si precipitò subito ad aprirla. All'interno trovò anche lui un foglio, sul quale era scritto:

"Entro il tramonto del solstizio d'estate quattro eroi alla chiamata risponderanno e il loro destino affronteranno. E dopo che due di loro dal sonno si desteranno, per mano loro il mondo in trionfo o distrutto vedranno"

Dopo aver letto quelle parole Adrien fu colpito da un forte mal di testa, forte a tal punto che svenne dal dolore.

Marinette stava camminando per i corridoi di Hogwarts da più di mezz'ora ormai, ma non era ancora venuta a capo di niente. Scoraggiata aveva dunque deciso di tornare in sala comune, quando improvvisamente si inbattè in Adrien.
«Ciao Adrien, tutto bene? Hai una faccia strana...»
«Oh Marinette, giusto te cercavo! Hai per caso ricevuto una strana lettera oggi?»
«Ehm, sì, ma tu come lo sai?»
«Lo so perché ne ho ricevuta una anch'io! Probabilmente avrai capito, o meglio, ti sarai ricordata di cosa si tratta, no?»
«Ehm, io veramente non ne ho la più pallida idea. Perché, tu hai capito di cosa parla?»
«E-ecco, io, ehm, no, non lo so neanche io eheh» disse lui mentre con la mano si scompigliava i capelli, come era solito fare quando era imbarazzato.
Marinette trovò strano questo comportamento, ma decise di non chiedergli nulla: se avesse voluto gliene avrebbe parlato lui.
«Bene, potresti mostrarmi la tua lettera, così vediamo se sono uguali?» gli chiese lei
«Sì sì, certo» le rispose mentre prendeva la lettera dalla tasca della giacca
Adrien si sporse in avanti per poter vedere la lettera di Marinette, aspettandosi che fosse uguale alla sua, ma rimase stupito quando si accorse che si sbagliava. Soprattutto lo incuriosiva l'ultima parte, dunque chiese alla ragazza:
«Marinette, sai per caso a cosa allude quel "la chiave di tutto è in questa lettera"? È da un po' che la guardo, ma non sembra esserci scritto altro... Che poi sembra abbastanza vecchia, quindi magari qualcosa col tempo si è cancellato e-»
«Adrien, sei un genio! Ecco dov'è la chiave del mistero!»
Il ragazzo nel frattempo continuava a guardarla, senza capirci nulla.
«Non hai ancora capito vero? - continuò lei - Beh, eppure è semplice: questa lettera in realtà è stata semplicemente trasfigurata in lettera, mentre prima era qualcos'altro!»
«Sapevo che avresti risolto il problema, lo fai sempre» sussurrò lui a voce molto bassa
«Che hai detto?» gli chiese lei
«N-no no niente, tranquilla»
«Bene, ora abbiamo capito il significato della mia lettera, o per lo meno dell'ultima parte, ma dobbiamo capire chi sono questi quattro eroi e cosa c'entriamo noi in tutto questo, la parte che più mi lascia perplessa»
«Ehm - tentennò Adrien - temo che due di questi quattro eroi siamo noi»
«Ma no, è assurdo! Se c'entrassi qualcosa con tutta questa storia pensi che non lo saprei già da tempo?»
«Ehm, sì, suppongo tu abbia ragione. Bene, sappiamo che che qualcosa è stato trasformato in lettera, ma come facciamo a ritrasformarla?»
«Semplice, userò l'incantesimo che ho imparato oggi a trasfigurazione: Reparifarge»
Marinette stava già per scagliare l'incantesimo, quando Adrien la fermò prendendola per un braccio.
«Aspetta, prima che tu lanci l'incantesimo vorrei che sapessi che sono contento di essere "coinvolto" in questa cosa insieme a te!»
Lei in tutta risposta gli sorrise, per poi tornare a concentrarsi sull'incantesimo. Puntò la bacchetta contro la lettera, che aveva appoggiato a terra, e pronunciò:
«REPARIFARGE!»
Ciò che successe poi cambiò completamente il corso degli eventi e delle loro stesse vite; di uno di loro fin da subito...

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