notte tra il 17 e il 18 ottobre

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Yoongi non riusciva a dormire, sebbene fosse nel suo posto preferito, l'abbraccio caldo ed accogliente di Hoseok.

Eppure non era agitato, avevano trascorso una bella serata a casa di Namjoon e Seokjin, erano stati bene. Semplicemente non avvertiva il peso del sonno, la necessità di chiudere gli occhi.

«Yoonie, sei ancora sveglio?» la voce del minore risultava ovattata: lui sì che era stanco, eppure non smetteva di accarezzargli la schiena, ben consapevole di quanto quel gesto lo facesse sentire al sicuro.

La risposta più semplice sarebbe stata il silenzio, facendo così credere al suo ragazzo di essersi addormentato e permettendogli di abbandonarsi al tanto meritato riposo.

Invece alzò il volto quel tanto che bastava per far scontare le labbra con la sua guancia.
«Dormi, Hobie, io sto bene.»

Gli diede un altro bacio, un semplice e dolce contatto per augurargli la buonanotte.

«Ma, piccolo-»

«Fidati di me, raggio di sole. Sto bene, sono tranquillo.»

Come poteva non esserlo, con il volto appoggiato in corrispondenza del cuore del suo ragazzo? Quel battito calmo e forte riusciva a farlo sentire al sicuro, ad allontanare le paure che affollavano la sua testa con l'arrivo del buio.

Si accoccolò meglio contro il corpo caldo di Hoseok, che lo strinse a sé e lo costrinse a stendersi sopra di lui, facendogli nascondere il volto contro il suo collo.

«Adesso va meglio, gattino. Buonanotte.» si scambiarono un altro bacio, che il minore non sembrò intenzionato a far finirie in breve. Gli morse piano il labbro inferiore, ottenendo il consenso per approfondire quel contatto che iniziò ben presto ad esigere sempre di più, divenne ben presto bisognoso, mentre i corpi uniti cercavano un modo per avvicinarsi, separati dai vestiti tanto quanto dalla paura di Yoongi che Hoseok non riusciva ancora a spiegarsi.

Eppure capì che fosse presente. Lo capì quando fece scendere le mani lungo la schiena del suo hyung, fermandosi al fondo con un tocco delicato che, non avendo scatenato reazioni negative, divenne una presa più salda, quasi possessiva nei confronti del castano, nel tentativo di farlo calmare, di rendergli noto che mai l'avrebbe abbandonato.

Per quanto sentisse qualche debole gemito sfuggire dalle labbra del maggiore, quando i loro bacini si scontravano, e sentisse il desiderio crescere, esigendo sempre di più, percquanto necessitasse di farlo suo, di unirsi di nuovo al suo corpo, le paure di Yoongi presero il sopravvento anche quella notte, fermandoli.

I baci diminuirono, diventando contatti più veloci e leggeri, ed il corpo del castano smise di muoversi. Fu lui ad interrompere i baci, separandosi appena dalle labbra rosse e gonfie del minore.

«Hobi...» sussurrò, una parola che conteneva più emozioni di quante Hoseok credesse possibile.

«Sii mio.» si era ripromesso che non lo avrebbe pregato, che avrebbe aspettato, ma come avrebbe fatto, in quel momento? Voleva solo amarlo, maledizione, curare ogni sua ferita attraverso gesti conosciuti solo a loro due.

«Lo sono, lo sono sempre stato e lo sarò sempre, solo... ho paura... io... te ne andrai?»

Sebbene si fosse trattato di un sussurro, il minore lo udì e decise di non insistere, il cuore dilaniato al pensiero di tutto il dolore che il suo ragazzo si portava ancora dietro.
«Va tutto bene, amore. Va tutto bene, vieni qui. Io ci sarò sempre, amore mio, non ti lascerò mai.»

E Yoongi si rifugiò nel suo abbraccio, i sensi di colpa e la paura messi a tacere da amore e gratitudine.

I missed your smile - {Yoonseok}Where stories live. Discover now