Capitolo 11

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<< qualcuno sarebbe dovuto rimanere lì fuori e aspettare altri 5 minuti da solo >>

< Esatto > risponde Deku. Alcuni miei compagni hanno una faccia scioccata: probabilmente conoscevano a grandi linee la storia, ma non i dettagli.

< Ad un certo punto un signore andò dal poliziotto e gli disse: "giovane... io sono vecchio e la mia vita sta per giungere al termine, vai tu al posto mio. Se anche dovessi sopravvivere morirei tra qualche settimana a causa del tumore che ho scoperto di avere. Non avrebbe senso sacrificarti per me", ma il ragazzo rispose: "questo è il mio lavoro, devo salvare tutti, buoni e cattivi, uomini e donne, malato o meno io la salverò. Non si preoccupi: là fuori non c'è nessuno che mi aspetta" mentì tentando di farlo sentire meno in colpa.
Quando arrivò l'ascensore costrinse tutti gli altri sei ad entrare, rimanendo solo.
Sapeva che sarebbe morto da un momento all'altro, ma nonostante ciò era felice: aveva portato a termine il suo lavoro riuscendo a salvare molte vite, anche se questo dovesse significare perdere la propria.
Le fiamme lo avevano circondato e il fumo aveva invaso i suoi polmoni facendolo svenire poco dopo. Passò un bel po' di tempo prima che i pompieri riuscissero a spegnere l'incendio. Le ultime sei persone che erano uscite da quell'edificio corsero subito dalla polizia per aggiornarli sulla situazione e a quelle parole, una ragazza lí vicino iniziò ad agitarsi particolarmente. Con molta probabilità anche il secondo ascensore si sarebbe rotto prima di portare in salvo l'uomo presente nel palazzo. Quando cessarono le fiamme, una pattuglia venne mandata alla ricerca del ragazzo, ma non lo trovarono. A quel punto la donna, ormai scoppiata in lacrime, corse all'interno dell'edificio. Due pompieri riuscirono a seguirla e inaspettatamente videro la giovane muoversi con sicurezza: sembrava sapesse esattamente dove andare. Riuscí a trovare l'uomo sotto le assi che una volta formavano il soffitto del settimo piano. Era svenuto, ma respirava ancora. I due pompieri, sconvolti, lo trasportarono subito fuori, portandolo nell'ambulanza che partí immediatamente verso l'ospedale. La ragazza non voleva che si facesse il proprio nome in TV perciò la polizia non rivelò mai la sua identità ai giornalisti. Nonostante ciò, anche se era ancora molto scossa, decise di fare rapporto sui fatti accaduti quel giorno.
"Un suono mi ha condotta da lui" disse all'ispettore.
"Un suono?" ribatté perplesso.
"Sì ecco... non so bene come spiegarlo" e dopo qualche secondo aggiunse "è come se lui emettesse un segnale e potessi sentirlo solo io"
"E che tipo di suono era?" chiese curioso l'uomo, incrociando le dita delle mani davanti al volto.
"Un tuono" vedendo tutti sul punto di ridere aggiunse "ma c'era il sole e più mi avvicinavo a lui più questo suono aumentava d'intensità nella mia testa".
Tutti pensarono che questo fatto fosse legato alla sua unicità, ma lei era nata senza quirk.
Quando il ragazzo venne dimesso dall'ospedale cercò subito notizie sulla sua salvatrice, ma nulla.
Il destino volle che dopo un mese i due si incontrassero per caso in un bar. La ragazza lo riconobbe subito, ma non gli disse nulla: non voleva che si sentisse in debito con lei. Si innamorarono poco dopo e quando lui le chiese di sposarlo lei gli raccontò la verità.
Qualche mese più tardi il ragazzo tornò a lavorare in questura. Tutti i suoi colleghi, curiosi, iniziarono a fare domande su quanto successo.
"Le opzioni sono due: o la tua ragazza è svitata o non sapeva di avere un'unicità" gli disse il suo amico d'infanzia. Il giovane iniziò a ridere e poi rispose: "allora siamo due svitati, perché è capitato anche a me; nel momento in cui ho chiesto di sposarla"
"Cosa?!" esclamò l'altro.
"Nessuno mi aveva mai detto come erano andate le cose: la polizia continuava a dirmi che una ragazza mi aveva salvato, ma non sapevo nè chi fosse nè come avesse fatto. Non mi era mai passato per la testa che potesse essere lei. Mi sono inginocchiato, le ho fatto vedere l'anello e in quel preciso istante un tuono ha risuonato nella mia testa. Pensavo che l'ansia mi stesse facendo un brutto scherzo, ma quando mi ha raccontato cos'era accaduto ho iniziato a capire molte cose"
"Quindi cosa ne pensi di tutta questa storia?" chiese l'amico perplesso.
"Secondo me è come un segno. Qualcosa che ti lega alla tua anima gemella per tutta la vita. Non accade sempre, ma solo nei momenti importanti. Alle volte questo suono lo sente solo uno dei due, ma unicamente in presenza dell'altro".
"Impossibile"
Nessuno credette alle loro parole finché non si verificarono altri casi simili, sia tra coppie già sposate che tra sconosciuti. Le vibrazioni percepite erano diverse, ma la modalità era sempre la stessa: ad un certo punto della loro vita un suono li aveva condotti dalla propria anima gemella.
Questa storia è diventata molto famosa tra i giovani perché alla maggior parte delle coppie è capitato tra i 15 e i 27 anni. Non ci sono prove scientifiche a riguardo: è come se fosse un sesto senso >.

<< E sentiamo...come mai sei così informato?>> chiedo con fare malizioso.
Deku abbassa subito lo sguardo imbarazzato, mentre Todoroki mi fissa con disprezzo: cerca di intimorirmi, ma non mi fa paura.

Dopo dovrò fare due chiacchiere con quel bastardo a metà...

Ho tenuto d'occhio Kirishima per tutta la durata del racconto e posso affermare che è ancora più rosso di prima: non mi convince per niente.

È come se sapesse qualcosa...

~spazio autrice~
Come promesso ho pubblicato oggi^^
Spero di aver dato una risposta alle vostre domande (nel caso non fosse così vi consiglio di andare a rileggere la descrizione di questa storia). Cosa starà nascondendo Eijiro? È successo qualcosa tra Midoriya e Todoroki?
Sapessi...
Comunque state tranquilli, lo scoprirete (a meno che non mi uccidiate prima ovvio)
Detto questo vi lascio in pace💚

Continua...

Your sound // KIRIBAKUTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang