40 Non tutte le storie hanno un lieto fine

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I'll be good- Jaymes Young
▶️

"I'll love the world, like I should"
-Jaymes Young

-Tutto okay?-

Mi siedo sul marciapiede, i gomiti posati sulle ginocchia. Cambio la posizione, abbracciando con le braccia le gambe.

Luke si mette accanto a me, nella posa che avevo assunto prima e poi cambiata.

-No- rispondo.
-Tu eri... eri...-

-Morto?- conclude per me, rivolgendo una rapida occhiata alle macchine che passano.

I capelli, ora più lunghi, si spostano in sintonia col vento, e i suoi occhi hanno assunto un colore più scuro.

-Luke, non ci posso credere. Mi capisci, vero? Insomma, ero sicura che fosse colpa mia, avevo visto il tuo corpo steso a terra. Non respiravi. Com'è possibile?- chiedo ansimante.

-So che vuoi sapere, ma devi avere pazienza- risponde pacato, tossicchiando leggermente.

-Non posso avere pazienza!- esclamo -È così difficile per me! Tra tutte le cose che stanno succedendo... ci mancava solo questa. Ti voglio bene, Luke, un bene che non immagini. E vederti quel giorno lì, morto, mi ha fatto male. Mi ero incolpata perché non ti avevo ascoltato, e ora sei qui davanti ai miei occhi. Ho l'impressione di star immaginando tutto quanto-

Luke ridacchia in modo triste. -Sai, pensavo anch'io di essere morto. Ero solo svenuto, ma ero vivo. Quando mi sono svegliato non c'era più nessuno-

-L'ho visto! Quel proiettile ti ha...-

-No, Ashley. Non mi ha fatto niente. Nel punto in cui Harry mi aveva centrato, avevo sotto il mio cellulare. Quel pezzo di metallo era un osso duro, a proposito.  Le scheggie mi avevano aperto delle ferite, ma non era niente di grave-

Porto le mani alla bocca. -Oh mio Dio- sussurro. -Asher mi aveva costretto ad andarmene. Non avrei mai voluto lasciarti là dentro, Luke. Non sai quanto mi dispiace... Scusa, non faccio altro che chiedere perdono. Sono patetica, vero?-

Luke ride di gusto e si avvicina a me, allacciando le braccia al mio corpo, ricoprendolo quindi col suo.

Sposto il viso nell'incavo del suo collo e mi lascio cullare. -Sono successe così tante cose che non riuscirei a raccontartele tutte nemmeno passati dieci anni- ammetto.

Luke mi stringe un po' più forte. -Le voglio ascoltare lo stesso. Dove studi, adesso?-

-A Oxford- rispondo -mi hanno ammesso-

-Dio, sono così felice per te, Ashley. Sai, mi sarebbe piaciuto studiare lì-

-Ti sarebbe piaciuto?- rispondo staccandomi.

-Già- Luke abbassa la testa. -Non ho proseguito con gli studi, ma ho trovato un lavoro che basta a pagarmi l'affitto della casa-

La mia sorpresa continua ad aumentare. -Davvero? Abiti ancora a Detroit?-

Lui fa un cenno di conferma. -Sì, solo che mi sono spostato più verso il centro. Quella casa iniziava a costare troppo dopo che i miei hanno deciso di non pagarne più l'affitto-

-Mi dispiace- dico sincera. -Ma quando eravamo a Las Vegas, quindi...-

-Sì, ancor prima di quello che è successo vi stavo seguendo- mi dice.

-Ma come?-

-Ora non ha più importanza- mi dice elusivo.

-Immagino di no...-

My Bad Boy [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now