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Jungkook non aveva una macchina. Disponeva soltanto di una bicicletta che gli era stata regalata quando aveva 14 anni. Era abbastanza arrugginita, ma comunque utilizzabile da Jungkook per andare in città.

Odiava che abitassero così lontani dai quartieri carini della città. Lì dove Jimin viveva nella sua accogliente villa. Cominciò a sentirsi lievemente meglio quando le immagini dei vecchi palazzi sporchi ed abbandonati, vennero sostituite da quelle delle abitazioni nuove ed immacolate.

Svoltò in un quartiere tagliando un pezzo di strada, ammirando nel mentre tutte quelle meravigliose abitazioni. Si sentì a disagio, indossava una maglia molto usurata, e dei vecchi jeans, su quella bici preistorica che non faceva altro che farlo sentire peggio, in quanto tutto ciò che riusciva a vedere mentre passava erano nuovissime auto lussuose.

Si fermò, finalmente, a riprendere fiato, vedendo di sfuggita dei ragazzini che indossavano praticamente ogni vestito di marca e che parlavano tra di loro accanto ad un'auto sportiva. L'auto era di un nero lucido, come se fosse venuta fuori da un film.

Jungkook montò in sella e gli superò, ignorando le risatine provenienti dalle ragazze. Mentre i ragazzi nemmeno ci provarono a trattenere le risate.

Arrivò finalmente al banco nei pegni nel quale avrebbe voluto andare prima di rivolgersi a quello malconcio. Quello era decisamente in condizioni migliori, ed in una zona decisamente più affidabile. Scese dalla bicicletta, appoggiandola poi al muro di mattoni bianco.

Si fermò quando sentì qualcuno pronunciare il suo nome, "Jungkook!"

Il ragazzo si girò, trovandosi davanti Jimin. Cercava di riprendere fiato mentre si teneva con la mano il fianco sinistro, "Cristo, sei veloce a pedalare!"

Jungkook fissò il biondo. Jimin fu abbastanza sorpreso dalla sua espressione inferocita, "Jungkook, sei incazzato?"

Jungkook alzò gli occhi al cielo, "fottiti Jimin."

"No, perché sei arrabbiato con me?"

Jimin si mise di fronte a Jungkook, sbarrandogli così la strada. Jungkook però, non era proprio dell'umore per questi giochetti.

"se qualcuno di noi deve essere arrabbiato, quello sono io! Hai buttato via il pranzo che ti ho dato!" disse Jimin facendo inferocire, se mai possibile, ancor di più l'altro.

"sei serio? Tu piccolo pezzo di merda, chi cazzo ti credi di essere? Non sono una di quelle persone a cui fare carità comprandogli roba. Non volevo che mi comprassi niente, e pensi di meritare delle scuse? Mangia merda," disse Jungkook sputando quelle dure parole, ed oltrepassando il ragazzo più basso.

Jimin era sconvolto dallo scatto d'ira di Jungkook. "persona a cui fare carità? Stavo solo cercando di essere un buon-"

"un buon cosa? Jimin, ho visto l'espressione che avevi dopo. Taehyung ed io non siamo così disperati da aver bisogno che tu ci salvi dal morire di fame. Avevo la situazione sotto controllo, e tu pensi di poter fare tutto ciò che vuoi soltanto perché hai dei soldi. Sono fottutamente in grado di prendermi cura di me stesso!" sbottò Jungkook, facendo indietreggiare Jimin fino a farlo scontrare col muro.

FATE // Vminkook || Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora