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Jungkook era in trappola. Poteva sentire la voce di sua madre che parlava con qualche tizio che si era portata a casa dal bar. Erano entrambi ubriachi e continuavano a ridacchiare, e Jungkook aveva un immensa voglia di scappare, in quanto era consapevole di quello che stava per accadere e non aveva alcuna voglia di trovarsi nel loro stesso luogo.

Jungkook sbirciò attraverso la fessura che si era creata sulla porta, e vide il tizio toccare la vita di sua madre e sussurrale qualcosa nell'orecchio.

Jungkook fece una smorfia prima di chiudere la porta. Afferrò la pistola e decise di caricarla, giusto per fare un po di pratica e non pensare a quello che stava succedendo nel soggiorno.

Smontò l'arma, ricomponendola il più velocemente possibile. Si sentì leggermente orgoglioso quando ebbe la consapevolezza di saperci fare con le armi. Lo aveva imparato da suo padre prima che se ne andasse.

Sua madre urlò all'improvviso, ma non dal piacere. Sentì qualcosa rompersi e si affrettò a spalancare la porta e lanciare via il tizio da sua madre che nel mentre stava collassando sulla poltrona.

"che cazzo," sputò il tizio prima che Jungkook gli sferrasse un pugno in faccia. Sveni immediatamente.

Jungkook lasciò andare quel vecchio signore e si diresse verso la madre, che era in lacrime.

"oh Jungkook! Il mio caro Jungkook," disse piangendo, mentre lo stringeva a se, "mi hai salvata!" continuò drammaticamente.

Jungkook scostò a sua madre i capelli dagli occhi, "ti ha ferita?"

Lei scosse la testa mugugnando, "no. no. Lui mi odia. Sapevo che mi avrebbe odiata."

Jungkook sbuffò rattristito, e lasciò che lei lo stringesse ulteriormente a se. Quello era uno dei suoi problemi. Pensava che ogni uomo la odiasse, perciò non ci provava nemmeno. Non capiva cosa le passasse per la mente, ma notava che di tanto in tanto lei dubitava persino di lui.

"no, non ogni uomo ti odia," disse, strofinandole dolcemente la schiena.

"sono una madre orribile!" pianse, "nemmeno mio figlio mi ama," continuò, piangendo e divincolandosi dalla presa del figlio.

"si che ti ama," disse Jungkook in tono triste, ma lei scosse la testa alle sue parole, "però non dovrebbe."

Ed in quel momento svenne, collassando sul ventre del figlio.

Jungkook sussultò, sentendo gli occhi inumidirsi. Cos'era successo a sua madre per renderla così?

La prese, portandola nella sua sporca stanza, spostò i vestiti dal letto e la adagiò lì. Le tolse i tacchi ed i gioielli, mettendole poi delle coperte sopra. Oltrepassò il tizio svenuto, prese un bicchiere d'acqua ed un advil (equivalente dell'Oki) e gli mise accanto al letto di sua madre.

Si chiuse la porta alle spalle e prese il tizio per il collo, buttandolo fuori e di conseguenza svegliandolo.

"porta il tuo cazzo di culo fuori di qua," disse in tono minaccioso Jungkook, incrociando le braccia al petto così che i suoi muscoli fossero in bella vista.

Il tizio piagnucolò, "scusa amico! Non sapevo che avesse un ragazzo!" raggiunse goffamente la sua auto e se ne andò.

Lasciarlo guidare probabilmente non era la migliore delle idee, ma non aveva voglia che lo stupratore rimanesse a casa loro.

Jungkook sospirò rientrando, chiuse la porta e cominciò a ripulire i frammenti di vetro sparsi per terra.


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Il giorno successivo, a scuola, Jungkook era in cerca di una certa persona. Quando finalmente individuò il ragazzo, lo raggiunse spingendolo contro gli armadietti. Ogni persona presente in corridoio di fermò ed alcuni di loro iniziarono a sussurrasi qualcosa.

FATE // Vminkook || Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora