IMMAGINA PETER PARKER PT 2

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IMMAGINA PETER PARKER PT 2
Dopo aver trovato le possibili informazioni su Peter, cancelli la cronologia e fai promettere a Jarvis di non dire nulla a tuo padre.
Hai scoperto anche che stasera andrà ad una festa, a casa di una certa Liz. Ovviamente andrai anche tu.
Esci dalla stanza e vai a convincere Tony a farti uscire stasera.
Lo vedi all'ingresso, e ti avvicini sorridente.
-Hei Splendore.
Ti abbraccia, gli abbracci di Tony sono  sempre i migliori. Il papà è il papà.
-Papà, posso uscire stasera?
-Dove devi andare?
Dice mentre prendete insieme l'ascensore.
-Una festa.
-Certo tesoro, però ricorda la regola.
-Si, trenta centimetri dai ragazzi.
Dici alzando gli occhi al cielo.
-Sai anche il ragazzino ragno va ad una festa stasera
-Quando me lo farai vedere? Tanto quando verrà ad abitare qui, ci dovrò convivere!
-Non verra qui. Ha deciso di rimanere con la zia.
Che cavolo! Già ti stavi facendo i film mentali.
Le porte dell'ascensore si aprono ed entrate in sala da pranzo.
-Mamma, stasera esco.
-Perchè in questa casa sono sempre l'ultima a sapere le cose?
-Bella domanda amore.
I tuoi si baciano, adori quando lo fanno, si amano così tanto.
-Dai, sedetevi a tavola.
Mangiate tutti insieme e vai subito a prepararti.

-Happy dove sei?
Urla tuo padre.
-Eccomi Tony, che devo fare?
-Devi portare T/n ad una festa.
-Ok, dove?
-Crescents street, 24.
-Andiamo T/n.
I due si mandano un'occhiolino e partite sul Van dai vetri oscurati.
Da un bel po' di tempo che non andavi ad una festa. Indossi una gonna nera effetto vernice, un top rosa cipria e delle sneakers nere.
-Mi raccomando stai attenta, per che ora ti vengo a prendere?
-Penso di dormire da una amica.
Bugia dell'anno.
-Va bene ma fammi sapere. Chiama Tony dopo eh.
-Perchè tu non torni a casa?
-Emh no.
-Happy che mi devi dire?
Dici con voce insistente.
-Ho... un appuntamento.
Dice tra un colpo di tosse ed un altro.
-Uhhhh! Happy!
Lo abbracci.
-Dai ora vai!
-Conquistala tutta!
Dici mentre scendi dal Van, il quale sfreccia via.

Lo vedi subito, è li con il suo amico Ned.
Cerchi di non farti vedere, così ti butti tra la mischia.
La musica è alta per cui non riesci a capire ciò che la gente ti sta dicendo. Passata una mezz'ora cercando di oltrepassare la calca e rifiutando costantemente richieste per ballare, raggiungi il tuo obiettivo.
Aspetti che sia lui a venire da te, ma sembra che stia guardando altro.
Passare dieci minuti impalata cercando di farti notare non è molto divertente, perciò vai tu verso di lui.
-Hei Peter.
Si gira verso di te e diviene subito rosso in viso.
-Oh, ciao
-Ciao sono Ned!
-Lieta di conoscerti Ned, io sono T/n
-T/n? T/n Stark?
-In carne ed ossa!
Ridacchi a causa della faccia stupita del ragazzo.
-Come fai a sapere che sono io?
-Beh, Pet...
Sorprendi il gomito di Peter colpire lo stomaco di Ned.
-Petunia, una mia amica, aveva sentito che il tuo nome è T/n
-Ah, ok!
Decidi di smuovere la situazione chiedendo ai due di ballare.
-Emh, io non posso, ho l'asma.
Si giustifica il ragazzo.
-Peter invece è un bravissimo ballerino!
-Emh, non proprio..
-Dai andiamo!
Prendi per mano Peter e lo porti a ballare.

Dopo aver ballato in silenzio per una decina di minuti, capita finalmente una canzone powerfull.
La situazione si smove e iniziate a divertirvi.
-Amo questa canzone!
-Anche io.
Improvvisamente, prendendoti per mano, ti fa girare, facendo sì che la tua schiena sia attaccata al suo petto.
Non hai mai ballato così vicino a qualcuno. Se tuo padre lo venisse a sapere!
-Andiamo a bere qualcosa?
-Assolutamente.
Vi avvicinate al tavolo dei drink e prendete due bicchieri di birra, anche se, data la vostra età, non dovreste berla.
I due bicchieri diventano quattro, per poi duplicarsi ad otto.
Otto bicchieri di birra per un sedicenne sono un bel numero.
Iniziate ad essere molto allegri da buttarvi nuovamente in pista.
I movimenti si fanno più lenti, le mani sembrano volare da una parte all'altra, nessuno dei due è perfettamente cosciente.
-Ti va di andare un po' fuori? Qui fa troppo caldo.
-Si andiamo.
Per mano vi avviate verso il giardino sul retro.

Appena seduti su una panchina, vi guardate negli occhi e l'emozione sale.
Vi fiondate l'uno sulle labbra dell'altro, e a causa dell'alcool, ci andate pesanti.
Non preoccupandoti di avere la gonna, ti posizioni sulle sue gambe e inciti l'appassionato bacio.
Le sue calde mani scivolano freneticamente da una parte all'altra della tua schiena.
Entrambi i vostri cuori sembrano non avere pace.
Il momento di passione viene interrotto da un conato di vomito causato dall'ubriachezza.
-Devo vomitare
-Anche io, cazzo
Iniziate a correre verso il bagno in giardino, purtroppo non ce la fate entrambi e Peter inizia a darci dentro sul prato.
Butti fuori tutto quel che avevi ingerito nel water. Ma mentre il tuo stomaco si contorce, anche il tuo cuore lo fa, l'emozione era troppa per finire al termine del bacio.
Lanci un occhiata al ragazzo contorcersi per terra, e stendersi appena non ebbe smaltito tutto l'alcool.

Dopo una mezz'ora di agonia, riesci a riprenderti, ti rialzi e raggiungi Peter.
-Peter, ci sei
-Quasi..
L'effetto dell'alcool non era ancora sparito del tutto, l'unica cosa a risolvere la situazione sarebbe una bella aspirina e del latte.
Dai uno sguardo al telefono e ritrovi chiamate su chiamate da parte dei tuoi, ti sei cacciata in un bel guaio.
Agitata rientri in bagno, ti sciacqui il viso e richiami i tuoi.
Sei terrorizzata, non hai mai fatto una cosa del genere.
"Papà.."
"Ti sei decisa a rispondere cavolo!"
È furioso.
"Vieni fuori, ti sto aspettando davanti alla casa"
Imprechi nella tua mente.
"Arrivo"
Chiudi la chiamata.
Lasci un ultimo bacio a Peter, ancora ansimante sul prato, e corri da tuo padre.

Il viaggio in macchina è immerso nel silenzio e negli sbuffi arrabbiati di tuo padre.
Scesi, cerchi di parlargli ma nulla.
-Papà..
-Non voglio sentire una singola parola, fila in camera.
-Ma...
-HO DETTO NO UNA SINGOLA PAROLA!
Allora arrabbiata e ancora sotto l'effetto della birra, inizi ad aggredirlo.
-MA CHE CAVOLO VUOI! SEI TU IL PRIMO AD UBRIACARTI COME LO SCHIFO E A FARE FESTE SU FESTE. PRIMA DI RIMPROVERARE ME, FATTI UN ESAME DI COSCIENZA.
Date le urla di entrambi, sia tua madre sia tutti gli avengers escono dalle proprie stanze per capire cosa stia succedendo.
Tutti sono sbalorditi. Mentre tuo padre è deluso, si limita ad un sorriso accennato, che ovviamente non esprimeva felicità, ed entra nella sua stanza.
-È meglio che vai in camera, T/n.
Sotto shock anche tu, ripensando alle parole appena dette, raggiungi la tua camera nella consapevolezza che la tua vita sia finita in quel preciso momento.

So che volete una parte 3😏

Immagina MultifandomWhere stories live. Discover now