四 / iv

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[zuccherino; sope]

una mano fredda e cadaverica afferró yoongi per il pigiamino, facendolo cadere dal letto morbido, sul quale si era sdraiato con hobi.
picchió la testa abbastanza forte contro il pavimento, che, tutto d'un tratto, gli parve di ghiaccio.
i suoi piedini non potevano reggere tutto quel gelo.

si tiró in piedi, massaggiandosi la testa con una mano; i suoi occhi cercavano la figura sdraiata di hobi, ma... di lui non c'era piú traccia?

al suo posto, ai piedi del letto, c'era un uomo, o un ragazzoㅡ yoongi non seppe dire.
la sua pelle era bianca, ma non candida: yoongi potè vedere tutte le ossa della sua mano; gli occhi erano scuri, come qualcosa a lui estraneo, e allo stesso tempo familiare; gli sorrideva.

indossava un tuxedo di un colore scuro, blu notte, yoongi pensó che la sua figura contrastava nel castello di hobi.

l'ultimo spiraglio di luce abbandó il castello, il cielo era diventato nero; yoongi notó che la cosa aveva pure un paio di corna nere sulla testa, tra i capelli d'oro e mossi.

«sono kuroi yoru, ma puoi chiamarmi semplicemente yoru.»
si avvicinó a passi molto lenti verso yoongi, facendo cigolare il pavimento.
«ti starai chiedendo chi sia io e dove sia finito hobi, non è cosí?»
yoongi annuí, mordendosi un unghia.
«beh, questo non è essenziale. ció che devi sapere, e che verrai a vivere nel mio castello, d'ora in poi.»
ghignando, si avventó su di lui, spingendolo dalla finestra, fuori, tra l'aria fredda che sapeva di morte.

zuccherino;Место, где живут истории. Откройте их для себя