五 / v

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[zuccherino; sope]

subito dopo la caduta, yoongi non aveva sentito piú niente.
si era trovato magicamente in una cella fredda, le sbarre d'acciaio lo separavano da kuroi yoru.
chi era?
sapeva di morte.
nella gabbia, insieme a lui, vi era tanta polvere, e delle ossa bianche, bianche; avrebbe voluto dire 'come le galatine', ma si rese conto che quelle erano forse il contrario delle caramelle.
peró, gli ricordarono i denti smaglianti di hobi.

kuroi yoru era seduto su una specie di trono, fatto di pietra, che non sembrava affatto essere comodo.
faceva trotterellare le sue dita sul manico, come se volesse passare il tempo.
non vi era via di uscita, yoongi stava per cadere in un sonno terribile e freddo.
fuori, l'oscurità regnava ancora.

«kuroi yoru! libera yoongi!» urló una voce, la quale rimbombò in tutto il salone.
il nominato scattò subito in piedi, sfoderando la sua spada di ferro.

hobi era arrivato a salvarlo!
era bellissimo, nella sua giacca rosa, la sua camicia celeste; le mani ㅡ nei guanti di velluto bluㅡ impugnavano un lungo bastoncino di zucchero, quelli a strisce bianche e rosse.
yoongi stette a guardare con le sbarre tra le mani

con un grido, si avventó su kuroi yoru e lo colpí con il bastone.
cadde a terra, hobi prese un coltello affilato e trafisse il petto del ragazzo, proprio dove c'era il cuore.

la pelle di yoru diventó nera come la pece, e dalla bocca e dagli occhi sgorgava un liquido, del medesimo colore.
le corna erano state frantumate, e in pochi secondi, la sua anima svaní.

hobi si gettó verso la cella, la aprí con la chiave ㅡ rubata dalla tasca di yoru ㅡ e yoongi vi uscí, rifugiandosi tra le braccia di hobi.
gli scoccó un bacio sulle labbra soffici.

«ti amo, hobi.»

zuccherino;Donde viven las historias. Descúbrelo ahora