CAPITOLO 14

1.5K 78 13
                                    

ATTENZIONE, QUESTO CAPITOLO CONTIENE PARTI SMUT, SE NON VI PIACCIONO NON LEGGETELE.

Strinsi a me Harry, continuava a singhiozzare, le lacrime ormai avevano bagnato una parte della mia maglietta facendo divenire il colorito più scuro.

“Harry...” gli sussurrai all’orecchio spostandogli dei ricci.

“N-ni-n-niall” continuò a singhiozzare, gli presi il suo viso tra le mani ed i nostri occhi si incontrarono, lo guardai per qualche secondo, inclinai la testa leggermente di lato e gli feci un sorriso rassicurante.

“Harry, ascoltami, non è così orribile questo posto” con le dita gli asciugai le lacrime dalle sue guancie ormai arrossate per il pianto.

“Non è per questo…” disse passandosi una mano fra i capelli.

“I-io…ohh mi dispiace così tanto Niall, è tutta colpa mia” si rimise a piangere affondando il suo viso nell’incavo del mio collo.

“Shh Niall, shh, non è niente, andrà tutto a posto” gli ripetei accarezzandogli la testa.

“Vai a lavarti la faccia, poi vieni qui e sisitemiamo questo schifo” continuai, Harry annuì ed entrò in bagno.

Dopo due secondi sentì un urlo.

“AHH ODDIO NIALL FA TOTALMENTE SCHIFO!” urlò dal bagno e mi lasciai scappare una risatina per il modo in cui lo ha detto. Aspettando che finisse di sistemarsi mi alzai appoggiandomi contro la porta.

È tutto così difficile, in più Harry è convinto che tutto questo sia colpa sua, è testardo cazzo! Sarà difficile smuoverlo dal suo orribile pensiero. Non è colpa sua, è colpa di quelle bestie, si bestie, perché gente così non si può definirla “umana”, qui è tutto orribile per colpa loro, se solo mi ascoltasse. Per non parlare di quella sensazione che ho di essere osservato a volte, come si ci fosse qualcuno che ci spiasse.  Rabbrividii. Louis, il mio migliore amico, non lo vedevo ormai da moltissimo, mi mancava proprio come mi mancava la mia…famiglia.

La porta del bagno si aprii distogliendomi dai miei pensieri, Harry mi venne incontro ancora con le guancie arrossate, ma ormai non piangeva più, e questo mi fece fare un grande respiro di sollievo. Era orribile vederlo in quello stato, così piccolo, così debole…

“Niall il bagno è orribile, dovremo sistemarlo! Ma ora sistemiamo un po’ qua, incominciamo dal letto, così almeno non ci metteremo a sedere sullo sporco” fece una smorfia ed annuii.

Sistemammo un po’ tutto il letto e la parte intorno ad esso,andai verso il cestino per buttare un sacchetto, appena lo buttai sentii una presa stringersi sui miei fianchi. Harry mi stava tenendo fermo, mi girai lentamente, lui mi fece girare e si sedette sul letto.

Ma quanto può essere strano?

“Harry, tutto…tutto okay?” chiesi avvicinandomi piano piano.

The Hell || NarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora