AL CUOR NON SI COMANDA

Capitolo 8

Il giorno seguente dopo la partenza di Rei, chiamo Akito che mi dice di andare in palestra a prenderlo così dopo andiamo a mangiare qualcosa per cena in un piccolo ristorante che piace a lui, passiamo la serata a raccontarci cosa abbiamo fatto negli ultimi tempi.

"A proposito io domani avrò la giornata libera perché poi dopodomani iniziamo le riprese, e sarò molto più impegnata, tu sei impegnato?" chiedo anche se gà so che tra scuola e palestra forse lo vedrò per cena.

Invece lui mi stupisce "Allora domani passiamo tutta la giornata insieme".

Mi riaccompagna a casa e lo invito a salire sono solo le dieci e decidiamo di finire la serata guardandoci un film. Ma è più il tempo che passiamo chiacchierando che quello in cui guardiamo il film, quando è ormai passata mezzanotte lui guarda l'ora "Si sta facendo tardi, forse dovrei andare"

"O forse potresti restare qui con me" dico rossa per l'imbarazzo.

Lui resta bloccato a fissarmi senza dire una parola e io non posso nascondere il mio imbarazzo.

"Mi sembra un'ottima idea" prende il cellulare e manda un messaggio al padre per avvisarlo che non tornerà a casa, poi si avvicina a me mi accarezza la guancia e inizia a baciarmi, non posso più resistere e restituisco il bacio con lo stesso amore e la stessa passione, gli passo le braccia attorno al collo e lo tiro verso di me e di ritroviamo stesi sul divano a baciarci, sento il suo corpo che si irrigidisce e dopo poco si stacca da me.

"Sana dobbiamo fermarci" mi dice un po' imbarazzato.

"Ho fatto qualcosa di male?"

"Tu non hai fato proprio niente, ma se non ci fermiamo subito, dubito che potrò trattenermi ancora a lungo, la tua vicinanza mi fa perdere ogni controllo" ammette.

"Allora forse non dovresti trattenerti" mi alzo e gli prendo la mano, lui mi segue e lo porto nella mia camera, li mi fermo e mi volto a baciarlo ancora.

"Sicura?" lo leggo nei suoi occhi, lui mi vuole così come io voglio lui, ma mi ama e non vuole rovinare tutto per la fretta, ma proprio questo mi fa accendere ancora di più, mi stringo a lui ancora di più "Non desidero altro".

Questa volta è lui a baciarmi e non smette più, ci scambiamo così tanti baci che mi gira la testa!

Poi mi solleva e mi porta sul letto, non possiamo più aspettare e quella notte diventiamo una cosa sola ed è la sensazione più bella del mondo, adesso lo so ci apparteniamo e questa cosa non cambierà.

Il mattino seguente mi sveglio tra le sue braccia "Buongiorno" mi saluta sorridente "Dormito bene?"

"Non ho mai dormito meglio" ammetto.

"Già nemmeno io" mi tiene ancora stretta e mi da un bacio sulla fronte.

Passiamo ancora un po' di tempo nel letto senza dire una parola, basta la sua vicinanza a farmi stare bene. Mi rendo conto che sotto il lenzuolo siamo ancora nudi, ma non sono in imbarazzo anzi con lui così vicino mi sento completa.

Restiamo nel letto a chiacchierare e stuzzicarci a vicenda, ridiamo di qualsiasi cosa. Se prima avevo un'idea solo astratta della felicità adesso so che stare con lui per me è la felicità.

Passiamo l'intera giornata a casa, guardiamo un film e ordiniamo il sushi, così non dobbiamo andare a cercare chissà quale ristorante, ma ancora più importante non devo cucinare, visto che ancora non sono propriamente una cuoca provetta anche se mi sto impegnando parecchio, ma non faccio grandi progressi. Tra una cosa e l'altra finiamo per passare tutta la giornata tra baci e coccole e finiamo per fare l'amore diverse volte, ma non mi stanco mai di lui e da come mi guarda mi sembra di capire che anche per lui non è mai abbastanza. La sera decidiamo di guardare un film in tv, solitamente non mi piace troppo passare l'intera giornata a casa ma stare con lui mi rilassa e mi sento in pace con me stessa, non posso pensare a niente di meglio che stare in sua compagnia. Ad un certo punto mi giro verso di lui, lo osservo mentre guarda il film vicino a me sul divano, è così bello da togliere il fiato e penso a quanto sia stato bello svegliarmi sta mattina tra le sue braccia e un pensiero mi attraversa la mente e dico subito senza riflettere: "Akito, vorresti vivere qui con me?"