Capitolo 9

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Il mattino seguente la sveglia suona troppo presto, ma sono venuta qui solo grazie al mio lavoro, quindi non posso proprio fare tardi, quindi anche se a malincuore mi alzo dal letto, e inizio a prepararmi, sento il campanello che suona e non faccio in tempo ad andare ad aprire che vedo la porta aprirsi e Serena entrare con moltissima cautela.

"buongiorno" la saluto.

"Buongiorno a te Sana! Ho pensato di suonare prima di entrare per evitare di sorprendervi" dice facendo il suo immancabile occhiolino.

"ti ho già detto che non ti devi preoccupare" ma mentre sto finendo la frase mi viene in mente quello che è successo ieri, arrossisco e mi correggo "bhè forse quella di usare il campanello è una buona idea"

La mattinata al lavoro è lunga e piena di impegni, riusciamo a girare 3 scene ma subito dopo pranzo sento qualcuno che urla in fondo al set, irritando non poco il regista.

Vedo Serena che corre verso di me e mi fa cenno di avvicinarmi "Sana quella pazza sta cercando te, ma ho già chiamato la sicurezza!"

"Scusa ma chi è?" chiedo confusa, qui a LA non mi conosce quasi nessuno e sicuramente nessuno sa dove stiamo girando il film. Senza aspettare una risposta mi dirigo verso la fonte delle grida e mi ritrovo davanti la ragazza della palestra "Karen cosa ci fa tu qui?"

"Finalmente! Adesso mi volete lasciare in pace, visto che la super star mi conosce?" urla lei ai ragazzi della sicurezza che vista la mia aria confusa la lasciano andare ma non si allontanano. Poi si gira verso di me "Io e te dobbiamo parlare! E anche con una certa urgenza!"

Resto sempre più confusa, ma visto che tutti quanti stanno iniziando ad innervosirsi la assecondo le la porto lontano dal set in disparte.

"Ok qui possiamo parlare, mi dici cosa c'è di tanto urgente?" sbotto.

"Mia cara miss perfezione sono venuta perché mi sembra che il mio messaggio dell'altra volta non sia stato affatto chiaro, devi lasciare in pace Akito! A meno che tu non voglia che abbia qualche incidente! Perché fidati in palestra di incidenti ne capitano più di quanti credi tu, e se non potrò averlo io stai pur certa che non lo avrai neanche tu!" mi dice con aria feroce, si guarda intorno e non vedendo nessuno nei dintorni mi assesta un colpo di karatè nello stomaco, io crollo a terra e lei mi afferra per i capelli "Guai a te se qualcuno verrà mai a saperlo" la sento dire prima di perdere i sensi.

Riprendo i sensi e mi trovo nel lettino di un'infermeria, con una flebo al braccio, chissà per quanto tempo sono rimasta così, mi guardo intorno terrorizzata, sono sola ma entra subito una dottoressa "Bene si è ripresa! Come si sente?"

"Abbastanza bene grazie, ma dove sono?" chiedo.

"Non si preoccupi, l'hanno trovata svenuta e per sicurezza l'hanno portata qui, le ho fatto le analisi del sangue per vedere che tutto fosse nella norma e dato un po' di acqua e vitamine perché si riprendesse prima, ha fatto proprio spaventare la sua amica!" mi spiega.

"La mia amica?"

"Si dice che stavate parlando e sei svenuta tra le sue braccia, ha subito chiamato aiuto e ti hanno portato qui. Sono tutti fuori che ti aspettano" lei è gentile, ma non può sapere che quella ragazza non è affatto mia amica.

"Senta potrebbe aspettare un minuto prima di dire a tutti che sto meglio, mi farebbe un grosso piacere se cercasse Serena, la mia assistente" il mio sguardo un po spaventato sembra preoccuparla.

"Certo, ma lei è sicura di stare bene? Sa come mai ha perso i sensi così all'improvviso?" insiste.

"No non mi era mai capitato, ma sarà l'emozione per il nuovo lavoro! Adesso la prego ho urgenza di parlare con Serena!" la mia è quasi una supplica e lei cede.

Quando Serena entra nella stanza mi corre incontro preoccupatissima, gli chiedo di mandare via tutti con la scusa che mi terranno in osservazione per una notte anche se non è vero, poi le racconto tutto quello che è successo, perché so di potermi fidare di lei. All'inizio insiste perché io denunci Karen alla polizia, ma io mi rifiuto, non la arresteranno certo per una semplice aggressione, e io muoio di paura, ho ancora in mente le sue minacce, la mia paura più grande è che possa fare del male ad Akito e questo non posso permetterlo. Serena scuote in capo arrabbiata "non è giusto che la passi liscia così! Cosa vuoi fare adesso?" chiede.

"Posso passare la notte con te?" dico mentre nella mia mente si sta già formando un piano.

"Certo ma perché?" mi guarda perplessa.

"Devo allontanare Akito, non posso permettere che lei gli faccia del male, quindi ho pensato di passare la notte fuori e inventarmi un finto tradimento, così lui si allontanerà da me e sarà al sicuro" concludo abbassando gli occhi.

"Sana non puoi farlo è una follia!" urla Serena "non è giusto! Perché devi rinunciare al tuo grande amore per una pazza? E poi cosa ti fa credere che lui ti crederà?"

"come fai a non capire! Non posso fare altro preferisco saperlo con un'altra che in pericolo! Non ti preoccupare sono un'attrice mi calerò nella parte"

Durante tutto il tragitto fino al suo appartamento continua a cercare di dissuadermi ma alla fine si arrende e visto che sono irremovibile e decide di aiutarmi "hai già pensato a cosa gli dirai?"

"in effetti no" ammetto.

Mentre stiamo cenando o almeno ci proviamo perché ho lo stomaco chiuso per l'agitazione, suona il campanello e Serena corre ad aprire.

"Sana scusa non ricordavo che avevo chiamato mio fratello per vedere un film insieme sta sera, ma se vuoi lo mando via, a meno che..." non finisce la frase e vedo la sua espressione cambiare, trascina in salotto il fratello e me lo presenta "Sana, ti ho trovato l'amante perfetto! Lui è Sam, mio fratello!" dice con un sorriso.

"Come scusa?" diciamo io e Sam in coro.

AL CUOR NON SI COMANDAWhere stories live. Discover now