Ti voglio bene

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Rimango in camera mia con la musica a palla nelle orecchie e per tutto il tempo penso alle seconde possibilità, valutando ogni minimo particolare della situazione. Ethan per me non sarà mai più di un amico, per il semplice fatto che ci sta la mia religione che non predilige i rapporti al di fuori dal matrimonio, in più io non potrei nemmeno sposare un uomo non musulmano. Il problema più grande, però, sono io e la mia voglia di non distrarmi, insomma non voglio sprecare il mio tempo. Non voglio pensare a nessuno. Voglio concentrarmi il più possibile sulla mia carriera e sul mio futuro. Questa è la mia vita e non permetterò mai a nessuno di cambiarla.
Dopo tutti questi pensieri, inizio a sentire gli occhi pesanti e il corpo un po' intorpidito, allora chiudo gli occhi e mi addormento subito.

"Yousef, cosa hai fatto di bello oggi a scuola?", chiede mia madre mentre sta mangiando la sua insalata. "Niente di che, mamma. Ha distribuito le verifiche di matematica", risponde lui annoiato. "E posso sapere quanto hai preso?", chiede la mamma di nuovo.
"Nove", risponde lui con tono indifferente.
Per quanto mi dispiace ammetterlo, Yousef è proprio bravo a scuola. Mio fratello è un po' troppo vivace, ha tanti amici ed è sempre felice e sorridente, infatti è proprio per questo che non mi piace. Lui cerca spesso di avvicinare le distanze tra di noi, cerca di parlarmi, cerca di farmi ridere, ma a me importa ben poco. Quando eravamo piccoli eravamo molto legati e lui portava tanto riguardo nei miei confronti ed era anche molto protettivo. Il periodo delle medie è stato il peggiore in assoluto, mi è sembrato di essere invecchiata di trent'anni se non di più. Ricordo che una volta, quando ero in prima media, un mio compagno di classe disse "Più brutta di Daryn?! Impossibile". È da lì che cominciarono tutti i guai, con quella frase. Quella dannata frase che ha fatto partire tutte le mie insicurezze... Ogni tanto me la sento ancora risuonare in testa.
"Daryn, è tutto a posto?"
Sento la voce di mia madre arrivarmi da lontano. "Certo...", rispondo con riluttanza.
"Stavamo parlando dell'università e del futuro", dichiara la mamma.
"Sì... Bello", mi limito a dire.
"Lo so che è bello, ma volevo sapere cosa ne vorresti fare del tuo di futuro", dice la mamma un po' spazientita. Yousef smette di mangiare immediatamente e mi guarda. "Mamma, Daryn è ancora giovane e credo che il percorso sia ancora lungo. C'è n'è di tempo per decidere", interviene mio fratello vedendomi in difficoltà. "Sono sicura che Daryn sceglierà il percorso che ho scelto io: sarai un medico perfetto, amore", dichiara infine mia madre.
La mamma, a volte, esercita su di noi un controllo fatale: nessuno in questa casa riesce a dire la propria, senza essere fulminato con uno sguardo. Se devo essere completamente sincera, non ho mai avuto il desiderio di fare medicina. Ho sempre voluto studiare letteratura, ma la mamma non ne vuole sapere nulla. Passo la maggior parte del tempo a leggere e a scrivere.
"Mamma, io ho finito di mangiare. Adesso vado in camera", dico prendendo il mio piatto in mano, pronta per andare a metterlo nel lavandino. Comincio a dirigermi verso la cucina. "Mamma, domani viene un mio amico per cena"
Sento la voce di Yousef arrivarmi dalla sala pranzo. "Per che ore sarà qui?", chiede lei. "Credo per le sette", risponde Yousef semplicemente. Non sento la risposta della mamma, perché inizio a salire le scale. Non me ne frega nulla se viene un suo amico per cena, mangerò in camera. Odio gli amici di Yousef. Lui passa tutto il suo tempo con loro: Andrea e Kevin occupano completamente il suo spazio vitale.
Appena entro in camera, mi siedo sul letto pronta per rilassarmi un po', ma sento subito qualcuno bussare alla porta.
"Avanti", dico un po' infastidita.
"Ti va di parlare un po'?", chiede Yousef sorridendomi come un ebete.
"Lo sai benissimo che è proibito ad ogni essere umano che si trova in questa casa, entrare in camera mia", rispondo io con un sorriso antipatico.
Lui sospira e poi dice: "Okay... Comunque, volevo solo chiederti se andava tutto bene".
"Yousef, caro, io sto smpre bene. Non ti preoccupare", rispondo con una punta d'orgoglio nella voce.
"Nessuno sta sempre bene, Daryn", ribatte lui ora un po' infastidito.
Non rispondo solo perché sono consapevole del fatto che lui abbia completamente ragione. Nessuno sta sempre bene.
"Senti, Daryn, io non capisco perché non mi parli più come prima, cosa è cambiato in te?"
"Io non sono cambiata, Yousef. E non cambierò mai. Tu, invece, sí! Ti sei lasciato prendere dai tuoi amici e non hai più chiesto di me... Mi stai ignorando completamente, quindi cosa ti aspetti ora da me?!"
"Senti... sono un adolescente anche io. Forse a volte ti ho tralasciata un po', ma non per questo devi considerarmi una cattiva persona", ribatte lui corrucciato.
Sospiro esausta. Non so cosa rispondergli.
"Daryn, io sono e sarò sempre tuo fratello e questo non lo potrà mai cambiare nessuno. Ti voglio bene e te ne vorrò per sempre", dichiara lui entrando in camera mia finalmente. Si siede vicino a me sul letto e rimane un po' in silenzio. "Domani verrà un mio amico, se ti va potresti passare del tempo con noi. Insomma non mi darà fastidio", propone lui interrompendo il silenzio. Trovo la sua offerta parecchio sincera e carina, così gli sorrido. Lui ne rimane colpito e mi abbraccia subito. Non mi stacco e non faccio nulla per impedire quell'abbraccio, visto lo aspettavo da tanto.
Mi era mancato mio fratello. Gli voglio un mondo di bene anche io dopo tutto. Si stacca da me e poi dice: "Dico davvero, se ti va, vieni. Magari possiamo uscire e io, finalmente, posso far finta che tu sia la mia ragazza davanti agli sconosciuti!"
"Che schifo, Yousef! Io sono tua sorella.", dico io ridendo.
"Eh o senti, la ragazza non riesco a trovarla. A proposito... Ma quella tua amica... come sta?", domanda lui.
"Chi?", chiedo non capendo.
"Cornelia", risponde semplicemente.
"Sta bene. Perché ti interessa?", domando un po' divertita.
"No, così... Salutamela", dice infine, mentre si alza per poi stiracchiarsi.
"Consideralo fatto", rispondo sorridendo. Cornelia sarà completamente soddisfatta di questo. È pazza di mio fratello da anni ormai.
"Buonanotte, fiorellino", dice Yousef baciandomi sulla fronte prima di uscire dalla stanza.

Amore proibitoWhere stories live. Discover now