Capitolo 7

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La Renault Clio rossa fiammante di mia madre mi attende sotto casa, proprio come promesso, e Clizia, la solerte portinaia ufficiosamente conosciuta da tutto il palazzo come "la piccola vedetta lombarda" mi aspetta impettita sulla soglia del palazzo, le chiavi dell'auto in mano.

Mi affretto a prenderle e a ringraziarla con un sorriso. Gli angoli delle labbra tremano mentre si sforza di conservare il proprio cipiglio severo. Vorrebbe sorridere ma non può; ha un'immagine da salvaguardare, lei. Non me la prendo.

All'inizio questo suo atteggiamento perennemente rigido mi metteva a disagio, ma è stato prima che iniziasse ad affidarmi la sua biancheria intima affinché la personalizzassi con qualche ricamo originale. Difficile continuare ad avere paura di qualcuno quando sai che sotto i sobri abiti da neo-pensionata indossa simpatiche mutandine rosa shocking con ricami di paillettes che hai realizzato tu stessa. L'aura di severa austerità ne esce in qualche modo rovinata!

Clizia si guarda intorno con discrezione poi, dopo essersi assicurata di non poter essere udita da orecchie indiscrete mi sussurra: «Riguardo al mio ultimo ordine...»

«Pronto per essere ritirato» le rispondo prontamente, sussurrando a mia volta. La discrezione innanzi tutto.

Mi ricompensa con un sorriso di approvazione.

«Passerò da te domani allora. Ci sarà anche la mia amica Sonia, dovrà presenziare a un matrimonio, a breve, e vorrebbe far sistemare un certo vestito che si è comprata qualche tempo fa. Le ho fatto il tuo nome, spero non ti dispiaccia».

«Per me è un piacere. Vi aspetto domani mattina allora» mi affretto a rispondere, sorpresa ma anche lusingata. Sono sempre alla ricerca di nuovi clienti!

Salgo rapida le scale e mi fiondo sotto alla doccia. Mi lavo a tempo di record poi rimango a fissare lo specchio per dieci minuti buoni, immersa in una sorta di trance mistica. Sospirando profondamente apro il mobiletto in cui conservo il set di trucchi semi-professionale che mi ha regalato la mamma per il mio compleanno e mi soffermo un attimo a studiare con diffidenza l'insieme di prodotti misteriosi che contiene. Richiudo di scatto l'anta prima che i cosmetici possano prendere vita e aggredirmi.

Mamma insiste a dire che con i giusti strumenti e un minimo di impegno chiunque può riuscire a ottenere un trucco impeccabile; io però ne dubito fortemente. L'ultima volta che ho provato ad armeggiare con i fantastici prodotti che mi ha gentilmente fornito il risultato non è stato esattamente all'altezza delle aspettative...poco attrice di Hollywood e molto pagliaccio alla "It" per intenderci. Meglio lasciare gli esperimenti a un'altra occasione.

Matita nera per gli occhi, mascara, un velo di lucidalabbra e sono a posto: classico e senza impegno.

La scelta dell'abito è, come sempre, un'altra nota dolente. Poche donne possono dirsi davvero soddisfatte del proprio corpo e io, a torto o a ragione, non sono una di queste. Trovare un abito che valorizzi i tuoi punti forti e nasconda i dettagli critici è assai più facile a dirsi che a farsi, anche se adattarsi da sole i vestiti aiuta non poco.

Scruto con occhio critico il mio guardaroba. Ci sarà zia Donata con me questa sera, è un fattore da tenere in considerazione. I suoi look... come dire... attirano alquanto l'attenzione. Non posso essere da meno, devo mantenere alti gli standard di famiglia!

Opto per un abito rosso scuro, lunghezza al ginocchio, stretto al di sotto del seno e con la scollatura a cuore - audace ma non troppo - ricamata lungo il bordo.

Compiuta la difficile scelta mi restano ancora dieci minuti da dedicare a Brivido Cosmico, che accetta grato le coccole ma perde interesse non appena gli riempio la ciotola di cibo.

Lezioni d'amore per cuori diffidenti  ~ IN REVISIONE Where stories live. Discover now